Punture di acari: come riconoscerle e cosa fare
In seguito alla puntura da acari della polvere sulla pelle possono comparire macchie e bollicine rosse molto fastidiose e urticanti. Abbiamo preparato una guida su come riconoscere questa spiacevole condizione e quali sono i rimedi da adottare per debellarla.
Punture di acari, quali sono le cause
Come è facile intuire, la causa principale di questo problema sono gli acari: questi piccolissimi animaletti, che appartengono alla famiglia degli aracnidi, crescono e vivono in una infinità di diversi ambienti, come quelli interni (i rifiuti organici, i materassi, i piumoni, i libri) e quelli esterni (piante, fiori, animali). Sull’uomo hanno svariate “ripercussioni” e lo sa bene chi soffre d’asma o da allergia alla polvere: oltre a colonizzare qualsiasi anfratto polveroso delle nostre case, infatti, questi animaletti possono arrivare ad attaccare direttamente gli occupanti della casa, pungendoli.
Come riconoscere le punture di acari
Sebbene le dimensioni, gli acari non sono del tutto innocui: essi, infatti, si servono dell’apparato all’interno della loro bocca per succhiare, mordere o pungere qualsiasi cosa gli capiti a tiro, compreso ovviamente l’uomo. Riconoscere le punture degli acari non è molto difficile: generalmente le loro punture si identificano con la presenza di piccole bolle rosse, che di solito portano prurito sulla zona della puntura e nelle aree vicine, visto che la nostra pelle “reagisce” alla puntura dell’acaro (che tramite la puntura inietta le sue uova sotto la nostra cute). Distinguiamo due casi: nel primo caso, la sensazione di prurito svanisce dopo pochissimo tempo e la pelle torna alle sue condizioni normali; nel secondo, la puntura genera una vera e propria dermatite che deve essere curata con un’apposita terapia.
Cosa fare in caso di puntura di acari
Per prima cosa bisogna recarsi dal proprio medico (in particolare sarebbe meglio rivolgersi direttamente ad un dermatologo), il quale analizzerà le punture e valuterà quale sarà la migliore terapia da seguire contro il vostro problema. Uno dei consigli che ci sentiamo di darvi è quello di non sottovalutare in nessun caso le punture da acaro, poiché potreste essere stati morsi da un acaro della scabbia: le loro punture “scavano” dei veri e propri cunicoli dove vengono deposte le larve; se dopo alcuni giorni le bolle e il prurito non spariscono, sarà il caso di rivolgervi al vostro medico il più in fretta possibile poiché le sopracitate larve potrebbero sviluppare in forme più mature e diventare una vera e propria mina vagante per la vostra salute, a partire dalla vostra pelle.
I rimedi contro le punture da acari
Una volta consultato il vostro medico, egli potrà prescrivervi una pomata da applicare nella zona interessata da rossore e bolle (solitamente a base di permetrina, differenziando la concentrazione a seconda dell’estensione dell’area dell’arrossamento) oppure vi consiglierà di applicare una pomata a base di zolfo. In determinati casi potrebbe essere prescritta anche la somministrazione di antibiotici per evitare che le bolle si infettino. Se proprio non riuscite a sopportare il prurito, la soluzione è applicare una crema a base di antistaminici o una crema all’idrocortisone, avendo cura nel secondo caso di non esporsi al sole.
Come prevenire le punture di acari
La miglior difesa è l’attacco e, in questo caso specifico, la prevenzione: il consiglio principale è quello di evitare di creare ambienti favorevoli alla proliferazione degli acari. Come prima cosa, provate a sostituire i materassi e i cuscini di lana o di piume con altri in gommapiuma o poliuretano, o ancora rivestire materassi e federe con dei prodotti anti acaro (facendo comunque attenzione). Arieggiate gli ambienti, passate l’aspirapolvere e tenete quanto più pulito possibile ogni ambiente e, molto probabilmente, preverrete la comparsa dei tanto odiati animaletti.
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