Pidocchi dei capelli, sintomi e come eliminarli
I pidocchi sono dei piccoli parassiti solitamente dal colore bianco o grigio senza ali e lunghi qualche millimetro. Nella maggior parte dei casi colpiscono i bambini, attaccandosi al capello e deponendo le uova, le quali solitamente si schiudono dopo una settimana.
Per poter sopravvivere, questo parassita dovrà succhiare il sangue dal cuoio capelluto e muore dopo circa 2-3 giorni una volta caduto dalla chioma; tuttavia, le uova possono comunque restare in vita per altri dieci giorni.
Le uova sono dello stesso colore dei pidocchi e sono grandi circa un millimetro. Si trovano ancorate al capello e non sono rari i casi in cui vengono confuse con la forfora, anche se in quest’ultimo caso viene via velocemente.
Il prurito è sicuramente il sintomo principale che potrebbe farci pensare a un simile contagio, poiché si tratta di una manifestazione frequente e molto fastidiosa. Inoltre, c’è da considerare il fatto che solamente le uova trovate ancorate al cuoio capelluto sono da considerarsi vitali.
Pidocchi: quali sono le forme di trasmissione?
Sfatiamo il mito che i pidocchi saltano da una testa all’altra e non bisogna restare nella stessa stanza in cui c’è un bambino con questo problema. Stiamo parlando di parassiti che si trasmettono esclusivamente tramite contatto diretto, oppure attraverso sciarpe, pettini, spazzole, cuffie o altri indumenti.
Nella maggior parte dei casi si diffondono in luoghi particolarmente affollati, come scuole, colonie e oratori e ciò non dipende dalla propria igiene personale, poiché il contagio può manifestarsi a prescindere.
Quali sono i principali rimedi contro i pidocchi?
Solitamente vengono proposti dei prodotti specifici per almeno una settimana o una decina di giorni, solitamente attraverso farmaci antipediculosi che non richiedono la ricetta medica. In questo caso stiamo parlando di prodotti per uso esterno, mentre per uso interno (ovvero nel caso in cui i pidocchi siano resistenti) è possibile assumere antibiotici.
Anche la natura può fare miracoli, magari utilizzando gli oli essenziali al timo, all’origano, alla lavanda, alla noce di cocco e all’anice, poiché presentano proprietà antimicrobiche e insetticide. Aceto e maionese non aiutano ad eliminare il problema, ma solamente a ridurre i sintomi di prurito.
Pidocchi: come si previene il contagio?
Non esistono tecniche precise o farmaci da utilizzare per impedire ai vostri bambini di prendere i pidocchi, ma è possibile insegnare loro alcune forme di comportamento particolari. Prima di tutto, è fondamentale insegnare ai vostri piccoli a non scambiarsi oggetti personali o indumenti come cappelli, pettine o sciarpe.
In secondo luogo, i peluche che potrebbero essere entrati in contatto con i pidocchi che non possono essere lavati con acqua calda, dovranno essere conservati in sacchetti di plastica per alcuni giorni.
Dovrete controllare frequentemente i capelli dei vostri piccoli, soprattutto dietro le orecchie e sulla nuca: le uova saranno visibili anche in queste parti del corpo. Per riuscire nell’impresa, utilizzate una luce intensa o una lente d’ingrandimento.
Nel caso in cui ci siano i pidocchi in una scuola, non dovrete tagliare la chioma ai vostri piccoli, poiché sono proprio i capelli lunghi a rendere meno probabile il contagio. Inoltre, se il vostro bambino ha i pidocchi, è opportuno avvisare la scuola o il personale per prendere le dovute precauzioni.
Lascia un commento