La puntura di tracina, un’insidia velenosa nelle acque dei nostri mari
Uno dei principali pericoli rappresentati dall’acqua e dal fare il bagno in estate è rappresentato dalle punture di pesci e di animali marini come ricci di mare, meduse, e soprattutto tracine.
La tracina, in particolare, è un pesce che possiede un aculeo che secerne una tossina molto potente e velenosa, che causa gonfiore e molto dolore nel momento in cui viene a contatto con il nostro corpo.
Compito di questo articolo sarà perciò capire quali sono i sintomi della puntura di tracina, e capire che cosa fare dopo che si è stati morsi da questo pesce molto presente nei mari italiani.
Il veleno della tracina e i suoi sintomi principali
La tracina è un pesce marino che possiede a livello del dorso una sorta di cresta con aculei velenosi, la quale spesso non è visibile in quanto questo pesce predilige nascondersi sotto la sabbia, rimanendo invisibile ai predatori.
Il veleno della tracina provoca un dolore molto intenso alla regione in cui si viene colpiti dall’aculeo, con la comparsa di nausea, vomito, tremori e talora anche svenimento.
Che cosa fare dopo la puntura di una tracina
Prima di tutto, nel momento successivo alla puntura, si deve far uscire il più presto possibile il veleno, andando a spremere la zona della puntura con forza.
Subito dopo fatto scorrere il veleno, e magari qualche goccia di sangue, occorre controllare che non vi siano i residui dei frammenti degli aculei velenosi sotto la superficie della pelle.
Una volta fatto uscire il veleno e disinfettato accuratamente, la parte interessata va messa all’ombra e al riposo più totale; inoltre, al fine di evitare sintomi da disidratazione, specie quando il caldo estivo è opprimente, è bene che chi è stato punto beva acqua non fredda in grande quantità – fermo restando che non si abbia il sintomo della nausea – e a piccoli sorsi.
Per lenire nel modo più veloce possibile il dolore della puntura di tracina, si deve immergere la parte interessata in acqua calda per almeno mezz’ora: infatti il veleno della tracina è termosensibile, ed in presenza di acqua con una temperatura compresa tra i 37 ed i 40 gradi centigradi, va a ridurre notevolmente il suo effetto congestionante.
Per tale ragione, non andate ad applicare localmente alcun tipo di gel freddo, ghiaccio, o acqua fredda, la quale andrebbe ad aumentare la sensazione di dolore e fastidio nella parte colpita.
Vanno inoltre evitate lozioni a base di aloe, ammoniaca in spray e liquida, la quale invece è indicata per le punture di zanzara o le punture urticanti di medusa, e l’applicazione locale di urina, che nella tradizione popolare si dice essere ricca di acido urico e di ammoniaca, con proprietà lenitive che in questo caso specifico non funzionano nella maniera più assoluta.
Chiaramente il dolore persiste ugualmente, talvolta anche per 24 ore, con la comparsa di formicolii e insensibilità epidermica; tuttavia, nell’emergenza del momento, basta prendere queste piccole accortezze per andare immediatamente a calmare lo stato di dolore e congestione della parte colpita.
Terapia farmacologica post-traumatica
Una volta passata la condizione di emergenza, occorre effettuare una visita da un medico di base, il quale si preoccuperà di verificare la condizione di gonfiore locale e lo stato di salute generale del paziente colpito da tale iniezione di veleno, specialmente nel caso questo sia un soggetto anziano o un bambino. Successivamente, andrà a prescrivere al paziente la cura più adatta in base al suo stato di salute.
Tra i trattamenti a livello farmacologico generalmente adottati dal personale medico, rientrano ingenerale la somministrazione di analgesici, antinfiammatori, cortisonici in pomata da applicare localmente sulla parte colpita dalla puntura di tracina e, nei casi più gravi, e qualora essi lo ritengano più opportuno, una completa profilassi antitetanica.
2 Commenti
francesco
16. Lug, 2017Sono stato punto da una tracina penso,. sotto la pianta del piede. Ho avuto un forte dolore che si è. irradiato al polpaccio. Ho pulito la parte dolorante con acqua e successivamente con acqua calda per almeno mezzora spalmando la parte con pomata gentamicina e betametasone teva.E’ trascorsa una settimana e noto che la parte è dolorante alla palpazione e sta assumendo una colorazione scura, non ho altri sintomi. Che fare?
admin
17. Lug, 2017Devi andare assolutamente dal medico.