Quali sono le carni bianche
La carne è un alimento molto presente nella nostra dieta quotidiana ed è, nonostante le critiche che le si rivolgono in questi ultimi periodi, un alimento che racchiude in sé proteine, sali minerali (zinco e ferro) e vitamine (B12).
Questo spiega a pieno l’alto valore nutrizionale della carne anche se, c’è da dirlo, ci sono due tipi di carne, ossia la rossa e la bianca, che tra di loro sono molto differenti. Quale scegliere?
Differenze tra carne bianca e carne rossa
Quello che rende una carne bianca o rossa è la presenza in quantità più o meno elevate della mioglobina, che è la proteina che conferisce il colore. Le carni rosse ne hanno una maggiore concentrazione, a differenza di quelle bianche che, invece, ne hanno meno.
Gli animali giovani hanno meno mioglobina e, pertanto, c’è da sottolineare che, a differenza di quanto si possa pensare, il vitello rientra tra le carni bianche, dato che il livello della proteina è assimilabile a quella delle altre carni classificate come tali.
Detto questo, c’è da vedere quale preferire. Questo alimento è fondamentale per la dieta, perché ci permette di assumere delle proteine con alto valore biologico ed è proprio quello che il nostro organismo ci chiede.
Tuttavia, i nutrizionisti sono concordi nel consigliare di limitare l’utilizzo di carne rossa anche se, si badi bene, questo non significa eliminarla del tutto dalla dieta.
Carni bianche: caratteristiche
Le carni bianche vanno bene per chi vuole seguire una dieta ipocalorica, per chi ha problemi di colesterolo o soffre di patologie cardiovascolari. Rientrano in questa categoria la carne di pollo, tacchino, coniglio, ma anche il galletto, ad esempio.
La caratteristica che le accomuna è la ricchezza di proteine nobili, di cui il nostro organismo necessita per il rinnovamento cellulare, e di aminoacidi ramificati che, invece, servono per il metabolismo dei muscoli e per lo smaltimento delle tossine.
Questa tipologia di carne, quindi, è molto indicata per chi è a dieta, ma anche per chi, ad esempio, svolge intensa attività fisica e deve smaltire. C’è da sottolineare che chi crede che queste carni sono carenti di ferro si sbaglia: 100 grammi di pollo contengono ben 1,5 grammi di ferro, 100 grammi di tacchino ne contengono 2,5 grammi, valori molto simili a quelli delle carni rosse.
A questo, poi, si devono aggiungere anche il fatto che si tratta di un alimento più digeribile e, soprattutto, più leggero: per quel che concerne i grassi, il pollo ne contiene l’1% e il tacchino l’1,5%. La maggior parte dei grassi, inoltre, sono contenuti nella pelle che, come sappiamo, è facilmente eliminabile.
Tutto ciò rende questa tipologia di carne adatta a tutti coloro i quali devono dimagrire o vogliono mantenere costante il loro peso. Altri vantaggi consistono in una minore quantità di colesterolo.
Consumare petto di pollo o fesa di tacchino, ad esempio, è la giusta soluzione per chi non vuole rinunciare alla carne e ai suoi valori nutritivi, ma rimanendo light e in forma. Il vantaggio ulteriore di pollo e tacchino è che sono delle carni molto versatili e si possono cucinare in molti modi, gustosi e non pesanti.
Si consiglia di togliere sempre la pelle, come suggerito in precedenza, per ridurre ancora di più l’apporto di grassi, e di cucinarle in maniera più semplice possibile. Un esempio? Alla griglia sono davvero buonissime, ma di ricette sane e leggere se ne trovano così tante che c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Se si segue un regime alimentare ipocalorico, sostituire la carne di bovino, equino, maiale con quella di pollo o tacchino è la soluzione ideale per perdere peso, non rinunciando ai nutrienti che riescono a far assimilare al nostro corpo.
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