Dieta paleolitica: cosa mangiare e controindicazioni
La dieta paleolitica, anche nota come Paleo, trae origine da uno scritto di Robb Wild dal titolo “La paleo dieta: Lo stile alimentare che ha tenuto in forma l’uomo per due milioni di anni”, che parla proprio della nutrizione e delle regole base di quello che poi è diventato un vero e proprio regime alimentare, molto sostenuto soprattutto da chi pratica Crossfit o, ancora, Bodybuilding.
Quello che postula questa dieta è, fondamentalmente, un ritorno alle origini, ossia a quello che mangiavano i nostri antenati nel Paleolitico, quando non c’erano tutti gli agi della cucina e della vita moderna.
Questo sarebbe l’unico modo per preservare il proprio organismo dalle malattie, nonché l’unico modo per rimanere in perfetta forma. Accontentarsi di ciò che offre la natura: questo facevano i nostri antenati e questo dovremmo fare anche noi, dato che, alla fin fine, il nostro corredo genetico non è poi così diverso da quello dei primi uomini che hanno abitato il nostro pianeta.
Dato che il nostro DNA non ha subito così tante evoluzioni nel corso dei millenni, anche la dieta deve ritornare alle origini, in modo da stare bene e in forma.
Dieta paleolitica: gli alimenti da evitare
Cosa bisogna, quindi, evitare di mangiar secondo la Paleo Dieta? In primis, tutti quei cibi con sostanze conservanti di derivazione sintetica, come, ad esempio, l’aspartame per intendersi.
Ma anche il cibo spazzatura è da abolire, così come tutti quegli alimenti poco salutari che non contribuiscono in maniera concreta al benessere del nostro corpo.
Quello che chi segue questa dieta sostiene è che, con il passare dei secoli, le percentuali di nutrienti sono state completamente stravole e, attualmente, si ingeriscono troppi carboidrati, di cui il corpo non ha bisogno.
Soprattutto, si assumo cibi ricchi di grassi saturi, che debilitano l’organismo e rovinano la forma fisica. La dieta prevede che tutti quegli alimenti che non erano disponibili prima dell’introduzione dell’agricoltura e dell’allevamento vengano eliminati.
Quindi, c’è un grosso divieto sui legumi, i cereali, i formaggi e tutto ciò che è industriale o, comunque, cibo spazzatura. E’ prevista anche l’abolizione di zuccheri e dolcificanti chimici: si può consumare, con moderazione, il miele.
Cosa prevede la dieta paleolitica
La dieta in questione, come detto, vuole far fare a tutti coloro che la iniziano un passo indietro nel tempo e nel modo di mangiare.
Pertanto, ecco come dovrebbe essere strutturata la perfetta dieta paleolitica: 20-35% di proteine, una percentuale che va dal 20 al 40% di carboidrati e, infine, una percentuale compresa tra il 28 e il 45% di grassi.
Nella dieta di tutti i giorni, attualmente, si consuma circa il 50% di carboidrati, mentre si consumano pochissime proteine (15%) e troppi grassi. Con la Paleo si vuole ribaltare la situazione, andando a scardinare il ruolo dei carboidrati nella dieta quotidiana.
Cosa si mangia
Chi segue questo regime alimentare, quindi, cosa mangia? Si devono prediligere le carni magre, ma anche la verdura e, naturalmente, il pesce.
Anche i carboidrati devono essere presenti nella dieta, purché in dosi nettamente inferiori a quelle che sono consumate nell’attuale regime alimentare e, soprattutto si devono consumare quelli che provengono da frutta e verdura di stagione.
Vantaggi e critiche
Chi sostiene questa dieta fa notare che, nonostante possa sembrare rigida, riesce comunque a tenere sotto controllo i livelli di glicemia nel sangue e, proprio per questo motivo, è indicata per quei pazienti che soffrono o che sono portati verso il diabete di tipo 2.
Inoltre, questa tipologia di dieta potrebbe limitare l’insorgere di malattie cardiovascolari, soprattutto nei soggetti naturalmente predisposti. Nonostante questi vantaggi tangibili, però, la dieta raccoglie anche molte critiche.
Molti, ad esempio, la considerano eccessivamente iperproteica e, in quanto tale, non idonea a chi soffre di patologie e carico renale. Anche i vegetariani sono molto critici verso questo regime alimentare, dato che questa dieta predilige il consumo di carne e non quello dei legumi, per fare un esempio.
Infine, molte critiche provengono da coloro i quali parlano del rischio di ipercolesterolemia e cancro, connesso all’assunzione smodata di carne.
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