Quante calorie hanno le ostriche e quali sono i valori nutrizionali
Le ostriche, o si amano o si odiano. Di solito vengono consumate crude, con qualche goccia di limone, e sono universalmente considerate un alimento pregiato. Ma quante calorie hanno e quali sono i loro valori nutrizionali?
Che cos’è
L’ostrica è un mollusco, chiuso tra due valve, solitamente dalla forma frastagliata e imperfetta.
L’ostrica fa parte di una specie di molluschi filtratrici, ovvero che filtrano l’acqua marina e trattengono alcune sostanze. Queste sostanze possono essere sia nutrienti utili per la loro sopravvivenza, che sostanze tossiche.
Le ostriche fanno parte della famiglia delle Ostreidae, una tipologia di molluschi. Esistono diverse tipologie di ostriche, le più note e commercializzate sono l’ostrica comune e l’ostrica del Pacifico, nota anche come ostrica giapponese.
La provenienza dell’ostrica
Le ostriche possono essere sia selvatiche, ovvero nate e cresciute in mare aperto, senza l’intervento dell’uomo, oppure oggetto di itticoltura, ovvero da allevamento.
Esistono allevamenti di ostriche in diverse parti del mondo, e il loro prezzo cambia sensibilmente in base alla provenienza, oltre che dalla tipologia.
In molti paesi Europei, soprattutto tra quelli affacciati sul mare, le ostriche rappresentano un alimento pregiato.
Le ostriche vivono in mare, o nell’Oceano, come nel caso delle ostriche giapponesi. Il loro habitat naturale è l’acqua salmastra, dalla quale si alimentano, filtrandola e catturando piccoli micro-organismi. In Europa, le ostriche provengono soprattutto da Italia, Francia e Croazia, ma si trovano anche nel Mare del Nord o nell’Oceano Atlantico. Esistono poi le ostriche denominate “del Pacifico” che sono originarie di quel luogo, anche se stanno pian piano colonizzando anche altri mari, grazie alla loro alta proliferazione.
L’aspetto
Le ostriche sono appartenenti ai mollusci della Classe dei Bivalvi. Quelle che comunemente arrivano sulle nostre tavole si presentano con una conchiglia esterna, chiamata valva, appunto, rugosa, irregolare e di solito color grigio. Le valve servono per proteggere la parte molle dell’ostrica, quella che poi viene mangiata. All’interno le valve sono invece lisce e color madreperla.
L’aspetto frastagliato e irregolare dell’ostrica è determinante anche per il suo ancoraggio sugli scogli. Per questo la parte inferiore è più grande e concava, mentre quella superiore più piatta. La conchiglia infatti crea una sorta di adesivo sugli scogli. La dimensione dell’ostrica, solitamente non supera i 10 centimetri, mentre quella gigante è molto più grande.
Come si mangia
La carne dell’ostrica, come dicevamo precedentemente, viene considerato un alimento particolarmente pregiato. Tenero e saporito, viene consumata soprattutto cruda, con un po’ di limone. Se invece le preferite cotte, sono ottime gratinate al forno, con pane grattato, olio extravergine di oliva, prezzemolo fresco e aglio.
Uno degli aspetti più controversi, legato all’ostrica, è legato ai rischi igienici. Venendo consumata soprattutto cruda, è fondamentale fare attenzione alla loro provenienza, soprattutto quando questa è selvatica. Acquistatele sempre da persone di fiducia, per non incorrere in problemi di salute.
Una precauzione da adottare quando si decide di acquistare delle ostriche è di, nonostante siano spesso vendute già pulite, spazzolarle ulteriormente per eliminare eventuali residui, sia di sabbia che di alghe.
Solitamente, quando le ostriche vengono servite crude, vengono aperte con un particolare metodo che prevede l’uso di un guanto metallico e di una lama non affilata per forzare l’apertura delle valve. Una volta aperte potrete condirle con pepe nero e succo di limone. Tra le malattie che potrete contrarre mangiando ostriche crude non sicure ci sono il colera, la gastroenterite, fino alla più semplice intossicazione. Per assicurarvi che siano fresche controllate che siano sigillate, e che facciano profumo di mare. Se avete qualche dubbio, non rischiate.
Proprietà nutritive dell’ostrica
L’ostrica è ricca di proteine e di sali minerali, come zinco, ferro, fosforo, selenio e calcio. Inoltre, contiene anche acidi grassi polinsaturi. Inoltre contengono vitamina A e vitamina C, quest’ultima per alcune tipologie specifiche di ostriche, come l’Olimpia.
Le ostriche hanno inoltre un apporto energetico molto basso, per questo sono adatte anche a chi sta cercando di perdere peso, e anche i lipidi contenuti al loro interno sono scarsi. Però, bisogna fare attenzione al loro consumo, soprattutto se si soffre di colesterolo.
L’unico limite sul consumo dell’ostrica è legato alla sua digeribilità, che potrebbe essere molto diversa, da persona a persona.
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