Sambuco: tutte le sue proprietà terapeutiche
Il sambuco è particolarmente conosciuto fin dai tempi antichi per le sue proprietà benefiche e curative, pianta utilizzata principalmente in fitoterapia ad ampio spettro, in quanto gode di proprietà diuretiche, lassative, emetiche, antinevralgiche e diaforetiche.
Ma cos’è il sambuco?
Il sambuco è una pianta piuttosto diffusa in Italia, si tratta di un arbusto che cresce per almeno 4-6 cm e fiorisce in primavera. Le sue bacche sono di un colore scuro che varia dal viola fino a raggiungere una colorazione quasi nera.
Diverse sono le specie di sambuco presenti in Europa, sicuramente le più comuni sono il sambuco nero dell’Asia occidentale, centrale e dell’Africa settentrionale e il sambuco rosso o anche nano.
Essendo particolarmente piccolo è possibile riuscire a trovare l’arbusto di sambuco in diversi luoghi, dai boschi di montagna, ai parchi cittadini ma anche a ridosso delle strade urbane. Ma oltre ad essere una pianta particolarmente amata per la sua funzione ornamentale, dato che il sambuco presenta dei delicati fiori bianchi e le bacche violacee, e però particolarmente apprezzato anche per le sue proprietà curative.
Tutte le proprietà del sambuco
Del sambuco è possibile utilizzare ogni sua parte, dalle bacche alla stessa pianta, per la cura di diversi disturbi dell’organismo, ma bisogna prestare attenzione a non confonderlo con la specie di sambucus ebulus in quanto è particolarmente velenoso per l’uomo, meglio quindi evitarne la raccolta fai da te.
Le proprietà terapeutiche del sambuco sono svariate è possibile infatti utilizzarlo come rimedio efficace per stimolare la diuresi, ma anche come emolliente, lassativo, antireumatico, depurativo e debolmente antinfiammatorio. Inoltre dai fiori e dalle bacche è possibile ottenere dei rimedi efficaci contro l’influenza, raffreddore, febbre, infezioni e congestione nasale. Il sambuco fino a prima della scoperta degli antibiotici veniva impiegato da erboristi, farmacisti o medico per il trattamento di diverse patologie.
Sia i fiori che le sue bacche possono essere adatti alla preparazione di sciroppi o bevande particolarmente benefiche per l’uomo. Dal punto di vista nutrizionale il fiore di sambuco è ricco di vitamine A, B1, B2, B3, B6, B5 e C ma anche di flavonoidi, triterpeni, zuccheri e tannini.
Come preparare uno sciroppo a base di sambuco
Dovrete mescolare in un recipiente d’acqua i fiori di sambuco, lo zucchero, limone a fette e acido citrico, coprite il tutto e lasciate riposare per almeno 24 ore, mescolando di tanto in tanto fino a fare sciogliere lo zucchero presente sul fondo. Successivamente dovrete filtrare il composto all’interno di un recipiente di vetro che potrete conservare in un luogo fresco e buio.
Oltre allo sciroppo però è possibile assumere il sambuco tramite decotto, tisane per un effetto lassativo immediato, o anche tramite tintura madre o estratto fluido.
Sambuco effetti collaterali e controindicazioni
Nonostante il sambuco sia un prodotto assolutamente naturale bisogna comunque prestare attenzione alla somministrazioni di decotti, tisane o sciroppi a base di sambuco in alcuni soggetti, in quanto è possibile l’insorgenza di effetti indesiderati.
La somministrazione di sambuco è assolutamente sconsigliata alle donne in stato di gravidanza o in allattamento, ma anche a tutti i soggetti affetti da patologie al fegato o malattie renali.
Esistono però delle occasioni in cui l’assunzione di prodotti a base di sambuco è assolutamente vietata. È vietato infatti mangiare bacche ancora acerbe in quanto potrebbero contenere sostanze tossiche, inoltre è indispensabile sceglierle di un colore viola scuro, in quanto i suoi frutti rossi sono velenosi per l’uomo.
Anche la corteccia del sambuco ha effetti tossici, con possibile insorgenza di sintomi legati al tratto gastro-intestinale come crampi, nausea o dolori addominali. Indispensabile inoltre evitare l’utilizzo di prodotti a base di sambuco in associazione ad ulteriori trattamenti farmacologi dato che ci potrebbe essere una possibile interferenza con alcuni farmaci.
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