Cosa sono gli spasmi affettivi dei bambini: cause e rimedi
Se avete dei bambini forse vi sarà capitato che, durante una crisi di pianto, diventi cianotico, trattenga il fiato e sembri quasi avere le convulsioni. Si tratta di un tipico caso di spasmo affettivo dei bambini.
Quando accade, è facile che la mamma si preoccupi di fronte a questo atteggiamento.
In realtà è un fatto piuttosto comune a molti bambini, soprattutto di età inferiore ai tre anni. Di solito questo pianto disperato avviene quando avvertono un dolore fisico, anche di lieve entità, oppure fanno semplicemente i capricci. A quel punto trattengono il respiro.
Cosa accade durante uno spasmo affettivo
Un bambino contrariato può mettere in atto tutte le armi più convincenti che conosce per ottenere quello che vuole. Spesso sono solo le attenzioni della mamma. Gli spasmi affettivi sono una di quelle.
A quel punto vedrete il vostro piccolo trattenere il respiro e andare in apnea. A volte dura solo pochi secondi, altre anche per più di un minuto. Il viso del vostro bambino diventerà sempre più scuro, quasi cianotico. Questo succedere perché il sangue non riceve più l’ossigeno necessario. Di solito questo accade perché la forte contrazione dei muscoli del collo comprime la giugulare, e il sangue non arriva al cervello. Nei casi più estremi può perfino accadere che il bambino perda conoscenza, qualora decidesse di trattenere il respiro per una quantità eccessiva di tempo.
Quando durante lo spasmo affettivo il bambino trattiene il respiro, viene chiamato anche laringospasmo. Una volta passati, il sangue continua a rifluire, senza che il piccolo abbia rilevato alcun genere di danno al cervello, al cuore o altrove.
Tipologie di spasmi affettivi
Esistono due tipologie diverse di spasmi affettivi: spasmi affettivi cianotici e spasmi affettivi associati a pallore. I primi sono quelli più comuni. Entrambi i casi però sono legati ad una situazione di frustrazione, magari successiva ad un capriccio, ad un rimprovero dei genitori o un dolore fisico, anche di piccola entità.
Gli spasmi cianotici si caratterizzano per il cambio di colore della pelle, che diventa via via più scuro, arrivando fino al ciano e la perdita del tono muscolare. Quelli associati a pallore sono decisamente meno comuni, e di solito si manifestano insieme a incontinenza.
Come si manifestano
Gli spasmi affettivi si manifestano dopo una fase di pianto intenso. Di solito il bambino smette di respirare da un momento all’altro, diventa rosso e poi più scuro, quindi si irrigidisce e, a volte, ha contrazioni involontarie dei muscoli, come se fossero spasmi appunto.
Di solito, dopo questo momento di agitazione, il bambino tende a respirare in maniera regolare.
Le cause
Come dicevamo, gli spasmi affettivi sono molto comuni, ma non è possibile individuare una causa precisa. Di solito è semplicemente predisposizione caratteriale. Ma potrebbe anche essere dovuto a situazioni difficili a causa che lo mettono in uno stato di stress. Se il vostro ambiente familiare è conflittuale, o la mamma e il papà sono troppo ansiosi e insicuri, potrebbero trasmettere queste sensazioni anche al piccolo, che ancora non ha sviluppato la capacità di tollerare le frustrazioni.
Quali sono i rimedi agli spasmi affettivi
In genere il problema si risolve da solo e il bambino riprenderà a respirare normalmente. Gli spasmi affettivi non comportano particolari pericoli per i bambini.
Se si tratta di un bambino piccolo però potete provare a interrompere la crisi sbattendo le mani oppure spruzzando qualche goccia d’acqua con le dita, sul volto. Uno stimolo esterno può aiutare a interrompere lo spasmo affettivo.
Alcune mamme quando si trovano di fronte ad uno spasmo affettivo si preoccupano che questo atteggiamento porti ad altri disturbi, come l’epilessia.
Lo spasmo affettivo è una risposta aggressiva del bambino ad qualcosa che l’ha infastidito. Questa aggressività però non è rivolta verso l’esterno, ma a se stesso.
L’importante è che mamma e papà o le altre persone che si occupano di lui, pur di farlo smettere, non assecondino qualunque suo capriccio. Le regole sono importanti. Il bambino deve capire che non è con le reazioni eccessive che si ottiene qualcosa dai genitori.
Di fronte allo spasmo affettivo non bisogna fare nulla, solo lasciare che il bambino si calmi. Quindi disinteressatevi a lui perché più sarà al centro dell’attenzione, più continuerà con il suo spasmo affettivo. Se si accorgerà che la cosa ha effetto su di voi tenderà ad approfittare della vostra debolezza. Per prima cosa non colpevolizzatevi. Il senso di colpa prepara il terreno ai ricatti, inconsci, dei bambini. Non deve fissarsi nel cervello del bambino che esista una relazione causa-effetto tra lo spasmo affettivo e le coccole e le attenzioni della mamma. Evitate di mostravi agitate, non scuotetelo e non cercate di calmarlo dandogli da bere.
Lo spasmo affettivo tende a scomparire con la crescita.
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