Stenosi aortica, cause, evoluzione e cura
La stenosi aortica, in realtà stenosi valvolare aortica, vuol dire restringimento della valvola aortica, attraverso la quale il sangue deve necessariamente passare prima di entrare in circolo nel resto del corpo.
La valvola aortica si trova proprio sopra al ventricolo sinistro, e da lì parte l’aorta, che conduce il sangue ossigenato, attraverso la sua strada principale verso gli organi più importanti: cervello, addome, braccia, gambe, attraverso una rete complessa che si dirama in arterie e capillari. La valvola serve proprio a lasciar passare il sangue al momento giusto e richiudersi subito dopo per non farlo tornare indietro.
Se la valvola aortica si restringe, il ventricolo sinistro deve pompare il sangue con più forza per farlo passare, quindi ha bisogno di esercitare una maggiore pressione, di conseguenza aumenta il proprio volume, le pareti si ingrossano, e con il passare del tempo, si verifica l’ipertrofia del ventricolo, che è, appunto, il suo aumento di volume.
Quando lo spazio nella valvola diventa davvero poco, e il passaggio del sangue è gravemente ostacolato, si dice che la stenosi è critica o serrata.
Cause della stenosi aortica
Esiste una forma congenita di stenosi aortica, ci sono cioè alcuni bambini che nascono già con la valvola difettosa; in questi casi l’organo è parzialmente ostruito o malformato, ed hanno difficoltà che si manifestano con la crescita, soprattutto in caso di sforzi o di attività sportive. Per fortuna la progressione in questi casi è molto lenta, per cui sarà necessario soltanto tenere sotto controllo il bambino con periodici esami che valutino l’evolversi della lesione; per stenosi media o severa, è importante limitare l’attività fisica.
Le altre cause sono di natura reumatica, quando derivano da una forte infezione batterica, o più di una, non completamente debellate in passato, oppure calcifica, quando il naturale processo di invecchiamento causa un deposito di calcio sui lembi della valvola, che diventano rigidi ed ostacolano il passaggio del sangue, molto frequente negli anziani o comunque dopo i quarant’anni.
In altri casi, meno frequenti, le cause possono essere l’artrite reumatoide, l’iperlipoproteinemia, la radioterapia, il lupus eritematoso, la malattia di Paget.
Sintomi della stenosi aortica
Purtroppo questa patologia non manifesta sintomi precoci, per cui non è semplice accorgersene, tranne quando ormai il danno è già presente, ovvero quando c’è già una insufficienza ventricolare.
La sincope, mancanza di coscienza temporanea, è il sintomo più evidente; solitamente avviene in seguito ad uno sforzo, quando la circolazione arteriosa non riceve la giusta quantità di sangue che occorre per ossigenare gli organi.
L’angina pectoris, il dolore al torace, che sopravviene anch’esso in seguito ad uno sforzo.
La dispnea, mancanza di respiro, respiro corto, nei primi tempi solo quando si sta supini, sdraiati, in seguito anche mentre si dorme, ortopnea la prima, dispnea parossistica notturna la seconda.
Quali esami occorre fare
Innanzitutto occorre una buona visita medica, possibilmente tramite uno specialista, che controllerà il polso, misurerà le pulsazioni, poi ausculterà il cuore per determinare le disfunzioni ritmiche presenti.
Il migliore esame diagnostico è l’ecocardiografia, in grado di valutare tutte le anomalie delle dimensioni delle camere cardiache, l’ispessimento delle pareti, le variazioni delle valvole in apertura e chiusura.
Si può fare anche l’elettrocardiogramma, la radiografia toracica, il cateterismo cardiaco.
Se ci si accorge in tempo di essere affetti da stenosi aortica, si può intervenire con esito positivo.
Intervento chirurgico
La sostituzione valvolare è l’intervento più eseguito in questi casi, può essere svolto in modalità classica, a torace aperto, oppure con tecniche poco invasive tramite l’introduzione di cateteri e sonde teleguidate. La valvola viene sostituita con una protesi; ne esistono circa dieci modelli diversi a seconda del tipo di stenosi.
La riparazione della valvola nativa, come si può comprendere, non sostituisce ma ripara la valvola difettosa, ma è purtroppo prerogativa di pochi centri altamente specializzati.
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