Cos’è la Stevia, ed è sicura? Tutte le proprietà
Da alcuni anni si sente molto parlare della stevia, poiché sempre più utilizzata in alimenti soprattutto preconfezionati. Non è un prodotto che rientra nella nostra cultura gastronomica e quindi sono moltissimi i dubbi da parte da molte persone, essendo entrato relativamente da poco all’interno del nostro mercato. Le sue caratteristiche di dolcificante da poche calorie gli hanno però conferito un discreto successo.
Cos’è la stevia
La stevia è utilizzata come alternativa allo zucchero bianco, e si tratta di una soluzione grosso modo salubre, soprattutto per i regimi dietetici ipocalorici, ma è anche utilizzata da chi soffre di diabete che non è costretto a rinunciare al sapore dolce nella sua alimentazione.
Questo ingrediente deriva da una pianta sudamericana, la “Stevia Rebaudiana”, ed è usata da sempre dalla popolazione dei Guaranì, appartenente alle zone del Brasile e del Paraguay, ed ha sempre svolto la sua funzione di sostanza dalle proprietà terapeutiche.
Le foglie di questa pianta possono vantare un sapore dolce, e simile al sapore della liquirizia, ma hanno anche la capacità di non elevare la quota di glucosio riscontrata nel sangue. Proprio per questo motivo si sta diffondendo sempre di più anche nel resto del mondo, impiegato soprattutto come dolcificante naturale per prodotti principalmente industriali.
Stevia: proprietà benefiche
Ricca di betacarotene e altri elementi come tiamina, flavinoidi e riboflavina, con una con concentrazione di fenoli che arriva a circa 91 mg/g, è utilizzato per questo motivo come alternativa per ridurre l’apporto calorico nelle diete per diabetici.
La stevia quindi non altera la glicemia in modo forte nonostante possa vantare proprietà dolcificanti superiori rispetto allo zucchero di circa 300 volte. Ha la capacità di dolcificare gli alimenti fornendo un apporto calorico minimo.
Secondo alcuni studi svolti su individui diabetici i livelli di glucosio dopo i pasti sono diminuiti di quasi il 20% se sottoposti ad un’alimentazione integrata con la principale sostanza estratta dalla stevia, lo stevioside. La sostanza ha avuto anche risultati migliori rispetto allo zucchero da tavola, e soprattutto rispetto all’aspartame.
Da questi studi è stato inoltre rilevato che pazienti che hanno fatto utilizzo di dolcificanti a basso apporto calorico come la stevia e lo stesso aspartame, non hanno compensato, mangiando di più rispetto a chi invece era stato sottoposto ad una dieta integrata con lo zucchero da tavola.
Queste caratteristiche della stevia, lo rendono un dolcificante indicato anche in caso di gravidanza e per i bambini.
Le controindicazioni della stevia
Nonostante secondo quello che abbiamo detto, la stevia sia considerato un ottimo dolcificante a basso contenuto calorico, nel corso degli anni molti sono stati gli studi dedicati per scoprire se potesse avere anche degli effetti collaterali.
Per il momento le uniche controindicazioni che derivano soprattutto dall’abuso di alimenti a base di stevia, sono relative ad effetti lassativi e ipotensione.
Anche secondo la legge l’uso dei cosiddetti glicosidi steviolici (indicati dal codici E960) è consentito. Secondo direttive europee del 2011, può essere utilizzato come additivo alimentare.
Per non incorrere però in problemi, le dosi consigliate sono di circa 4 mg/kg per ogni giorno.
La stevia è cancerogena?
Nel corso degli anni si è molto dibattuto, soprattutto in ambito politico-internazionale, sui presunti effetti cancerogeni della stevia, ed infatti si è riusciti ad arrivare ad una legislazione solo negli ultimi anni quando molto dubbi sono stati dissipati dalle ricerche.
Secondo la FAO (Organizzazione per l’alimentazione e l’Agricoltua delle Nazioni Unite), l’uso di questo dolcificante è sicuro e non possiede pericolosi effetti collaterali. Molti studi hanno infatti confermato che la stevia non è cancerogena e genotossica.
Come già confermato in precedenza, l’Unione Europea ha consentito l’uso della stevia come dolcificante naturale, anche sepr solo a partire del 2011.
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