Tenesmo rettale: cos’è e come si cura
Per tenesmo rettale si intende un fastidiosissimo spasmo doloroso, che colpisce soprattutto la notte, e che provoca nel soggetto un impellente impulso di defecare, salvo poi passare qualche minuto dopo. Si tratta di un fastidio che affligge moltissime persone, pertanto è utile analizzarne le cause e le possibili cure.
Cos’è il tenesmo rettale
Con la parola tenesmo si intende l’ impellente necessità di defecare o urinare. Molto spesso si avverte una sensazione simile a quella che si prova quando si sono svolte tale funzioni in modo incompleto. Infatti, nella maggior parte dei casi, se si prova a svuotare ulteriormente l’intestino, o la vescica, non si riesce a farlo.
Esistono due tipologie di tenesmo, quello rettale e quello vescicale, che interessa non l’ano ma la vescica e, quindi, riguarda il bisogno di urinare, senza riuscirci.
In molti casi, si tratta di situazioni che non creano alcun problema, se non quel dolore forte che dura qualche minuto e che colpisce soprattutto la notte. In altri casi, però, suddette situazioni vanno a intaccare finanche i rapporti sociali, che diventano difficili a causa del disagio e del malessere fisico che si prova.
Tenesmo rettale: cause
Una delle principali cause del tenesmo rettale potrebbe essere lo stress o l’ansia, due fattori che danno non pochi problemi in termini di spasmi e, pertanto, il tenesmo è una delle prime conseguenze.
Anche varie patologie a carico dell’intestino o dell’area anale possono provocare il tenesmo rettale. Tra queste ultime si devono di sicuro elencare il carcinoma della cervice uterina, la colite ulcerosa, i polipi intestinali e, ancora, sindrome dell’intestino irritabile e stitichezza, gonorrea, onicofagia e il cancro all’ano.
Una particolare forma di tenesmo anale può colpire i soggetti che si sono sottoposti a un intervento di legatura elastica, un’operazione specifica per il trattamento delle emorroidi. Durante questa operazione, il soggetto viene sottoposto alla legatura delle emorroidi attraverso uno o più anelli in materiale plastico, in modo tale da provocarne il distacco entro qualche giorno.
In questa circostanza accade molto spesso che si avverta una sensazione di dolore e bruciore della zona, a cui si aggiunge anche una sensazione di ingombro anale, per almeno 15 giorni. Il forte tenesmo rettale dei primi giorni, però, sparirà dopo circa un mese dall’intervento.
In alcuni casi molto rari il tenesmo è causato da alcuni tipi di Schistosoma, ovvero un parassita che provoca la schistosomiasi, un’infezione che si può contrarre dai bovini e dai molluschi e che, se non curata, può essere fatale.
Tenesmo rettale: sintomi
Il tenesmo è uno spasmo realmente doloroso che può essere affiancato da altri sintomi come dolore all’addome, crampi addominali, bruciore anale, prurito anale, flatulenza. Tutti sintomi che si correlano gli uni con gli altri e che sono tipici di questa patologia.
Tenesmo rettale: cura
Prima di indicare un possibile trattamento terapeutico è necessario individuare la causa che fa insorgere il tenesmo rettale, ecco perché è fondamentale capire da cosa origina il disturbo e successivamente capire quale approccio terapeutico perseguire per contrastare la causa principale del tenesmo così da cercare di risolvere a monte la situazione di disagio e dolore.
Questo significa che, sia se è dovuta a colite, ansia, infezioni, tumori o altro, la terapia esiste ma differisce in base al caso. Ci sono dei casi in cui è necessaria la terapia farmacologica e casi in cui, invece, è necessario l’intervento chirurgico.
A grandi linee si può dire che se si tratta di un problema connesso a un’infezione, si deve procedere con la somministrazione di farmaci, mentre negli altri casi si deve trovare la soluzione opportuna.
Altre tipologie di tenesmo
Ma il tenesmo rettale non è l’unico, ci sono anche altre forme di tenesmo come ad esempio, quello vescicale. Nello specifico, in questo caso si avverte il costante e impellente bisogno di urinare, senza però riuscirci.
Anche in questo caso, si ha una contrazione spasmodica, nonché dolorosa di uno sfintere che è quello vescicale. Nonostante l’impellente bisogno di urinare, si fanno poche gocce di pipì e questo è un chiaro sintomo di qualcosa che non va.
Questo tipo di tenesmo può essere causato da infezioni del tratto urinario, ma anche da cancro e patologie più o meno gravi che colpiscono la prostata. In questi casi si avverte una sensazione di tensione al basso ventre, proprio in corrispondenza della vescica e spesso si aggiungono anche bruciore, pollachiuria, stranguria, nicturia, che è lo stimolo di fare la pipì durante le ore notturne, disturbando il sonno.
Nel caso di tenesmo vescicale, si devono fare le dovute differenze tra uomo e donna, che sono dotati di apparati urinari differenti e, pertanto, ne soffrono in maniera diversa. Quello che influisce più di ogni altra cosa è la lunghezza dell’uretra, che misura circa 16 centimetri nei maschi mentre nelle donne solo 3 centimetri. Inoltre, nelle donne è situata molto vicino all’ano e molto spesso si infetta proprio con i germi di quest’ultimo, ecco spiegato il motivo per il quale le donne soffrono di più di tenesmo rispetto agli uomini.
Anche la gravidanza porta spesso a situazione di tenesmo vescicale, dato che il feto esercita una forte pressione sulla vescica della madre, che è costretta a correre in bagno più spesso. Nell’uomo, invece, quando si parla di tenesmo vescicale lo si fa in concomitanza con una prostatite, ovvero un’infiammazione della prostata.
2 Commenti
Eleale
07. Ago, 2016In seguito ad una isterectomia subtotale si può avere tenesmo rettale?
admin
25. Ago, 2016Ciao Eleale, le cause di tenesmo possono essere molteplici, però ti consigliamo di chiedere al tuo medico che potrà essere sicuramente più preciso.