Vegetallumina, cos’è e come si usa
La vegetallumina è una speciale cura antidolorifica per quando non si vuole usare farmaci più pensanti o da assumere per via sistemica. Tradizionalmente, infatti, si propone come gel per uso topico, ma vi sono in commercio anche delle versioni spray da spruzzare direttamente sull’area indolenzita.
Vegetallumina, usi del prodotto
La vegetallumina cos’è? Ma soprattutto come si usa? Si tratta di un rimedio meno aggressivo per contrastare il dolore o rispetto ai farmaci tradizionali o da assumere per via sistemica. Il prodotto è a base di ibuprofene lisina, cioè un principio attivo normalmente adoperato in altri farmaci da banco, e ordinata ufficialmente come antinfiammatorio non steroideo per uso esterno. Ne si consiglia l’impiego principalmente per la terapia di contusioni, mialgie e strappi muscolari. Si aggiungono alla lista il torcicollo, le distorsioni, le lombalgie e stati infiammatori o dolorosi che colpiscono muscoli e articolazioni. Particolarmente a versione spruzzabile è impiegata per il primo soccorso soprattutto quando si presentano traumi lievi. La pomata è usata anche per i massaggi, in genere in campo sportivo, o per attenuare il dolore dovuto a un crampo muscolare.
Come si usa la vegetallumina?
Applicare la vegetallumina non è difficile. Semplicemente come per qualunque altro antiinfiammatorio destinato a un uso topico, infatti, è sufficiente applicare una dose abbondante di crema sulla parte dolente o affetta dalla contusione e frizionare gentilmente fino al completo assorbimento. L’applicazione del gel può essere riproposta fino a tre-quattro volte al dì a seconda del bisogno. La vegetallumina è molto apprezzata perché non macchia né unge, il che rende molto più adatta per un uso improvviso del prodotto. Coloro che scelgono, invece, la versione spray questa si può nebulizzare direttamente sulla area colpita. In questo caso è consigliato tenere il flacone ad almeno 30 cm di distanza dalla zona dolorante, anche per mitigare la sensazione glaciale che può accompagnare l’applicazione.
Gli effetti collaterali della vegetallumina
La cura a base di vegetallumina non andrebbe estesa, sicuramente, per un tempo smisurato, in particolar modo quando si sta parlando di pazienti più anziani o quando invece si sia ccorge di sintomi anomali, come ipersensibilità ai principi attivi. Fra gli effetti collaterali della vegetallumina, infatti, benché raramente, sono stati annotati alcuni episodi spiacevoli. Alcune reazioni a livello cutaneo di tipo allergico, fra queste si comprende: eritemi, irritazioni, arrossamenti, prurito e bruciore, etc. Qualsiasi persona che avverte questa sintomatologia o anche altre reazioni anormali e sospette è tenuta rivolgersi il proprio medico o recarsi al Pronto soccorso. Per episodi simili nei quali compaiano uno o alcuni di questi sintomi è utile chiamare prontamente il proprio medico e cercare una cura alternativa.
Quando non usare la vegetallumina
L’attenzione che dobbiamo mostrare per questo prodotto è la stessa per altri medicinali, non bisogna dimenticare che ha un principio attivo che può dare allergie. In particolar vi sono dei casi per cui andrebbe evitato l’impiego della pomata in questione.
Evitare la vegetallumina nei seguenti casi:
– passate reazioni allergiche (quali orticaria, asma, rinite…) in risposta all’acido acetilsalicilico;
– allergia all’ibuprofene lisina o a qualunque altro degli eccipienti contenuti;
– problemi anteriori con altri antipiretici, analgesici o FANS;
– età inferiore ai 14 anni;
– terapia a base di anticoagulanti, la vegetallumina amplifica gli effetti in modo molto pericolosa;
– ferite aperte e lesioni nella zona interessata dal dolore.
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