Contramal, cos’è, a cosa serve ed effetti collaterali
Contramal è un farmaco analgesico della classe degli oppioidi il cui principio attivo è il Tramadolo.
Contramal agisce sul sistema nervoso centrale riducendo il dolore nelle cellule specifiche del midollo spinale e del cervello.
Quando si usa Contramal
Contramal si usa per trattare la sintomatologia del dolore moderato o grave di diverso tipo e causa, compresi i dolori dopo operazioni chirurgiche o esami diagnostici invasivi.
Controindicazioni di Contramal
L’uso di Contramal è da evitare in caso di allergia o ipersensibilità al principio attivo tramadolo o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti del farmaco: cellulosa microcristallina, sodio carbossimetilamido sodico (tipo A), magnesio stearato, silice colloidale anidra, gelatina, titanio diossido (E171), ferro ossido giallo (E172), indigotina.
È controindicato se è in corso un avvelenamento da alcool, farmaci per dormire, antidolorifici o altri farmaci psicotropi, se si stanno assumendo MAO inibitori per il trattamento della depressione anche nelle due settimane precedenti.
Da non usare in caso si soffra di epilessia o come sostituto nella terapia di disintossicazione da droghe.
Avvertenze nell’uso di Contramal
Bisogna subito sospendere il farmaco e/o avvertire il medico qualora il paziente:
- si accorga di una qualsiasi forma di dipendenza fisica o psicologica o assuefazione, soprattutto dopo assunzione dopo lungo tempo.
- se soffre di disturbi della coscienza (se si sente svenire);
- se entra in uno stato di shock;
- se ha un aumento della pressione nel cervello
- se ha difficoltà a respirare;
- se soffre di malattie del fegato o dei reni;
- si sconsiglia normalmente l‘assunzione in gravidanza e allattamento.
Si sconsiglia l’uso prima di mettersi alla guida o utilizzare macchinari che necessitino di attenzione, in quanto Contramal può causare sonnolenza, vertigini e problemi di vista, rallentando i tempi di reazione.
Interazioni con Contramal
Come sempre bisogna informare il proprio medico di qualsiasi altro farmaco si stia utilizzando con Contramal, in modo costante o temporaneo.
Contramal non deve essere assunto insieme a MAO inibitori, tranquillanti, farmaci per dormire, psicotici, altri analgesici quali morfina e codeina, potrebbero potenziarsi gli effetti collaterali.
Cautela nell’uso concomitante di anticoagulanti cumarinici perché potrebbero esserci sanguinamenti.
L’effetto di Contramal può essere ridotto se si prendono farmaci che contengono: carbamazepina o ondansetron.
Posologia di Contramal
Il dosaggio è personalizzabile dal medico in base alla tipologia e all’intensità del dolore del paziente, nonché dalla sua capacita di sopportazione e soglia del dolore.
La dose massima è comunque quella di 400 mg (8 capsule) di tramadolo cloridrato al giorno.
Le capsule devono essere assunte intere con del liquido, preferibilmente al mattino e alla sera, sia durante che lontano dai pasti.
Normalmente per adulti ed adolescenti oltre i 12 anni di età si consiglia 50 mg di Contramal in capsule rigide, una o due capsule ogni 4-6 ore.
Negli anziani si consiglia di allungare gli intervalli di somministrazione tra le dosi.
Contramal non è consigliabile per bambini al di sotto dei 12 anni d’età.
Contramal si trova in commercio in confezioni da 50 mg di capsule rigide; 100-150 o 200 mg di compresse a rilascio prolungato; 100 mg/ml di gocce orali; soluzione con contagocce o erogatore; 50 mg o 100 mg /1 ml in soluzione iniettabile.
Effetti collaterali di Contramal
Contramal può dare alcuni effetti collaterali comuni, ad esempio:
nausea e vertigini, capogiri, mal di testa, sonnolenza, cambi di umore, sudore abbondante, stanchezza, stitichezza, bocca secca, vomito.
Possono presentarsi altri disturbi meno comuni quali:
effetti sul cuore e sulla circolazione del sangue, palpitazioni, battito veloce del cuore, sensazione di mancamento o collasso soprattutto dopo sforzo, disturbi dello stomaco, diarrea.
Altri effetti collaterali sono più rari:
reazioni allergiche gravi e shock, rallentamento del battito cardiaco, tremori, respiro rallentato, attacchi epilettici, spasmi muscolari, movimenti scoordinati, perdita transitoria della coscienza (sincope), disturbi del linguaggio. modifiche dell’appetito, allucinazioni, confusione, disturbi del sonno, delirio, ansia e incubi, vista sfuocata, difficoltà o dolore ad urinare e ridotta quantità di urina.
È necessario rivolgersi prontamente al medico qualora si presenti gonfiore del viso, della lingua e/o della gola e/o difficoltà a deglutire o orticaria accompagnati da difficoltà a respirare, potrebbe essere in corso uno shock anafilattico.
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