Wushu, l’arte marziale cinese
Il Wushu Kung Fu, chiamato comunemente Wushu, è un’arte marziale cinese, ed è considerato il precursore di tutte le Arti Marziali orientali. Oggi vi spiegheremo in cosa consiste.
Le origini del Wushu
Il Wushu viene praticato in Cina da millenni, ed è da sempre intrecciato con cultura e religione cinese. Infatti non si tratta solo di un allenamento fisico, ma anche di un allenamento psicologico. Infatti chi pratica il Wushu desidera rafforzare anche i propri pensieri, per portare un benessere complessivo alla propria vita.
La prima volta che venne nominato il Wushu, risale alla dinastia Liang. All’interno della Raccolta letteraria del principe ereditario viene infatti menzionata questa disciplina. La Palestra Centrale d’Arte Nazionale di Nanchino poi affermo il Wushu come arte nazionale.
Esistono poi alcuni documenti antichi, secondo i quali alcuni monaci a capo di un’armata nella battaglia di Hula avrebbero praticato il Wushu come pratica marziale, ancora prima dell’epoca Ming. Ma è anche vero che gran parte delle scuole, o degli stili, di Wushu ancora oggi esistenti sono fatti risalire tra la fine della dinastia Ming e l’inizio della Qing.
All’inizio del Novecento, con la nascita della Repubblica Cinese, sorgono le prime scuole pubbliche di Wushu, e la prima palestra statale di Nanchino, nel 1928.
Pensate solo che in Cina il Wushu viene insegnato a scuola. Il suo valore atletico risiede nel miglioramento dei movimenti, che diventano più fluidi, morbidi ed eleganti, e allo stesso tempo veloci.
Il Wushu, nel tempo, si è trasformato in un’arte di difesa-offesa, utilizzata sia in battaglia o in guerra, che in occasione di scontro contro nemici individuali.
Il Wushu è stato portato per la prima ad una disciplina sportiva internazionale, in occasione delle Olimpiadi di Berlino del 1936.
La diffusione in Occidente
La diffusione in Occidente del Wushu è legata, come per le altri marziali in generale, alla figura di Bruce Lee, durante gli anni Settanta. Grazie a lui si stimolò un grande interesse ferso il Wushu e il Kungfu.
La sua popolarità crebbe grazie a istruttori provenienti da Hong Kong e Taiwan, mentre fu durante gli anni Ottanta, dopo l’apertura della RPC che le prime squadre cinesi affrontarono le tournée in Occidente.
Principi e benefici del Wushu
Tra i principi del Wushu troviamo l’equilibrio, del corpo e della mente. Ad oggi, ancor più che in passato, il Wushu è un’attività psicofisica e salutistica, che ha perso molto del suo aspetto marziale.
Inoltre, come dicevamo, la sua preparazione non è solo fisica, ma anche psicologica.
Il Wushu vi consentirà di migliorare la fluidità del corpo, la morbidezza e l’eleganza dei movimenti e la rapidità di reazione.
Viene considerato una disciplina utile per migliorare il funzionamento cardiovascolare e la salute neurologico del nostro organismo.
Altri benefici sono, oltre ovviamente allo sviluppo della forza e alla padronanza del corpo, una maggiore elasticità muscolare, un uso migliore della respirazione, della postura ed è anche particolarmente utile per allentare lo stress.
Gli stili nel Wushu
All’interno del Wushu esistono due discipline, chiamate Taolu e Sanshou. Il Taolu è composto da un insieme di movimenti di attacco e difesa, che possono essere praticati a mani nude oppure con armi. Questi esercizi si svolgono sia in gruppo che all’interno di combattimenti prestabiliti.
I combattimenti prestabiliti possono essere svolti da due, tre o più atleti, e sono divisi in esercizi con o senza mani.
Il Sanshou invece è una forma di combattimento in pieno contatto, che si esegue con arti inferiori, arti superiori e con diverse tecniche di proiezione.
Gli esercizi del Wushu
Il Wushu non è da considerarsi una disciplina a sé, ma piuttosto un insieme dei sistemi marziali elaborati nei secoli e generalmente denominati “quan”. La maggior parte di questi si eseguono a mani mani, altri invece con armi.
Tra gli esercizi a mani nude del Wushu troviamo il Changquan, detto anche Stile del Nord, il Nanquan, lo stile del sud, e poi: Taijiquan, Xinylquan, Baguazhang, Tongbeiquan, Ditangquan.
Gli stili del nord sono caratterizzati da movimenti ampi e fluidi, posizioni basse e frequente uso dei calci e dei salti. Quelle del sud invece hanno tecniche corte e potenti, posizioni alte e strette. Vengono usati meno calci e salti, ma più le braccia.
Le tecniche utilizzate nei combattimenti a mani nude sono raggruppate in “quattro tecniche offensive”: calciare, colpire con la mano o il braccio, piroettare, eseguire una chiave articolare. Altre tecniche secondarie sono: colpire con la testa, con le ginocchia, con le spalle, con il petto o la schiena, con la punta delle dita trafiggendo o graffiando.
Esistono poi altri esercizi, come dicevamo in precedenza, eseguiti con l’uso di armi. Le armi utilizzate nel Wushu sono la sciabola, la spada, la lancia, la doppia sciabola, la frusta con nove sezioni e il bastone.
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