Yogurt senza lattosio: proprietà e benefici
Oltre il 40% degli italiani è risultato intollerante al lattosio. Questo zucchero, il più presente nei latticini, causa disturbi di natura digestiva come crampi, dolori addominali o diarrea se assunto anche in piccole dosi. Esistono diversi latticini, però, che non contengono tale zucchero e sono, quindi, tranquillamente consumabili dalle persone affette da intolleranza al lattosio.
I dati dell’intolleranza
Un recente studio afferma che su un campione di dieci persone, di età compresa tra i 20 e i 55 anni, soffrono di intolleranza al lattosio. Molte di queste persone che sono state scelte per lo studio, non erano nemmeno a conoscenza del fatto di essere intolleranti, nonostante manifestassero tutti i sintomi: questo è dovuto al fatto che, molto probabilmente, i loro medici curanti non sono stati in grado di leggere bene i sintomi e prevenire loro fastidiosi disturbi. Si stima che negli Stati Uniti fino al 22% degli adulti sia soggetto all’intolleranza, nei paesi Nord-Europei si ha una percentuale decisamente più bassa (addirittura il 5%) mentre nell’Europa Centrale la percentuale schizza fino al 30%; nell’Europa meridionale l’intolleranza colpisce circa il 70% della popolazione (compresa quella italiana che ne rappresenta una larga parte), senza particolari differenze di incidenza tra maschi e femmine.
Cos’è l’intolleranza al lattosio
Come già accennato prima, l’intolleranza al lattosio è una condizione in cui il consumo di latte e latticini provoca una reazione (non allergica) che comporta disturbi gastrointestinali come gonfiore, dolore (crampi e dolori addominali) e saltuaria diarrea. L’intolleranza è causata dalla mancanza (o dalla carenza) nell’organismo dell’enzima lattasi che si occupa, per l’appunto, di scindere il lattosio e farlo assimilare all’organismo; in questo modo il lattosio (che è lo zucchero principale nei prodotti a base di latte) richiama nell’intestino diversi liquidi per smaltire la sostanza non digeribile oppure, per via dell’azione fermentativa della flora batterica intestinale, si producono gas con conseguente meteorismo. Esistono tuttavia, diversi prodotti caseari che non presentano (o da cui è stato rimosso) il lattosio, in modo da poter essere consumati anche da chi ne è intollerante.
I cibi sconsigliati per chi è intollerante
Non dobbiamo dimenticare che il lattosio non è contenuto solo nei prodotti caseari ma è “nascosto” in alcuni alimenti insospettabili: pane ed altri prodotti da forno; alcuni tipi di cereali, come i corn flakes; Patate precotte (da consumare sia fritte che al forno), minestre e alcuni tipi di bevanda da colazione; carni e salumi ne contengono alcune piccole quantità mentre è assolutamente da evitare la margarina; anche il latte di soia, seppur privo di lattosio, può portare disturbi simili a quelli dell’intolleranza dovuti ad altri zuccheri presenti in esso dalla composizione chimica simile a quella del lattosio. Importante per chi è intollerante è leggere sempre con attenzione le etichette dei cibi che si vanno a consumare per evitare brutte sorprese.
Yogurt senza lattosio, la risposta all’intolleranza
In commercio esistono, ormai, per far fronte al problema dell’intolleranza diversi prodotti in cui è stato rimosso il lattosio tra cui figura proprio lo yogurt senza lattosio. Questo prodotto presenta, oltre alla possibilità dell’essere consumato anche dai soggetti che non digeriscono il lattosio, tante proprietà e benefici: è ad alta digeribilità, grazie all’azione di diversi processi chimici che eliminano il lattosio trasformandolo in acido lattico più facilmente assimilabile dall’organismo di chi non produce lattasi ma anche di chi non è intollerante; attenzione, però, se da un lato questo prodotto è più digeribile, leggero e sicuramente “Diet friendly” i medici sconsigliano, per chi non è affetto da intolleranza, un consumo smodato di alimenti senza lattosio, poiché il nostro organismo non assumendo più tale zucchero smetterebbe di produrre lattasi e quindi, paradossalmente, diverremo intolleranti al lattosio.
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