Gli effetti collaterali dell’acido muriatico
Tra i prodotti impiegati per la pulizia di casa e di qualunque tipologia di superficie, l’acido cloridrico, in concentrazioni che possono variare a seconda dell’impiego industriale o casalingo, è un liquido che va maneggiato con cautela, nonostante il suo potere pulente decisamente efficace.
Tuttavia, nonostante i benefici all’igiene, l’acido cloridrico, più comunemente noto col termine di acido muriatico, ha alcune controindicazioni ed effetti collaterali di cui discuteremo a breve, dopo aver analizzato le sue principali funzioni.
Che cos’è l’acido muriatico?
L’acido muriatico, in termini chimici denominato cloruro di idrogeno, è un prodotto che si utilizza nella pulizia di molte superfici, quali ad esempio mattoni, cemento, ma anche ceramica e alcuni tipi di marmi e pietre, anche se in concentrazioni molto diluite, in quanto il suo potere corrosivo è estremamente elevato.
In virtù di tale caratteristica, l’acido muriatico, benché disponibile in flaconi di diverse dimensioni nei maggiori ipermercati e supermercati, va maneggiato con estrema cura durante il suo utilizzo, in quanto può provocare ustioni alla pelle.
Inoltre i suoi fumi, specie se impiegato in superfici chiuse o mescolato con altri detersivi, possono provocare reazioni allergiche, collassi e intossicazioni.
Per tale ragione, andiamo a spiegare alcuni fondamentali accorgimenti per utilizzare tale prodotto in totale sicurezza.
Come utilizzare l’acido muriatico
L’acido muriatico è un prodotto che va utilizzato con estrema cura, predisponendo sempre le relative protezioni al fine di evitare danni ad oggetti e superfici, ma soprattutto di ustionare la vostra pelle.
Per tali ragioni, occorre indossare in primo luogo dei guanti di gomma, disponibili sempre nei supermercati, al fine di proteggere le mani.
Inoltre è bene indossare indumenti vecchi ma che coprano bene l’intera lunghezza di braccia e gambe, al fine di evitare il contatto con la pelle.
Per proteggere invece gli occhi, potete indossare occhiali trasparenti come quelli impiegati ad esempio nel bricolage.
Di fondamentale importanza rimane, come abbiamo detto ad inizio articolo, la concentrazione dell’acido muriatico.
In ferramenta sono disponibili taniche con percentuali molto elevate di acido cloridrico, le quali solitamente sono impiegate nel campo industriale.
Ma per pulire le vostre superfici domestiche in cemento, mattoni, oppure per pulire il bagno di casa vostra, potete tranquillamente miscelare una parte di acido muriatico con 10 parti di acqua, al fine di ottenere una soluzione efficace ma al tempo stesso non eccessivamente tossica e corrosiva.
Una precauzione fondamentale riguarda invece il non mescolare l’acido muriatico con prodotti detergenti di ogni tipologia: infatti potreste scatenare una reazione chimica pericolosa, con conseguenze gravi come intossicazioni respiratorie, ustioni, o addirittura esplosioni.
Se avete intenzione di pulire superfici calcaree, occorre passare molto rapidamente la soluzione di acido muriatico, e risciacquare bene con acqua, al fine di non intaccare minimamente la pietra con cui sono costruite.
Effetti collaterali dell’acido muriatico
Gli effetti nocivi dell’acido muriatico derivano dalla sua inalazione, ingestione, o dal contatto con pelle ed occhi, con conseguenze anche fatali.
Andando nell’ordine, una ingestione involontaria di tale acido provoca ustioni alla bocca, alle relative mucose, all’esofago e allo stomaco, con ulcerazioni gravi.
Per contrastare l’effetto dell’acido, non bisogna far vomitare il soggetto, bensì fargli ingerire latte o acqua per diluire la concentrazione, e chiamare immediatamente i soccorsi.
Per quanto concerne invece una inalazione di acido muriatico, essa provoca l’irritazione e la infiammazione delle vie respiratorie, le quali hanno come sintomi la mancanza di respiro, la tosse, un senso di oppressione e la comparsa di vertigini.
Questi sintomi sono molto più acuti se l’ambiente in cui si utilizza l’acido è chiuso; è perciò bene areare adeguatamente i locali in cui si lavora al fine di evitare fumi in elevata concentrazione.
Concludendo infine con gli effetti derivati dal contatto con pelle ed occhi, essi sono costituiti, a prescindere dalla zona epidermica, da ustioni, ulcere e bruciature di diverso grado, a seconda della concentrazione di acido.
Il contatto con gli occhi può causare invece offuscamento della vista, la comparsa della cataratta, e persino la totale cecità nei casi più gravi.
In entrambi i casi, procedere a rimuovere i vestiti impregnati, e lavare abbondantemente con acqua, costituisce un rimedio di emergenza prima dell’arrivo dei soccorsi.
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