Il tasso di cloro nel sangue, patologie correlate e sintomatologia
Una delle sostanze poco conosciute che circolano nel sangue di qualsiasi essere umano è il cloro, spesso associato alla sua forma gassosa, oppure al suo impiego come disinfettante nelle piscine pubbliche e private.
Eppure il cloro è contenuto in diversi cibi, e un suo eccessivo o scarso quantitativo nel sangue causa squilibri e problemi di cui parleremo a breve in maniera più approfondita.
Ma intanto cerchiamo di capire in breve dove si trova il cloro nel nostro corpo e quale funzione svolge.
Il cloro all’interno dell’organismo umano
Il cloro costituisce una sostanza che per i suoi due terzi occupa l’esterno della cellula, in qualità di ione con carica negativa, mentre per il terzo rimanente si trova al suo interno.
Una minima parte di cloro si trova anche nel tessuto connettivo e all’interno delle ossa dello scheletro.
Il cloro è inoltre presente all’interno dei succhi gastrici, in quanto uno di tali acidi, vale a dire l’acido cloridrico, è una sostanza in grado di svolgere una funzione digestiva, andando a scomporre gli alimenti che introduciamo nel tubo digerente, e al tempo stesso una funzione antibatterica, eliminando i parassiti e gli agenti patogeni.
Ma la forma più comune di cloro presente all’interno del nostro corpo è sicuramente il sale, ossia il cloruro di sodio, e il potassio, due delle principali sostanze minerali che vengono espulsi, specie d’estate, tramite la sudorazione e l’urina, ed assorbiti invece per via intestinale.
Una volta assorbito, il cloro regola l’equilibrio chimico degli acidi e delle basi, la pressione osmotica e la distribuzione dei liquidi intra ed extracellulari, oltre che regolare il volume di sangue nel sistema venoso.
Infine agevola il trasporto dell’anidride carbonica da parte dei globuli rossi.
Valori ideali di cloro nel sangue
La dose giornaliera di cloro ottimale varia dagli 1 ai 5 grammi al giorno, anche se di norma, specie se non si sta attenti al consumo di sale, se ne consuma una quantità superiore, la quale viene espulsa dai nostri reni senza danni.
Le due principali oscillazioni del cloro, vale a dire l’ipercloremia (nel caso vi sia un quantitativo di cloro superiore nel sangue) e l’ipocloremia (un valore molto basso di cloro nel flusso sanguigno) sono comunque due conseguenze di un apporto scorretto di cloro che va tenuto sotto controllo mediante specifiche analisi del sangue.
Ma andiamo a vedere le conseguenze di queste due patologie nel dettaglio.
Ipercloremia
Un sovradosaggio di cloro, dovuto specialmente all’eccessivo consumo di salumi, insaccati, e ad un eccessivo quantitativo di sale per condire i cibi, di norma causa come effetto collaterale l’ipertensione, ossia una pressione sanguigna arteriosa troppo elevata, la quale può portare a patologie cardiovascolari quali trombosi ed infarti.
Alcune conseguenze più rare derivate dall’ipercloremia sono le anemie, oppure alcune patologie respiratorie, oltre che un possibile avvelenamento da salicilati.
Ipocoloremia
Le conseguenze più importanti si hanno invece nel momento in cui si ha un quantitativo di cloro troppo basso, il quale spesso è causato da vomito e dissenteria, con i quali si espellono la maggior parte dei succhi gastrici e degli elettroliti presenti nel sangue.
Tra le conseguenze dell’ipocloremia sanguigna rientrano patologie polmonari quali enfisemi, ma anche problematiche renali, infezioni batteriche e malattie che coinvolgono il normale metabolismo.
Come verificare la presenza di ipo ed ipercoloremia e sintomatologia relativa
Le specifiche analisi del sangue atte a verificare la corretta presenza di cloro nell’organismo, vengono effettuate di norma nel caso in cui il paziente ha episodi continui nel tempo di dissenteria e vomito, oltre che la presenza prolungata di difficoltà nel respiro, e nel momento i cui subentra una generale e duratura spossatezza.
Una volta accertati tali sintomi, il medico vi prescriverà dunque le analisi del sangue mirate per verificare il quantitativo di cloro nel sangue, in base al quale adotterà la terapia più idonea.
Unica precauzione da prendere in caso di squilibri legati al cloro è l’assunzione di bicarbonato per digerire e di medicinali come gli antiacidi, i quali vanno proprio ad incidere e modificare la cloremia nel sangue.
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