Ananda Yoga, cos’è e come si fa

Sono sempre più numerose le persone in Occidente che si avvicinano allo yoga sia per i suoi grandi benefici fisici e mentali, dalla salute, al benessere di mente e corpo ma anche per l’armonia raggiunta sia nei pensieri che nelle emozioni. Lo yoga da millenni è stato utilizzato come strumento utile a ritrovare la serenità ormai perduta, la felicità innata che è parte della nostra anima, così come insegna anche il grande maestro indiano conosciuto per l’Ananda Yoga.

L’essenza dell’Ananda Yoga è basato sugli insegnamenti del grande maestro indiano Paramhansa Yogananda discepolo di Swami Kriyananda uno dei più autorevoli insegnanti spirituali dei nostri giorni.

L’ananda Yoga nasce per creare armonia tra corpo, mentre e anima con l’obiettivo primario di aumentare la consapevolezza nell’uomo e far si che possa elevare la propria coscienza.

Ma cos’è l’ananda Yoga?

L’Ananda Yoga è uno stile classico di Hata Yoga che si serve si asana e pranayama per risvegliare, sperimentare e controllare le energie sottili, i prana, e in particolar modo le energie dei chakra. Scopo prioritario di tale tipologia di yoga è aiutarci ad utilizzare le energie giuste per armonizzare corpo, mente ed emozioni, caratteristica unica di tale tipologia di disciplina è l’uso delle affermazioni che aiuterebbero lo yogi a sintonizzarsi in maniera consapevole, durante gli asana, con le energie sottili che vengono risvegliate.

Lo yoga in quanto equilibrio e armonia di mente, corpo ed emozioni a livello fisico contribuisce a ritrovare uno stato di salute, a livello mentale implica l’armoniosa integrazione della personalità e la conseguente eliminazione di complessi psicologici. Mentre a livello di anima lo yoga porta all’unione del piccolo sé con il grande sé.

Ma come funziona l’Ananda Yoga?

L’Hatha yoga è uno dei sistemi migliori per riuscire ad alleviare dei problemi fisici, creando una sensazione di benessere generale sia durante la seduta che dopo. Le posizioni dello yoga inoltre riducono ogni accumulo di stress nel corpo ma anche nella mente, eliminando le tensioni mentali e fisiche, contribuisce inoltre ad abbassare la pressione alta e migliorare la circolazione sanguigna.

Tra i benefici apportati al fisico durante e dopo lo svolgimento degli esercizi di yoga sicuramente il rafforzamento del sistema nervoso, immunitario ed endocrino, ma anche il miglioramento del sonno, e stimola il funzionamento del metabolismo, della digestione e degli organi interni.

L’Ananda yoga utilizza movimenti particolarmente dolci e lenti, completamente lontani da esercizi vigorosi e ritmici, tali esercizi tendono ad aiutare ed armonizzare il corpo in accordo con le leggi naturali.

L’Ananda yoga è una pratica sostenibile fisicamente da tutti che fornisce uno strumento di crescita spirituale liberandoci dalle tensioni indesiderate. In una tipica classe yoga, sono gli istruttori a guidare i movimenti attraverso una serie di esercizi dolci di hatha yogi studiati per condurre l’energia verso il cervello e preparare il corpo alla meditazione.

Tutte le lezioni sono concentrate soprattutto sul corretto allineamento, sui passaggi alle diverse posizioni, sugli esercizi di respirazione ai quali viene data estrema importanza, al fine di agevolare l’esplorazione delle dimensioni interne di yoga ma soprattutto per acquisire una maggiore consapevolezza.

La stessa disciplina  dell’Ananda Yoga consiste in due pratiche principali, da un lato lo studio del preciso allineamento nelle singole posizioni, chiamato asana praticati in maniera statica, ma dall’altra la pratica fluida di yoga dinamico ovvero il vinyasa. Così come apprendiamo da una citazione di Swami Kriyananda discepolo diretto di Paramhansa Yoganda: “Le posizioni yoga sono designate per promuovere ed armonizzare il flusso di energia nel corpo. L’Hatha yogi ricettivo che comprende questa verità, si impegnerà a diventare sempre più cosciente della propria energia, usando le posizioni e gli esercizi di respirazione come strumento primario per raggiungere tale consapevolezza.
La consapevolezza è il primo e più importante stadio per raggiungere il controllo.”