Aneto, proprietà, benefici e controindicazioni
L’aneto è una delle piante aromatiche più utilizzata in ambito culinario per arricchire il gusto di diverse ricette della tradizione gastronomica italiana, diverse sono però le proprietà benefiche di tale erba, ecco perché spesso viene utilizzata a scopo fitoterapico.
L’anethum graveolens è una pianta simile al finocchio utilizzata già dall’antichità per il trattamento di vari disturbi ma soprattutto per alleviare i sintomi tipici di disturbi digestivi o come antispasmodici.
L’aneto è un’erba originaria dell’India appartenente alla famiglia delle Apiaceae, simile al finocchio presenta delle foglie piuttosto lunghe e sottili con piccoli fiori gialli e semi striati, che tendono a fiorire proprio tra il mese di agosto e settembre. È un’erba curativa dalle innumerevoli proprietà terapeutiche conosciuto fin dall’antica Grecia e utilizzato anche nel Medioevo come ottimo rimedio contro l’insonnia e la cattiva digestione.
L’aneto gode di ottime proprietà terapeutiche soprattutto a carico del tratto gastrointestinale, ecco perché principalmente utilizzato per la cura di problemi di digestione, coliche o meteorismo. L’aneto è in grado inoltre di combattere l’alitosi, e grazie al potere diuretico è efficace a contrastare la cellulite e la ritenzione idrica. Gli olii essenziali presenti nell’aneto sarebbero inoltre in grado di stimolare la bile e i succhi gastrici migliorando quindi la peristalsi intestinale.
Mentre le sue doti depurative e calmanti aiuterebbero chi soffre di insonnia o agitazione soprattutto notturna, inoltre è un ottimo alleato del sistema immunitario, e gode anche di proprietà antifungine e antimicrobiche.
L’aneto gode anche di proprietà anticancro, data la presenza di principi chiamati monterpeni, sostanze che sarebbero in grado di stimolare la secrezione del glutathione S transferase, un potente antiossidante in grado di contrastare gli agenti cancerogeni presenti nel soggetto.
Le innumerevoli proprietà benefiche dell’aneto sono determinate proprio dalla sua composizione dato che contiene al suo interno flavonoidi, tannini, mucillagini, cumarine, olii essenziali ma anche vitamine e sali minerali come calcio, sodio, fosforo, magnesio ma anche zinco e potassio, tutti elementi che fanno dell’aneto un ottimo rimedio contro vari disturbi.
L’aneto può essere utilizzato come rimedio di bellezza ideale soprattutto per il trattamento delle unghie fragili, è possibile effettuare anche più volte al giorno degli impacchi a base di aneto o dei suoi semi miscelati ad acqua, trattamento ideale a rafforzare le unghie di piedi e mani.
Dove acquistare l’aneto?
L’aneto è un’erba che può essere acquistata in diversi esercizi commerciali, ma che può essere coltivata anche nella propria abitazione come comune erba aromatica.
È possibile trovarla sotto forma di aneto essiccato ma esistono anche tinture, infusi e olii essenziali a base di aneto. Aggiungendolo alle proprie ricette è possibile sfruttare le proprietà carminative dell’aneto, è un ottimo condimento per il pane, per le patate o per arricchire piatti a base di pesce, carne o insalate.
Tisana all’aneto
La tisana all’aneto è un rimedio efficace per chi ha necessità di depurare il proprio organismo e favorire la disintossicazione, per chi aspira a ridurre il gonfiore addominale. Per preparare la tisana all’aneto è necessario lasciare in infusione in acqua bollente circa 1 cucchiaio di semi essiccati o foglie di aneto, trascorsi almeno 10 minuti si potrà filtrare il tutto e bere la tisana depurativa.
Controindicazioni aneto
Assunto a piccole dosi soprattutto come condimento l’aneto non presenta particolari controindicazioni, ma il suo uso come fitoterapico è sconsigliato a chi ha in corso delle infiammazioni alle vie urinarie, o se si stanno effettuando parallelamente trattamenti con raggi ultravioletti.
Nonostante le proprietà curative dell’aneto siano piuttosto numerose in alcune circostanze sarebbe bene evitarne l’uso, come in gravidanza, dato che non esistono studi sulla possibile tossicità dell’aneto e sui possibili danni che potrebbero essere causati al feto. È sconsigliabile anche nelle donne che allattano, in quanto possiede azione galattogena, quindi non è certo che l’assunzione dei vari componenti dell’aneto possa attraverso il latte provocare danni al neonato.
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