Borsite del piede: stop ai tacchi alti e attenzione all’alluce valgo
Vi fa male il piede ed avete notato uno strano rigonfiamento? E’ diventato difficile muoversi? Potrebbe trattarsi di una borsite del piede.
Le articolazioni e i suoi annessi
Il nostro organismo è sorretto dal nostro apparato scheletrico, formato da circa 206 ossa. Alcune sono disposte in modo tale da non permettere movimenti ampi (come le ossa del cranio o del bacino), altre invece sono articolate tra loro, come le ossa del braccio, delle gambe, delle mani e dei piedi, in maniera tale da permettere ampi movimenti.
Naturalmente tali ossa non entrano in contatto direttamente tra loro, o lo sfregamento in breve tempo causerebbe un erosione tale da diventare immobile. I punti di contatto sono avvolti dalle articolazioni, cioè avvolte da una capsula connettivale all’interno della quale si trova un cuscinetto morbido riempito da liquido sinoviale, la borsa articolare. Questo permette che il movimento sia ampio e che non provochi dolore. Se la borsa articolare si infiamma si parla di borsite.
Cos’è la borsite e i suoi sintomi
La borsite è una malattia infiammatoria della borsa sierosa articolare. Colpisce uomini e donne, ma ha una incidenza maggiore nei maschi adulti tra i 20 e i 50 anni di età. Può colpire qualunque articolazione, ma in maggioranza si riscontra nell’articolazione del gomito, in quella trocanterica, radioomerale, prerotulea (il cosiddetto ginocchio della lavandaia) o infrapatellare (il cosiddetto ginocchio del posatore). Può colpire anche le articolazioni della mano e del piede, a livello del tallone o del metatarso dell’alluce.
L’articolazione interessata appare eritematosa, arrossata e gonfia e può provocare molto dolore, sia da ferma sia nel movimento. I movimenti ripetuti di una articolazione colpita da borsite possono peggiorare la situazione, riducendone la motilità nel tempo fino anche ad una completa rigidità
Le cause della borsite e la sua diagnosi
Le cause della borsite sono molto varie. Il motivo principale è sicuramente quello di un eccessivo uso dell’articolazione interessata sotto sforzo. Probabilmente è per questo che colpisce di gran lunga gli uomini adulti che svolgano regolarmente dei lavori manuali di fatica e gli sportivi come i tennisti.
La borsite del piede, quando localizzata nel metatarso dell’alluce, è spesso associata alla presenza dell’alluce valgo. Il metatarso dell’alluce è piegato eccessivamente verso l’ illice, il secondo dito del piede. Questa conformazione altera completamente il tipo di appoggio della pianta del piede (che di solito diviene piatta) e di conseguenza l’equilibrio dell’intero apparato scheletrico. La pressione diviene maggiore a livello dell’articolazione, che protende all’esterno e sfrega costantemente contro la calzatura, formando la cosiddetta “cipolla”, che altro non è che una borsite del metatarso. Questo tipo di borsite colpisce in prevalenza la donna, per l’uso costante di scarpe con tacchi alti (12-15 cm), che contribuiscono alla formazione dell’alluce valgo e alla conseguente insorgenza della borsite.
Ma le cause possono essere anche di altra natura, di tipo traumatico (incidenti, traumi fisici), infettivo, reumatico o a causa di disordini metabolici come tiroiditi e diabete.
Per questo motivo è sempre necessario effettuare una diagnosi differenziale con altre patologie, come l’artrite settica, le distorsioni, le tendiniti, la gotta, l’artrosi etc. Nel caso di borsite del calcagno, sarà necessario differenziare la patologia da una possibile tendinite di Achille.
Per diagnosticare con sicurezza la borsite si possono eseguire diversi esami. Una ecografia della parte interessata riesce a studiare lo stato dei tessuti molli dell’articolazione con molta efficienza. E’ possibile effettuare anche una lastra per verificare che il problema non sia invece di origine ossea, come la presenza di calcificazioni, o che non ci siano dei cristalli di urea dovuti alla gotta. La risonanza magnetica risulta essere utile per evidenziare altre patologie anche delle zone vicine che possano contribuire alla formazione di una borsite. Nel caso invece si sospetti un’origine di natura infettiva, sarà necessario, oltre alle consuete analisi del sangue, un ago aspirato, cioè il prelevamento di una piccola quantità di liquido sinoviale e la sua analisi in laboratorio alla ricerca di possibili agenti infettanti, come stafilococchi o streptococchi.
Il trattamento in caso di borsite e nell’alluce valgo
Qualora sia presente una borsite, sarà necessario mettere l’articolazione interessata a riposo assoluto. Eventuali movimenti potrebbero infatti portare ad un peggioramento della situazione, con perdita della funzionalità così grave da arrivare ad una completa rigidità dell’arto.
Si consiglia pertanto di utilizzare del ghiaccio per contrastare la tumefazione e, se possibile, tenere l’arto sollevato. Molto utile risultano delle bendature compressive, ma di grado lieve, per permettere al sangue di raggiungere la zona.
L’infiammazione pura può essere contrastata con l’utilizzo di corticosteroidi topici o sistemici, o con l’assunzione di FANS o farmaci antinfiammatori non steroidei.
Nella borsite del piede sarà necessario utilizzare delle calzature comode e basse, con un plantare apposito. Se presente l’alluce valgo, sarà necessario correggere la malformazione mediante un intervento chirurgico risolutivo.
Anche nel caso di borsite avanzata con ridotta mobilità, probabilmente le precauzioni sopra descritte non saranno sufficienti, e sarà necessario ricorrere ad un intervento chirurgico.
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