Broccolo romanesco, le caratteristiche di un ortaggio benefico
Il broccolo romanesco è una varietà di cavolo broccolo, ossia un cavolo con delle gemme commestibili, dato che brocco non è altro che il vecchio nome per gemma. Questi fiori devono essere consumati, però, prima che si aprano, altrimenti il loro caratteristico odore di zolfo diventerebbe insopportabile.
E’ simile ad un cavolfiore, ma di colore verde anziché bianco, con le infiorescenze molto particolari, simili a stelle, denominate frattali; la struttura a piramide, sembra richiamare una spirale che sale verso l’alto. Il fiore principale è circondato da varie altre strutture più piccole, molto strette le une alle altre, in un’unica, delicata, composizione.
Il cavolo appartiene alla famiglia delle crocifere, per via della forma iniziale a croce delle quattro foglie principali; il broccolo romanesco condivide molte delle caratteristiche del suo parente più noto, il cavolo appunto, ma se ne discosta proprio per le infiorescenze; le caratteristiche nutrizionali invece sono completamente identiche a tutta la variegata famiglia dei cavoli.
Valori nutrizionali del broccolo romanesco
Il componente principale è l’acqua, per il 92%; seguono le fibre, gli zuccheri, le proteine, le ceneri. I sali minerali presenti vanno dal fosforo, al calcio, al ferro, passando per potassio, rame, zinco, magnesio, zolfo, fluoro, selenio, manganese.
Contiene anche una buona quantità di vitamine: A, gruppo B, C, E, K, J, oltre ad alfa carotene e beta carotene.
Sono disponibili nel broccolo romanesco, anche molti aminoacidi, quali: alanina, cistina, valina, arginina, lisina, tirosina e molti altri.
Proprietà del broccolo romanesco
Dato che ha un apporto calorico molto moderato, appena 25 Kcal per 100 grammi di prodotto, è sicuramente molto adatto ai regimi ipocalorici, anche perché ha un elevato potere saziante. Fin dall’antichità è considerato un buon vermifugo ed antianemico, grazie alla presenza del ferro, ma sembra poter contrastare l’insorgere della cataratta e prevenire l’ictus, grazie al contenuto di vitamina C, come in tutti gli altri tipi di cavoli.
Il potassio aiuta la regolazione della pressione sanguigna, la vitamina K aiuta la concentrazione, lo zolfo aiuta ad eliminare l’acido urico dal corpo, il beta carotene previene la formazione di cellule tumorali; ma quest’ultima particolare funzione è stata studiata più nel dettaglio dall’università di Santa Barbara, in California, che ha affermato che ravanelli, cavoli e broccoli, contengono alcuni composti chimici denominati isotiocianati, in grado di bloccare l’attività delle cellule responsabili della formazione dei tumori.
Non trascurabile infine, il supporto all’apparato osteo-articolare, fornito dai minerali contenuti, in particolare il calcio, il magnesio ed il potassio.
Consigli e raccomandazioni
Naturalmente, il broccolo romanesco è adatto anche ai celiaci, dato che non contiene glutine, ma è invece sconsigliato a chi soffre di colon irritabile, di gonfiori e crampi addominali, che potrebbero esserne evidenziati.
L’uso migliore, per ottenere i maggiori benefici possibili, è quello crudo, in quanto la cottura diminuisce irrimediabilmente le proprietà di questo ortaggio, alcuni studi dell’università di Warwick hanno dimostrato con metodi sperimentali, quanto possa incidere la bollitura nel contenuto di vitamine, di sali minerali, e di vari aminoacidi essenziali; i broccoli perdono il 77% delle loro proprietà con questa procedura. Un po’ meno distruttiva risulta invece la cottura al vapore e quella al microonde.
Ma la cosa migliore resta quella di consumarlo crudo, in particolare se ne consiglia l’assunzione tramite centrifuga, insieme a carota e limone, soprattutto nelle situazioni di affaticamento, irritabilità, nervosismo, carenze vitaminiche, asma e pertosse.
Ma se proprio decidete di cucinarlo, allora aggiungete all’acqua di bollitura un po’ di aceto, oppure un po’ di limone, o meglio ancora, una fetta di pane imbevuta di aceto bianco: questo diminuirà molto lo sgradevole odore di zolfo che il broccolo romanesco sprigiona in casa. Bollitelo solo quel tanto che basta, e lasciatelo al dente, altrimenti persino il sapore può deteriorarsi parecchio.
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