Calcolare la lunghezza del feto: come si fa?
Quando si aspetta un bambino è facile essere ansiosi o farsi cogliere da mille preoccupazioni. Una di queste è se il bambino che si porta in grembo stia crescendo in maniera corretta. Se il suo sviluppo è regolare e costante. Ma come si misura la lunghezza di un feto? Oggi ve lo spiegheremo noi.
Misurazione del feto
Ogni bambino, fin dall’inizio della gravidanza, cresce ad un ritmo suo personale, diverso dagli altri. Lunghezza e peso possono quindi variare molto dai valori standard, ma per essere certi che il bambino cresca correttamente, è bene recarsi dal ginecologo.
Indicativamente il bambino, alla ventesima settimana, misura poco più di 15 centimetri. Tra la trentunesima e la trentaduesima settimana invece arriva ai 40 centimetri. Alla quarantesima, poco più di 50 centimetri.
Di solito il bambino, fino alla ventesima settimana di gravidanza, viene misurato dalla corona alla groppa, mentre dalla ventunesima settimana in poi, viene misurato dalla corona al tallone.
Infatti nella prima metà della gravidanza, il bambino si mostra con le gambe rannicchiate, che non
permettono di prendere una misurazione precisa. Dalla ventunesima settimana invece distende anche le gambe, ed è possibile prendere le misure fetali fino ai talloni.
Controlli dal ginecologo
Ovviamente il metodo più sicuro, per avere dati precisi sulla crescita del bambino, e la lunghezza del feto, è andare alle visite periodiche dal ginecologo e sottoporsi alle classiche ecografie di controllo. Nessuno meglio del ginecologo che ha seguito la vostra gravidanza fin dall’inizio potrà tranquillizzarvi sullo sviluppo del vostro bambino.
Sapere quanto è lungo il feto, durante le fasi della gravidanza, è molto importante per capirne lo stato di salute. Solo guardando la sua crescita è possibile capire se è affetto da anomalie morfologiche.
Le ecografie
La prima ecografia della gravidanza viene chiamata ostetrica, e di solito viene effettuata durante i primi tre mesi. Da questa, il ginecologo misurerà la lunghezza del feto cranio-sacrale. Ovvero la lunghezza che va dalla testa all’osso sacro. In questa prima ecografia non è possibile misurare la lunghezza totale del feto perché è ancora rannicchiato. L’ecografia ostetrica controlla quanti sono i i feti, la loro vitalità e stabilisce con chiarezza qual è la loro età gestazionale e, di conseguenza, la presunta data del parto.
La seconda ecografia invece viene chiamata morfologica. Questa viene effettuata a partire dalla quattordicesima settimana. In questa occasione si può misurare il feto nella sua interezza, dalla testa ai talloni. Inoltre si possono individuare anche le misure delle ossa lunghe, come femore e omero. Queste ultime sono particolarmente importanti per capire se il bambino cresce nella maniera giusta.
Dopo i primi tre mesi di gravidanza, è possibile invece, attraverso l’ecografia, individuare eventuali patologie malformative del feto.
La morfologica individua, attraverso la misurazione delle ossa lunghe, ad esempio se il feto è affetto da trisomia 21, o sindrome di Down.
Età gestazionale del feto in questo caso viene stabilita dalla lunghezza del femore, dalla circonferenza cranica e da quella addominale.
Dal settimo mese si esegue invece l’ecografia ostretica o biometrica. In questo caso, si può indagare ancora sulla crescita del feto e individuare malformazioni che possono essere sfuggite nell’ecografia precedente.
Calcolatore automatico
Se siete impazienti di sapere come sta crescendo il vostro bambino, esistono anche calcolatori automatici online. Così che mamma e papà potranno controllare la crescita del feto in tempo reale, senza dover aspettare la visita dal ginecologo. Il dato utile è la lunghezza della femore. Vi basterà controllare questo dato sulla vostra ultima ecografia effettuata.
Ovviamente i dati che otterrete dall’uso di un calcolatore automatico, sono indicativi e non precisi. Se volete dati precisi, quelli forniti dal ginecologo sono gli unici attendibili.
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