Cardo, le proprietà e i benefici di questo ortaggio
Il cardo è un ortaggio, presente in diverse varietà sulle nostre tavole. Ma quali sono le proprietà e i benefici del cardo? Continuate a leggere se siete curiosi.
Il cardo
Il cardo è una pianta selvatica che cresce in tutta Italia. Viene comunemente chiamato mariano, ed è originario della zona di Asti. Il suo periodo è quello invernale.
Come dicevamo, esistono diverse varietà di cardo. Oltre ai già nominati cardo mariano e cardo gobbo, detto anche spadone, esistono altre tipologie: il cardo gigante di Verona, il cardo riccio di Asti e quello bolognese. Una delle migliori è quella di Nizza Monferrato.
Solitamente il cardo gobbo viene parzialmente sotterrato a fine autunno, in modo che la pianta, per cercare la luce, assuma la classica curvatura.
Valori nutritivi del cardo
Il cardo ha pochissime calorie, per questo è ideale per chi sta seguendo una dieta ipocalorica. Pensate che ne ha solo 17 ogni 100 grammi. Infatti il cardo è composto principalmente di acqua e fibre. Inoltre è ricco di ferro, rame, sodio, magnesio, zinco, manganese, calcio e fosforo.
Poi, contiene vitamine del gruppo B, in particolare B1, B2, B5, B6, e vitamina C.
Benefici del cardo
Il cardo è molto utile per proteggere il fegato, grazie alla presenza di flavonolignani. Ha quindi proprietà depurative e protettive. Viene quindi consigliato per purificare il proprio organismo da intossicazioni causate da un abuso di alcool, epatite e droghe. Viene utilizzato anche per l’intossicazione da funghi velenosi, come l’Amanita Phalloides, oltre che per il trattamento dell’epatite da alcool e alle patologie correlate come la cirrosi.
È ricco di antiossidanti, e permette di limitare l’attività dei radicali liberi, limitando i danni all’organismo.
Inoltre, è un potente antifiammatorio, migliora la salute dei reni e combatte le infiammazioni dell’intestino. Sembra inoltre che sia utile anche per i calcoli alla cistifellea e per rimarginare le ferite, grazie alle sue proprietà astringenti. A questo scopo, esistono composti a base di semi tritati di cardo, utilizzati direttamente sulla ferita.
Se soffrite di pressione alta, vi consigliamo di provare un decotto di cardo, ottimo per abbassarla. Utile, ma senza abusarne. Meglio evitarlo quindi se soffrite di pressione bassa.
Il cardo ha ottime proprietà anche contro lo stress e in caso di affaticamento.
Il cardo durante l’allattamento
Il cardo è davvero una manna per diverse problematiche. Pensate che grazie alle sue proprietà galattogene viene anche prescritto alle neo mamme per stimolare la produzione di latte.
Come si consuma il cardo
Il cardo è caratterizzato da coste fibrose e piuttosto dure, per questo motivo solitamente si consuma cotto. Il cardo gobbo invece viene anche consumato crudo, perché più morbido rispetto a quello tradizionale.
Il suo sapore può ricordare leggermente quello del carciofo, per un leggero retrogusto amarognolo. Infatti, così come anche il carciofo, viene utilizzato per preparare diversi liquori.
Può anche essere utilizzato come tisana, durante il ciclo o per combattere i dolori legati alla sindrome premestruale.
Il cardo è anche uno degli ingredienti presenti all’interno di uno dei piatti più tipici del Piemonte: la bagna cauda.
Controindicazioni del cardo
Il cardo non ha particolari controindicazioni, ad eccezione di effetti, piuttosto rari, di lieve entità e che vanno a interessare soprattutto il sistema gastrointestinale. Il cardo infatti, se assunto in modo eccessivo, può avere effetti lassativi.
È preferibile che chi soffre di ipertensione eviti di assumerlo in grandi dosi. Infatti il cardo contiene tiramina, una molecola che stimola la secrezione di dopamina, adrenalina e noradrenalina. Questo comporta un aumento della pressione arteriosa.
Inoltre, come dicevamo, è preferibile evitare di consumare il decotto se si soffre di pressione bassa.
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