Cicerchie: proprietà nutrizionali e benefici
Le cicerchie sono un alimento della tradizione culinaria di diverse zone del nostro paese e sono molto apprezzate in cucina per la realizzazione di piatti rustici ma molto buoni.
Essendo un legume molto nutriente, la cicerchia ha anche delle proprietà nutrizionali di altissimo livello e apporta non pochi benefici a chi le consuma in maniera regolare.
Come nascono le cicerchie
Le cicerchie sono altresì note come Lathyrus sativus e sono un legume tipico di alcune zone d’Italia, come Lazio, Marche, Molise o, ancora, Puglia. Trattandosi di una pianta rustica, si nota che quest’ultima si adatta molto bene a crescere un po’ ovunque, anche quando il terreno si presenta ciottoloso o molto magro. L’unica condizione indispensabile alla crescita è che non ci siano ristagni d’acqua.
Si tratta di una pianta annuale che produce dei baccelli nei quali si trovano dei semi poco più grandi dei piselli, con una forma tipicamente schiacciata. Sebbene si tratti di una pianta abbastanza rustica, c’è da notare che, soprattutto nelle prime fasi della crescita, si deve fare molta attenzione a toglierle di torno le piante infestanti, che hanno il potere di farla morire.
La cicerchia si semina tra ottobre e novembre, mentre si raccoglie, invece, tra giugno e luglio. Non richiede tantissima acqua per crescere e si adatta bene a ogni tipo di clima, anche se predilige quelli temperati, delle zone in cui attualmente si produce ancora. Nel nostro paese, la coltura di cicerchie è in costante declino, ma si cercano nuovi metodi di coltivazione capaci di dare dei risultati migliori.
Proprio per questo motivo, al momento, si preferisce il metodo biologico o biodinamico che permette non solo di avere dei vantaggi nella coltivazione della piante, ma di migliorare anche il terreno in cui viene piantata.
Valori nutrizionali
Queste leguminose hanno non poche caratteristiche molto interessanti e molto utili per il nostro organismo. Sono molto nutrienti e questa è la loro prima caratteristica che deve essere sottolineata.
La prima cosa da notare è che si tratta di un legume con poche calorie dato che 100 g di cicerchie contengono 315 kcal. Come tutti i legumi, inoltre, hanno un potere fortemente saziante e, pertanto, possono essere consumati anche in alcuni regimi alimentari finalizzati alla perdita di peso.
Entrando nello specifico, si nota che in 100 g di prodotto ci sono circa 30 g di proteine, 50 g di carboidrati, una quantità minima di grassi che può variare da 0,5 g a 2,5 e, inoltre, una buona dose di fibre che si aggira attorno ai 7 g.
Si tratta, quindi, di un legume molto proteico, che può essere consumato, nelle giuste dosi, in ogni stagione. Altri nutrienti che vale la pena sottolineare son le vitamine del gruppo B, ma anche i sali minerali e i polifenoli. Deve essere esaltata in modo particolare la presenza di calcio e fosforo, che rende le cicerchie un ottimo alimento per chi ha bisogno di assumerne grandi quantità.
Benefici delle cicerchie
Come visto, le cicerchie sono un alimento molto ricco di proteine e non mancano importanti vitamine come . quelle del gruppo B, la vitamina PP, oltre al calcio e al fosforo. Inoltre, hanno una elevata dose di fibre, mentre, come già sottolineato, sono povere di grassi e ricche di energia.
Da questo quadro generico di presentazione della cicerchia, se ne possono già intuire i benefici. Innanzitutto, essendo un’ottima fonte di fibre, aiutano non poco l’intestino e vanno a combattere la stitichezza, fenomeno molto fastidioso e anche doloroso, dato che potrebbe essere causa di trombosi emorroidaria. Ma non finisce qui, perché le cicerchie, grazie ai loro valori nutritivi, vanno anche ad aiutare la memoria e il tono muscolare.
Sono, inoltre, infallibili e fedeli amici delle ossa, dato che le proteggono dall’invecchiamento.
Controindicazioni e tossicità delle cicerchie
Pur essendo la cicerchia uno dei legumi più antichi e più consumanti sin dai tempi più remoti, tanto che si sono trovate tracce del consumo già nell’antica Mesopotamia oltre 8000 anni fa, ultimamente il suo utilizzo in cucina è andato scemando, anche se ultimamente si punta a un recupero dell’alimento.
Il perché risiede nella presenza di una tossina della cicerchia, che in passato ha provocato non pochi problemi di salute a chi consumava il legume in maniera costante e in grosse dosi. Stiamo parlando della latirina, una tossina che, se ingerita in grand quantità, può provocare un disturbo chiamato latirismo. Naturalmente il consumo deve essere in dosi massicce e protratto nel tempo, ma in passato accadeva molto spesso di sentire di casi di latirismo, i cui sintomi sono paralisi spastica e irreversibile degli arti inferiori e disturbi funzionali.
Il latirismo, fenomeno presente fino ai primi anni del ‘900, oggi come oggi è quasi del tutto scomparso. Questo, però, ha provocato un calo nel consumo di questo prezioso legume, molto amato in passato e oggi sempre meno utilizzato. Tuttavia, la cicerchia in cucina viene utilizzata per molte ricette anche se si consiglia l’ammollo in acqua salata per 12 ore.
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