Cipralex, il farmaco che aiuta ad aumentare la serotonina
Tra gli inibitori selettivi della ricaptazione della seratonina, una delle famiglie in cui si suddividono gli antidepressivi, c’è Cipralex. Si tratta di un farmaco prescritto, il più delle volte, per contrastare depressione e ansia generalizzata.
Cipralex: principio attivo
L’escitalopram è il principio attivo di questo particolare farmaco. Contribuisce ad accrescere il livello di serotonina nel cervello, riportando in equilibrio l’umore della persona che lo assume. L’escitalopram viene utilizzato sia per contrastare episodi depressivi maggiori sia per contrastare alcune conseguenze generate dalle crisi di ansia: dagli attacchi di panico al disturbo d’ansia sociale.
Posologia
Cipralex può essere acquistato in farmacia solo presentando la prescrizione medica. Esistono posologie e formati diversi. Cipralex, infatti, è disponibile in compresse rivestite da 10 mg (in blister da 14, 28 o 98 pillole), e da 20 mg (in blister da 98 compresse rivestite), o in compresse orodispersibili (Cipralex Meltz) da 10 mg (12, 30 o 60 compresse) o 20 mg (30 o 60 pillole). Infine, è possibile anche assumere il medicinale sotto forma di soluzione in gocce (20 mg/ml, confezione da 15 ml di soluzione in gocce in un flacone di vetro).
Quando si usa
Questo farmaco, che non deve essere prescritto né a bambini né ad adolescenti, come illustra bene il foglietto informativo, viene prescritto per il trattamento di episodi depressivi maggiori, per il trattamento del disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia, per il trattamento del disturbo d’ansia sociale e per quello d’ansia generalizzato. I risultati possono non essere immediati, nella maggior parte dei casi i primi effetti benefici si registrano dopo qualche settimana, a volte anche dopo mesi.
Cosa sapere in caso di reazione paradossa e di epilessia
Cipralex, come accade anche per altri farmaci della stessa famiglia, può acuire nella fase iniziale del trattamento alcuni sintomi. È il caso, ad esempio, degli attacchi di panico. Si tratta di una vera e propria reazione paradossa che tende a scemare e ridursi dopo circa due settimane. Se il medicinale viene assunto da soggetti con epilessia instabile è bene evitare la prescrizione di questo medicinale, mentre in quelli con epilessia controllata è necessario provvedere a un attento monitoraggio. In ogni caso, se le convulsioni diventano più frequenti – o si manifestano per la prima volta dopo l’assunzione del medicinale – la terapia va sospesa.
Ecco chi altro deve fare attenzione
Sono diverse le categorie di pazienti che devono prestare particolare attenzione prima di assumere Cipralex. Si tratta, in particolare, i soggetti affetti da diabete o patologie psichiatriche. Nei primi il medicinale può alterare il controllo glicemico, nei secondi accentuare istinti suicidari soprattutto nelle prime fasi di miglioramento della malattia. È fondamentale che questi soggetti siano costantemente monitorati. Si possono manifestare alterazioni nelle manifestazioni emorragiche cutanee o fenomeni di iponatrinemia, che scompaiono nel momento in cui viene sospesa la terapia. Il bugiardino riporta nel dettaglio tutti gli aspetti a cui prestare attenzione.
Effetti collaterali
Più in generale Cipralex può generare in alcuni soggetti particolarmente sensibili alcuni effetti collaterali da non sottovalutare. Molti di questi spariscono dopo circa due settimane dall’inizio del trattamento. In alcuni soggetti si registra un aumento di peso per questo è facile leggere nei forum che il Cipralex fa ingrassare. Più comunemente, invece, può manifestarsi uno dei seguenti sintomi: nausea, diarrea, vomito o costipazione. E ancora: dolori muscolari o ossei, febbre, aumento o diminuzione della fame, aumento della sudorazione. In caso di manifestazioni più gravi è bene recarsi in ospedale. Un consiglio da seguire con il verificarsi di sanguinamento anomalo, senso di soffocamento e gonfiore della gola o della pelle o della lingua.
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