Cisti renali: cosa sono, i sintomi e come si curano
Quando si parla di cisti renali, molto spesso, si va nel panico, senza però sapere di cosa si tratta effettivamente. Andremo, quindi, a cercare di capire quali sono i sintomi, le diagnosi e le cure delle cisti renali, in modo tale da fare chiarezza sull’argomento, che risulta essere molto delicato.
Cosa sono le cisti renali
La prima domanda a cui si deve rispondere è proprio questa. Cercando di capire cosa sono le cisti renali è bene partire proprio dalla definizione: si tratta di piccole estroflessioni sacciformi, piene di liquido, che vengono a formarsi nei reni. In parole povere, si tratta di sacchetti contenenti liquido che nascono nei reni e che solitamente si associano a delle patologie che possono arrecare dei danni alla funzione renale. Va detto che molto spesso vengono chiamate anche cisti non tumorali e molto raramente causano delle complicazioni tanto gravi da essere pericolose.
Cause e sintomi delle cisti renali
Al momento non risulta ancora molto chiaro ciò che provoca le cisti renali e, pertanto, elencare una serie precisa di cause risulta se non impossibile, molto difficile. C’è da dire che questa tipologia di cisti si manifesta sulla superficie di un rene ma, in alcuni casi, si possono verificare cisti su entrambi i reni o anche cisti multiple. Anche per quel che concerne i sintomi, si fa molta fatica a fare un elenco ben definito, dato che la maggior parte delle volte si tratta di un qualcosa di asintomatico. Tuttavia, si può fare attenzione a quelli che sono veri e propri campanelli d’allarme. Quali? Vediamoli insieme. Il primo disturbo che potrebbe essere inquadrato come possibile sintomo è un dolore sordo e costante alla schiena o anche a un fianco. Va da sé che questa tipologia di dolore potrebbe anche indicare altre patologie o non indicarne nessuna, ma sta di fatto che se se ne soffre è bene fare attenzione e, magari, fare un controllo mirato.
Solitamente, a questo tipo di dolore si unisce anche un fastidio nella parte alta dell’addome e non sono rari i casi in cui si arriva finanche ad avere la febbre. In tutti i questi casi, consigliamo sempre una visita medica, in modo tale da fugare tutti i dubbi o, in presenza della patologia, per provvedere alla cura in maniera repentina.
Come detto in precedenza, non si è ancora riusciti a capire a cosa siano dovute queste cisti ma, in ogni caso, è possibile individuare quelli che sono fattori di rischio: l’età che avanza è uno di questi, anche se è bene sottolineare che possono sorgere a tutte le età.
Quali sono le complicazioni possibili
A questo punto, ci si deve chiedere se ci possono essere, o meno, delle complicazioni e in caso di risposta affermativa bisogna capire di cosa potrebbe trattarsi. Abbiamo già fatto presente che le cisti renali molto raramente portano delle complicazioni, ma ci sono delle possibilità e, pertanto, devono essere prese in considerazione. La prima complicazione che si deve far presente è quella che riguarda la possibilità di infezioni: le cisti, infatti, possono infettarsi e questo può essere causa di febbre e dolore. Inoltre, possono scoppiare, provocando dei forti dolori localizzati tra schiena e fianco.
Come si esegue la diagnosi delle cisti renali
Al fine di diagnosticare cisti renali si eseguono due diverse tipologie di controlli. Il primo metono è quello che prevede degli esami di imaging. Si tratta, quindi, di esami come l’ecografia, la tomografia computerizzata (TAC) o, anche, la risonanza magnetica (MRI). Questi sono tutti metodi che vengono utilizzati per andare alla ricerca di cisti renali semplici e per aiutare il medico a stabilire se si tratta di cisti o, nei casi peggiori, di massa tumorale. Ci sono, poi, i test di funzionalità renale, che si effettuano prelevando un campione di sangue dal quale si riesce a capire se una cisti renale sta compromettendo la funzione del rene stesso.
Come si curano le cisti renali renali
Molte volte, anche in presenza di cisti renali, non vengono richieste delle cure ma viene consigliato, in ogni caso, di fare dei periodici controlli per verificare l’evoluzione degli stessi e la funzionalità dei reni stessi che, lo ricordiamo, non deve essere inficiata dalla presenza di queste cisti. Tuttavia, in altri casi, invece, è importante procedere a curare e arginare la situazione. Come? Lo vediamo immediatamente.
È il medico a decidere di procedere con un trattamento e solo lui può scegliere per quale via optare. In linea di massima, possiamo dire che se queste cisti provocano segni e sintomi, si può verificare la necessità che vengano trattate. Come?
Un primo metodo è quello di pungere la cisti al fine di ridurla. Per farlo, il medico deve inserire un ago lungo e sottile che attraversa la pelle e anche la parete delle cisti renali. A questo punto, il liquido presente nella cisti deve essere drenato per bene e le cisti vengono riempite con una speciale soluzione alcolica per evitare che si riformino. Un secondo metodo è quello dell’intervento chirurgico, che serve per rimuovere in maniera definitiva e totale la cisti. Solitamente sono quelle cisti di grandi dimensioni che richiedono un intervento chirurgico necessario al fine di drenare il liquido e per poter passare alla rimozione.
Come funziona questa operazione? Il chirurgo deve accedere alla cisti e, pertanto, è costretto a praticare delle piccole incisioni nella pelle per poi riuscire a inserire gli utensili speciali accompagnati da quella che è una piccola videocamera. Grazie a quest’ultima potrà ispezionare la zona del rende direttamente in monitor, cercando di capire dove andare per risolvere la situazione. Anche in questo caso, un passaggio fondamentale è quello di drenare il liquido.
Stile di vita
Quando si scopre di avere i reni ricoperti di cisti, è bene cambiare sostanzialmente quelle che sono le proprie abitudini quotidiane, in modo tale da rendere meno possibile l’insorgere di complicazioni. Si suggerisce, quindi, una vita più sana e meno faticosa, con delle abitudini alimentari che non vadano ad affaticare i reni.
Proprio per questo motivo, è molto utile optare per una dieta ipoproteica, che permetta di mantenere il più puliti possibile i reni, senza andare ad affaticarli troppo. In questi casi, il regime alimentare deve essere studiato con un nutrizionista o con un nefrologo, capace di far giungere il soggetto malato al peso ideale. La prima cosa da fare in questi casi è quella di ridurre l’apporto di sodio e, quindi, diminuire l’utilizzo del sale, che deve essere consumato il minimo possibile. Si deve anche tenere sotto controllo quella che è la pressione arteriosa e si devono controllare anche i minerali. Si devono consumare dei cibi poveri di colesterolo, dato che trigliceridi e glicemia non vanno bene per chi soffre di cisti ai reni.
Il cambio del regime alimentare, tuttavia, non deve essere né repentino né drastico: come sempre, si devono fare le cose con cautela, progressivamente e, soprattutto, con l’aiuto di un medico capace di seguire tutta la situazione, dando quelli che possono rivelarsi dei comodi consigli da tenere sempre a mente.
Un Commento
francesco
20. Feb, 2016grazie per darmi la possibilita del commento. ho eseguito un esame addome superiore a motivo di una steatosi antica nonostante nella mia alimentazioe prediliggo verdure cereali e legumi poca carne quasi mai bovina raramente suina con moderazione carne bianca saltuariamente pesce .il risultato ecografo mi risultano 3 cisti con varie misure da 09mm a 235mm angiomiolipoma mm10 . da quanto letto x le cisti mi rassereno su angiomiolipoma faro’ ricerche . tant grazie