Digiuno depurativo per dimagrire, è possibile?
Quando si parla di digiuno depurativo ci si riferisce a un particolare trattamento destinato alla purificazione del nostro organismo, in modo che possa riacquistare la giusta energia. Tale terapia, se così vogliamo chiamarla, non è sempre consigliata, soprattutto nel caso in cui ci siano delle particolari patologie.
Dal punto di vista teorico, è assolutamente importante specificare che questo tipo di digiuno ha origini orientali, a cui sono state aggiunte ulteriori indagini e ricerche che hanno dimostrato come l’essere umano possa sopravvivere senza cibo anche per 24 giorni, a patto che sia idratato in maniera regolare.
Grazie a questi importanti studi è stato possibile dimostrare che, evitando il lavoro di metabolizzazione al nostro organismo, potremo eliminare in maniera più rapida tutte le scorie e le tossine. Chi decide di intraprendere il digiuno depurativo dovrà rinunciare a diverse abitudini, quali:
- Evitare alimenti solidi e preferire quelli liquidi, magari aggiungendo anche degli integratori. In alcuni casi, è possibile consumare piccole dosi di verdura e frutta crude;
- Evitare caffè, fumo e alcool;
- Diminuire il ritmo di lavoro e dedicarsi completamente alle proprie passioni e al riposo notturno;
- Agevolare la depurazione tramite respirazione, traspirazione e funzionalità intestinale e renale
Chi decide di dimagrire adottando questa tecnica, deve tenere conto non solo dei lati positivi, ma anche di quelli negativi.
Nel primo caso, il digiuno depurativo favorisce la pulizia dell’intestino, con conseguente eliminazione di tossine e liquidi in eccesso e risulta essere particolarmente indicato prima e dopo un’operazione chirurgica.
Nel secondo caso, è importante precisare che durante questa forma di terapia è possibile andare incontro a un deficit di tutti i nutrienti più importanti; inoltre, il corpo non è in grado di assimilare abbastanza energia e potrebbero esserci notevoli danni nei confronti dello stomaco, del sistema cardiovascolare e nervoso, con possibili problemi anche nei confronti del ciclo mestruale.
Digiuno depurativo: come prepararsi e come eseguirlo alla perfezione
Chiunque decida di perdere peso adottando la strategia del digiuno depurativo dovrà prima prepararsi in maniera adeguata, scegliendo il periodo migliore.
I giorni da utilizzare per questa fase iniziale dovranno essere gli stessi del digiuno ed è molto importante dormire il più a lungo possibile per ricaricare l’energia.
Dovrete ridurre il lavoro e accantonare ogni possibile stress o preoccupazione, senza contare che nella settimana che precede il digiuno sarà necessario seguire un’alimentazione crudista o vegetariana, riducendo il consumo di alimenti solidi. È di vitale importanza allenarsi in maniera adeguata prima di iniziare la procedura, magari con un breve periodo di circa tre giorni.
Il periodo più indicato per iniziare il digiuno depurativo varia tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera; inizialmente, si digiuna per un periodo complessivo di tre giorni, allungando fino a sette; il massimo dei giorni stabiliti è di 45, anche se in alcuni casi e in centri specifici si è arrivati fino a 120 giorni. Grazie a questa pratica è possibile dimagrire, considerato il fatto che il digiuno permette ai grassi di bruciare molto più velocemente.
Tuttavia, potremmo incontrare dei problemi per quanto riguarda la massa magra, con conseguente perdita di tonicità dal punto di vista muscolare. La perdita di peso varia in base al metabolismo di ogni singolo soggetto, ma è possibile perdere fino a 1 kg nell’arco di tre giorni; 2.5 kg nell’arco di sette giorni; fino a 15 kg nell’arco di 45 giorni. Tuttavia, vogliamo precisare che al termine del digiuno il nostro metabolismo sarà più lento e potremo recuperare i chilogrammi persi con grande facilità.
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