Rene policistico: sintomi, diagnosi e cura
Quando si parla di rene policistico, si intende una malattia genetica che hai dei sintomi ben precisi, che si andranno ad esaminare, assieme a quelle che sono le possibili cause e il modo corretto per approcciarsi alla malattia in questione.
Cosa si intende per rene policistico
Come detto in apertura, il rene policistico è una malattia genetica che fa sì che il tessuto dei reni venga sostituito da varie cisti. In linea di massima, questo basta a spiegare di cosa si tratta, ma ci sono dei distinguo molto importanti e utili per costruire il giusto approccio alla malattia. La prima cosa da sapere, quindi, è che si deve distinguere tra la patologia che colpisce gli adulti e quella che, invece, colpisce i neonati.
I sintomi del rene policistico
Quando si parla di rene policistico, la prima cosa che ci si chiede riguarda, senza dubbio, i sintomi della malattia. Analizzarli è molto utile per capire se si soffre o meno di questa patologia che, come abbiamo detto, colpisce sia adulti che neonati.
Bisogna sapere che i sintomi variano in base a quelle che sono le varie fasi della patologia e ciò significa che, in alcuni casi, ci sono dei sintomi che possono comparire già immediatamente dopo la nascita e hanno un decorso molto veloce e altri casi in cui, invece, i sintomi compaiono solo in età avanzata, quando si inizia a soffrire dei primi problemi ai reni, che sono uno dei sintomi che fanno sospettare il rene policistico.
Altri sintomi, oltre al dolore ai reni, sono il dolore addominale nonché il gonfiore della zona stessa. Tuttavia, il dolore si estende, nella maggior parte dei casi, anche nella zona lombare. Altri sintomi che sono da considerarsi un vero e proprio campanello d’allarme sono: sangue nelle urine, calcoli renali, ipertensione, infezioni a reni e infezioni a vie urinarie e, ancora, un livello troppo alto di proteine nel sangue. Anche l’insufficienza renale è un sintomo di questa patologia. Facciamo presente che, al momento, soffrono di insufficienza renale mezzo miliardo di persone, ossia il 10% della popolazione mondiale e si tratta di un dato che deve essere costantemente aggiornato. Chi soffre di questa insufficienza deve essere perennemente sotto controllo, dato che si rischia il lento e continuo deterioramento delle funzioni renali.
Le cause del rene policistico
Quando si tratta di patologie come questa, individuare una causa certa risulta sempre abbastanza difficile. Tuttavia, tutti gli esperti sono concordi nel dichiarare che si tratta di una malattia ereditaria. La prima causa, quindi, è proprio l’ereditarietà. La malattia nasce da una mutazione genetica che cerchiamo di spiegare in maniera alquanto semplice. Bisogna innanzitutto sottolineare che esiste una forma dominante della malattia, che può derivare da due geni differenti, che si trovano nel cromosoma 16 e nel cromosoma 4. Ma c’è anche una forma recessiva, causata da un solo gene che si trova nel cromosoma 6.
I geni sono strutturati in modo tale da riuscire a codificare delle proteine altresì note come policistine, che sono quelle che compongono la struttura adibita al passaggio dello ione calcio, molto importante per la cellula dato che porta a essa dei segnali ben precisi circa eventuali cambiamenti. Cosa accade, quindi, se queste policistine subiscono una mutazione? La prima conseguenza è che il canale di passaggio smette di funzionare come dovrebbe, andando a inficiare i segnali cellulari che fanno, quindi, formare delle cisti.
Le cure del rene policistico
Dopo aver spiegato cosa scatena questa patologia e dopo aver anche sottolineato che, nella maggior parte dei casi, si tratta di una patologia ereditaria, non resta che capire se ci sono e quali sono le cure per il rene policistico.
Per chiunque se lo stia chiedendo, non esistono cure che vadano a debellare del tutto la malattia e, pertanto, si deve provvedere a seguire una terapia, prescritta esclusivamente da chi di competenza, capace di tenere sotto controllo i sintomi, cercando di non far degenerare la situazione.
Sebbene non ci siano terapie definitivamente risolutive, molto sono i farmaci che possono essere assunti per combattere i sintomi. Una delle prime cose da tenere sotto controllo è l’ipertensione: in questo caso, andranno assunti farmaci ACE inibitori e bisognerà seguire una dieta iposodica, capace di non sforzare e affaticare troppo i reni.
Inoltre, l’insufficienza renale può essere tenuta sotto controllo anche grazie a stile di vita sano, con un buon allenamento sportivo, non fumando e cercando di ingerire solo alimenti senza grassi. Rimane comunque in piedi l’eventualità che si debba ricorrere alla dialisi, specialmente in età avanzata e anche in questo caso si deve chiedere il consulto di un nefrologo.
Per combattere il dolore addominale e quello lombare si può ricorrere a degli analgesici, così come possono essere presi degli antibiotici per combattere le infezioni urinarie.
Per quel che concerne, invece, l’intervento chirurgico, diciamo che questo viene previsto solo in rari casi, quando si deve pensare al trapianto di reni o allo svuotamento delle cisti.
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