I vantaggi delle corrette associazioni alimentari per perdere peso
Spesso in una dieta ci si basa sulle quantità di alimenti da ingerire ogni giorno, senza sapere che altrettanto importante, se non addirittura fondamentale per l’organismo, è la combinazione di alimenti che porta alla metabolizzazione ed alla loro digestione. L’associazione dei giusti alimenti favorisce infatti la velocizzazione del processo metabolico, oltre che la riduzione di fastidiose patologie dell’apparato gastrointestinale quali meteorismo, reflusso gastrico, gonfiore addominale, e soprattutto il rallentamento della perdita di peso se si sta seguendo un regime di dieta dimagrante.
Attraverso poche regole si possono imparare quindi le combinazioni alimentari giuste per dimagrire, senza escludere alcun cibo e soprattutto senza rinunciare alla varietà e al gusto.
Quali sono i cibi più difficili da digerire e quali richiedono meno tempo?
Tra gli alimenti che richiedono un ampio processo digestivo vi sono senza dubbio i grassi, che vengono assimilati nel duodeno, e che per arrivare a tale meta devono percorrere un percorso più lungo rispetto alle altre sostanze. Questo va quindi ad incidere sulla digestione totale dei grassi, in quanto la loro permanenza nello stomaco incide sulla digestione degli altri elementi.
Altro alimento molto lento da digerire è il latte, che al suo interno è composto da proteine, grassi e carboidrati. La combinazione di questi tre elementi richiede tempistiche molto differenti da parte del nostro sistema digestivo, il che rallenta di molto l’assimilazione, con conseguente aumento di peso.
Per quanto riguarda invece le proteine, queste vengono digerite nella loro maggior parte già al loro ingresso nello stomaco; per questa ragione la loro digestione è più agevole rispetto ai due elementi sopracitati.
Un discorso a parte meritano invece i carboidrati, che vanno suddivisi in semplici e complessi. I carboidrati complessi vengono già digeriti con la masticazione all’interno della bocca, per poi essere definitivamente assimilati dagli enzimi competenti all’interno del duodeno, dove trovano un pH più favorevole rispetto all’acidità dello stomaco. Questa è una delle ragioni per cui categorie di cibi contenenti l’amido deve attendere più tempo per essere assimilate rispetto ad altre sostanze. Per quanto concerne invece i carboidrati semplici, essi sono sostanze che non richiedono digestioni elaborate, in quanto sono subito scissi e assimilati; tra di essi annoveriamo gli zuccheri, che tuttavia hanno la tendenza a fermentare nell’intestino qualora la loro presenza si prolunghi nel sistema gastrointestinale, provocando meteorismo e gonfiore addominale.
Gli abbinamenti da evitare per una combinazione alimentare corretta
Una volta capito il meccanismo digestivo degli alimenti che tutti i giorni consumiamo, occorre quindi fare molta attenzione nel combinarli tra loro, in modo tale da non incorrere in rallentamenti dei processi che possono causare non solo malfunzionamenti e dolori, ma soprattutto un aumento di peso dovuto al cattivo assorbimento da parte degli enzimi, i quali spesso si trovano a fare i conti con sostanze diverse all’interno dello stomaco, rallentando ed ostacolando il loro lavoro.
Il caposaldo della dieta dissociata si basa proprio sulla separazione degli alimenti in base alla loro categoria di appartenenza, attraverso cui si vanno a giostrare e a scegliere combinazioni da impiegare nei pasti principali.
Un’abitudine molto scorretta è anzitutto quella di associare proteine di diversi tipi assieme, come ad esempio quelle di origine animale della carne con quelle di origine vegetale presenti nei legumi: ciò è infatti causa di rallentamenti digestivi, in quanto vengono coinvolti enzimi diversi tra loro nella scissione di tali proteine.
Altro abbinamento scorretto è quello che riguarda proteine e carboidrati, in quanto gli enzimi di questi ultimi prediligono un ambiente basico, mentre quelli responsabili della scissione delle proteine preferiscono un conteso più acido. Essendo lo stomaco acido per definizione, i carboidrati permarranno più a lungo delle proteine, inibendo così la loro digestione. L’amido presente nei carboidrati sottrae inoltre acido necessario alla digestione delle proteine, con un conseguente rallentamento nell’assimilazione di queste ultime e una sensazione di acidità a livello gastrico.
Anche associare carboidrati tra loro è un’abitudine alimentare scorretta, poiché gli zuccheri hanno la tendenza, come detto in precedenza, a fermentare a livello intestinale se non immediatamente digeriti, causando dunque gonfiore, mentre per quanto riguarda gli carboidrati complessi, una loro eccessiva quantità è causa diretta di un aumento di peso in quanto il lor apporto calorico è già di per sé alto.
Gli abbinamenti da preferire per perdere peso
Associare invece i carboidrati alle verdure permette la loro corretta assimilazione, soprattutto nel caso di carboidrati complessi. Anche l’unione di carboidrati complessi e legumi risulta funzionale alla digestione, nonostante questi ultimi abbiano amido e proteine al loro interno. Questa combinazione, per la sua composizione, può risultare un ottimo piatto unico.
Le verdure a basso contenuto di amido facilitano invece la assimilazione delle proteine, in quanto lo stomaco utilizzerà tutto l’acido a disposizione per la scissione degli elementi proteici. Anche consumare cibi grassi e verdure facilita la digestione, riducendo la fastidiosa sensazione di acidità a livello dello stomaco.
Per quanto riguarda infine la frutta, la sua assunzione va mantenuta separata dal resto dei cibi, in quanto gli zuccheri in essa contenuta vanno trattati a parte onde evitare la loro fermentazione.
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