Dieta a zona: come funziona e menu
Molto spesso, in vista dell’estate e della prova costume, ci si ripromette di mettersi a dieta, per poter sfoggiare un fisico invidiabile. Abbiamo già parlato di diverse diete (che potrete trovare tutte qui) e adesso parliamo della dieta a zona, una delle più celebri degli ultimi anni, dato che moltissime celebrities l’hanno fatta propria e se ne dicono soddisfatte.
Andremo a vedere su quali principi si basa, quali sono i benefici e i menu della dieta a zona.
Dieta a zona: cos’è e caratteristiche
Possiamo dire che il successo di questa dieta è stato creato negli anni anche grazie ai risultati che chi l’ha seguita è riuscito a ottenere. Nel dettaglio, si tratta di uno dei modi migliori per perdere peso e farlo riducendo alcuni rischi, tra cui quello di creare i presupposti per infiammazioni o malattie varie. Inoltre, si è notato anche che questa dieta aiuta nella lotta per rallentare il processo di invecchiamento cutaneo.
Se ci si sta chiedendo chi ha messo a punto questo regime alimentare, si deve sottolineare che la dieta a zona è stata creata dal dottor Barry Sears che si è basato su un punto fondamentale, ossia quello di proporre un’alimentazione atta a stimolare la produzione degli eicosanoidi, che sono degli ormoni buoni il cui compito principale è quello di migliorare le funzioni dell’organismo. Va detto, prima di iniziare a parlare di tutto quello che concerne questa dieta nello specifico, che si devono evitare sempre e comunque i regimi troppo drastici e si consiglia altresì di chiedere un confronto con il proprio medico o con un nutrizionista, per capire se si tratta, o meno, della dieta che fa al caso proprio.
Dieta a zone: principi base
Quali sono i principi base che sostengono questo regime alimentare? La risposta corretta è diversi e siamo qui per analizzarli per bene tutti, in modo tale da fare il punto della situazione.
In questa dieta sono fondamentali alcuni punti:
- si deve scegliere cibo di qualità,
- si devono bilanciar le porzioni,
- si deve bilanciare il consumo di grassi e carboidrati.
Il tutto, naturalmente, si deve accompagnare a uno stile di vita attivo nonché sano. Proprio questo rende questa dieta a zona una delle migliori per chi desidera dimagrire in maniera consapevole, non drastica, facendo in modo di non riprendere i kg persi.
Inoltre, si deve anche sottolineare un ulteriore principio su cui si basa suddetta dieta: in questo caso, infatti, il regime che viene proposto ha come fine ultimo quello di migliorare l’equilibrio ormonale, dato che questo è molto importante per il benessere generale del proprio organismo.
Va detto anche che la dieta a zona è una dieta a basso contenuto di carboidrati che, però, non vengono eliminati del tutto e, pertanto, si tratta di un regime che permette di perdere peso senza troppe rinunce.
In linea di principio, si deve dire che il menu quotidiano deve essere composto in questo modo: 40% carboidrati, 30% proteine, 30% grassi. Grazie alla riduzione di grassi e carboidrati, inoltre, si possono avere anche dei miglioramenti in termini di salute generale del corpo e proprio questo rende la dieta a zona una delle più amate in assoluto.
Dieta a zona: cosa mangiare
Quello che caratterizza questo regime alimentare è che non si basa sul conteggio delle calorie, quanto su quella che è la risposta ormonale al cibo. Questo non significa che si possano assimilare delle calorie in eccesso e, pertanto, si deve sempre ricordare che, per dimagrire, una donna dovrebbe non superare le 1200 Kcal al giorno, mentre un uomo le 1600 Kcal al giorno.
Detto questo, prima di capire cosa mangiare con la dieta a zona, si devono vedere quelle che sono le regole della stessa. La prima e più importante regola è quella di fare 3 pasti principali al giorno, a distanza di circa 5 ore l’uno dall’altro: anche se non si avverte il senso di fame, si tratta di una regola imprescindibile. A questi 3 pasti vanno aggiunti 2 spuntini a metà mattinata e a metà pomeriggio. Altro consiglio da seguire è quello di fare la colazione entro 1 ora dal risveglio. In questo pasto, di fondamentale importanza, si devono assumere cibi assumere cibi ricchi di vitamine, antiossidanti e minerali.
Come detto in precedenza, il modello proposto dall’ideatore di questa dieta presuppone che ciascun pasto quotidiano sia composto dal 40% di carboidrati, 30% di proteine e 30% di grassi buoni. Cosa si può, quindi, mangiare? Vediamo nel dettaglio: tra le proteine si consigliano carni bianche, pesce, albume, legumi. Tra il pesce si consigliano tonno, salmone e sgombro. Tra i carboidrati, invece, vengono suggeriti quelli a basso indice glicemico (qui ci sono gli indici glicemici dei cibi principali), mentre si consiglia di limitare l’uso di pasta, pane e riso non integrali. Tra i grassi sono consentiti quelli buoni, ossia l’olio extravergine di oliva, noci e nocciole.
Ricordiamo che la prima colazione è il pasto più importante e deve essere nutriente e abbondante e, inoltre, l’ultima regola da seguire è quella di bere un bicchiere d’acqua ogni 15 minuti o, comunque, almeno 1,5 lt al giorno.
Dieta a zona: cibi da evitare
Cosa bisogna evitare? In primis, lo zucchero, sia quello contenuto in pane, pasta, riso, cereali, che quello contenuto in succhi di frutta, bibite, alcol e caffè. Sono da evitare, quindi, anche i frutti ricchi di zucchero come banane, fichi, prugne e uva; verdure come mais, patate, piselli, carote.
Menu dieta a zona
Diamo, quindi, qualche consiglio su un possibile menu dieta a zona.
Avendo già parlato della colazione, si suggerisce di consumare, per pranzo, un piatto di carne a scelta tra tacchino, pollo o mano, o pesce o tofu nel caso in cui si opti per la versione vegetariana della dieta. A tutto ciò è importante unire un piatto di insalata mista o di verdure grigliate, condite solo con olio EVO e aceto.
Per quel che concerne la cena, invece, si consiglia dell’insalata, condita sempre poco, con olio e aceto, e un piatto tra quelli già proposti per pranzo ma, ovviamente, differente. Molto importante è la presenza di frutta fresca che potrebbe essere lo spuntino ideale.
Una giornata tipo di dieta a zona potrebbe prevedere suddetto menu:
- Colazione: frullato con mandorle, mela, arancia e un po’ di latte scremato.
- Pranzo: petto di pollo alla griglia, lattuga romana condita con olio e aceto, 1/4 di avocado, 3 fette di pomodoro.
- Cena: petto di tacchino cotto con 2 cucchiai di olio EVO, mezza cipolla, aglio e pomodori.
Dieta a zona: pro e contro
La dieta a zona ha diversi benefici: il primo è senza dubbio la perdita di peso, ma in questo modo si riesce anche a controllare quelli che sono i livelli di insulina nel sangue. Inoltre, con una dieta del genere si acquista in termini di reattività del corpo, che risulta più energico e spinto al movimento.
Tra i contro, in molti sottolineano l’elevato apporto proteico che potrebbe provocare dei problemi ai reni se questo regime viene portato avanti per un periodo troppo lungo.
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