Come praticare lo Yoga a casa, consigli utili e modalità
Poter imparare come praticare lo Yoga a casa, potrebbe essere un interessante vantaggio per coloro i quali, conoscendone le potenzialità, non possono però frequentare una palestra o una scuola di Yoga.
In questo caso, niente di più facile, basta volerlo. La costanza e la tenacia sicuramente ti saranno di premio.
Come praticare lo Yoga a casa: consigli utili
La prima cosa da fare sarebbe frequentare una o due lezioni almeno, per imparare correttamente le posizioni di base, che saranno poi il fondamento di tutta la procedura Yoga.
Procurati un comodo tappetino. Non va bene il letto, non va bene il divano, e non va bene neanche il tappetone di pelo alto davanti al camino. Lo Yoga vuole il contatto con la nuda terra.
Trova un angolo in casa che ti dia una sensazione piacevole, dove ci sono cose che ti rilassano, e dove nessuno può venire a disturbarti per almeno mezzora.
Come praticare lo Yoga a casa, dipenderà soprattutto da quella mezzora di cui sopra, che deve essere libera da pensieri, senza avere per la testa panni da lavare, o macchina da ritirare, o pollo in forno da tirare fuori, quella mezzora deve appartenere solo a te.
All’inizio ti sembrerà di perdere tempo inutilmente, ma devi necessariamente tenere duro ed avere costanza; questo piccolo sacrificio quotidiano ti ripagherà.
Se lo fai al mattino, prepara un programma che possa rinvigorirti e prepararti ad affrontare il resto dei tuoi impegni; se lo fai alla sera, al contrario, scegli un programma rilassante.
Non ti sovraccaricare di lavoro all’inizio, scegli quattro o cinque posizioni al massimo, e curale in tutti i dettagli. Con il tempo imparerai ad ascoltare il tuo corpo per capire quello di cui ha più bisogno.
Rodney Yee diceva: Tutto quello di cui hai bisogno per praticare yoga, è il tuo corpo e la tua mente.
Come praticare lo Yoga a casa – esercizi
Tadasana, la posizione della montagna. E’ il primo passo da compiere in questo cammino, la prima posizione, quella in cui ti fermi, lasci il mondo fuori, ed entri dentro te stesso. Posizione diritta in piedi, con l’accortezza di verificare che l’asse verticale del corpo sia perfettamente allineato; puoi appoggiarti ad una parete per essere sicuro di essere perfettamente diritto, staccando mani e testa; i palmi delle mani possono essere rivolti ai fianchi oppure in avanti.
Surya namaskara, il saluto al sole, primo riscaldamento. Forse il più conosciuto degli esercizi yoga, insieme con il fiore di loto; dalla posizione precedente, alza le braccia verso il petto e unisci i palmi come in preghiera, poi porta le braccia stese verso l’alto inarcando la schiena all’indietro senza forzare; ora torna dritto e comincia a piegarti in avanti portando con te le braccia, che, sempre ben tese, scenderanno fino a toccare il terreno, facendo aderire il torace alle gambe, se possibile; porta indietro la gamba sinistra e il ginocchio a terra, mantieni la posizione qualche secondo, poi risolleva il ginocchio e porta indietro anche l’altra gamba; lentamente, piega entrambe le ginocchia e scendi con tutto il corpo tranne il bacino; ora stringi i glutei, espira, tira giù il bacino e solleva la parte anteriore del corpo, respira e mantieni la posizione senza alzare le spalle; ora espira, torna in ginocchio e poi distendi le gambe a formare la piramide come prima; ora porta il piede sinistro avanti vicino alla mano sinistra, piega la gamba destra e appoggia il ginocchio per terra; lentamente, porta la gamba destra avanti, accanto alla sinistra, poi piano piano torna in posizione diritta e con le mani giunte davanti a te. Ripeti tutta la sequenza.
Savasana, la posizione del morto. Un profondo, completo rilassamento per terminare, nel caso tu sia stanco, da eseguire sdraiato per terra, aderente al terreno, in piena coscienza di tutti i tuoi muscoli, tendini e nervi, respirando in modo naturale e rilassato, con le gambe e le braccia leggermente divaricate; dedica a questa posizione almeno cinque minuti. Esci dalla posizione lentamente e delicatamente.
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