Che cos’è la pitiriasi rosea: cause, sintomi e cura
La pitiriasi rosea è una forma di dermatite, di natura erito-squamosa. Solitamente si distingue in diverse tipologie di pitiriasi rosea, ma andiamo a scoprire quali sono le cause, i sintomi, ma soprattutto la cura.
La pitiriasi rosea
Solitamente la pitiriasi rosea ha origine con una macchia, che può avere dimensioni anche di dieci centimetri. La macchia si trasforma poi in lesioni cutanee che iniziano a diffondersi in tutto il corpo. La loro forma assomiglia un po’ a dei rami di pino cadenti.
La pitiriasi rosea è una dermatosi benigna abbastanza frequente, che solitamente si risolve spontaneamente. La cause di questa condizione risultano però ancora oscure e incerte.
Sintomi
Tra i sintomi della pitiriasi rosea ci sono la febbre alta, l’indigestione o la perdita di appetito, mal di testa, dolori articolari, mal di gola e sensazione di malessere generale. Tutti questi sintomi possono verificarsi una settimana prima, circa, del manifestarsi delle chiazze delle pitiriasi rosea.
Solitamente l’eruzione cutanea si manifesta con una grande macchia ovale e squamosa, che cresce per alcuni giorni. Questa eruzione viene chiamata macchia madre. Solitamente appare su tronco o collo.
Le cause
Le cause della pitiriasi rosea non sono ancora del tutto chiare. Probabilmente la pitiriasi rosea è strettamente collegata ai due ceppi di Herpes virus, responsabili della sesta malattia.
Infatti, la sesta malattia, che si manifesta nei bambini piccoli, si caratterizza per la comparsa di macchie, vescicole e pustole.
Una causa potrebbe essere anche il contatto con alcune sostanze chimiche, che potrebbero sollecitare la dermatosi. Il fattore scatenante però sarebbe il virus dell’Herpes. La pitiriasi rosea però non risulta essere contagiosa e la sua carica infettiva risulta essere molto molto bassa, se non addirittura nulla.
Tipologie di pitiriasi rosa
Esistono diverse tipologie di pitiriasi rosea: la pitiriasi rosea gigante, che interessa la bocca, le unghie, i genitali e il cuoio capelluto, e che ha le caratteristiche tipiche della dermatite.
Esiste poi la pitiriasi rosea circinata e marginata di Vidal, che si caratterizza per macchie rosse di grandi dimensioni, distanti tra loro e poco numerose. Questo tipo di pitiriasi ha un durata piuttosto lunga, che può arrivare fino a diversi mesi.
La pitiriasi rosea vescicolare invece colpisce soprattutto i giovani di colore, la pitiriasi rosea urticata, che si presenta sempre in concomitanza con l’orticaria.
Invece la pitiriasi rosea invertita o inversa, tipica delle persone con pelle scura-olivastra. Ne esistono poi altre, molto più rare, come la pitiriasi purpurico emorragia, la pitiriasi licheoide e la pitiriasi pustolosa.
Diagnosi
La diagnosi della pitiriasi rosea consiste nel semplice esame obiettivo. Una volta individuato il tipo di pitiriasi rosea è possibile trovare la terapia più adatta.
Se la pitiriasi non si risolve da sola entro una decina di settimane, potrebbe essere necessario eseguire ulteriori esami di approfondimento per escludere la parapsoriasi a placche.
Cure
Per la forma classica di pitiriasi rosea non sono necessarie cure particolari o terapie. Solitamente tende a regredire autonomamente in quattro o cinque settimane dalla sua comparsa.
Se però alla pitiriasi rosea è associato anche prurito, il medico potrebbe prescrivere una cura di antistaminici. Sono invece sconsigliate terapie cortisoniche perché anziché curare potrebbero invece aggravare la condizione preesistente, acutizzando il danno.
Il cortisone potrebbe però essere utilizzato attraverso pomate, purché ne contengano una minima parte, per alleviare il prurito. Se questo non dovesse alleviarsi, è consigliata l’applicazione di creme con anestetici locali. Possono rivelarsi utili anche le creme emollienti, per contrastare la pelle secca dovuta alla dermatosi.
Ovviamente in caso di pitiriasi è sconsigliata l’esposizione al sole e alle lampade artificiali, perché potrebbero aggravare la situazione.
Soggetti colpiti
La pitiriasi rosea colpisce genericamente uomini e donne, di tutte le età. Risulta però essere più comune tra le donne in gravidanza. Non corre ad ogni modo nessun rischio, né la madre né il feto.
Inoltre, la pitiriasi rosea è particolarmente aggressiva, soprattutto negli infanti tanto che, spesso e volentieri, degenera in orticaria.
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