Crusca: benefici e controindicazioni
La crusca è il rivestimento esterno dei semi dell’avena e solitamente, dopo la lavorazione, viene eliminato. Nonostante questa considerazione, è importante precisare che dal punto di vista alimentare la crusca è diventata molto importante nel corso degli ultimi tempi, poiché grazie all’importante apporto di fibre permetterebbe al nostro corpo di essere più in salute e in forma.
Crusca: proprietà nutrizionali
Dal punto di vista calorico, 100 grammi di crusca contengono 84 calorie, con circa 67 grammi di carboidrati, 17 di proteine, 15 di fibre e 7 di lipidi. Detto questo, passiamo alle proprietà nutritive in essa contenute, considerato il fatto che mai ci saremmo aspettati di trovare simili sostanze benefiche al suo interno. Partiamo dall’acido folico, perfetto per contrastare la stanchezza; inoltre, grazie al magnesio e al potassio, possiamo migliorare anche la stanchezza muscolare.
Per quanto riguarda le vitamine, la crusca contiene moltissima vitamina A, perfetta per creare nuovi tessuti e incrementare le difese del nostro sistema immunitario. La vitamina C, la vitamina E, il rame, il manganese e lo zinco ci aiutano a proteggere il nostro organismo da infezioni e radicali liberi, considerato il fatto che sono preziosi antiossidanti; il selenio favorisce la salute di cuore e tiroide, mentre la vitamina B ci permette di sfruttare nel modo migliore l’energia prodotta dal cibo.
Calcio e fosforo sono altri elementi che possiamo trovare nella crusca, responsabili dell’ottimo stato di salute di denti e ossa. Questo particolare alimento presenta preziose proprietà benefiche nei confronti del nostro corpo, oltre al fatto che se consumata quotidianamente aiuta a perdere peso abbastanza velocemente.
I benefici della crusca
A questo proposito, pensiamo sia importante dire che la crusca diminuisce l’assorbimento dei grassi e del colesterolo. Inoltre, agevola la formazione di feci morbide, combattendo il fenomeno della stitichezza.
Questo cibo, una volta ingerito ed entrato nello stomaco, tende a gonfiarsi dopo aver assorbito l’acqua, causando un senso di sazietà quasi istantaneo che vi permetterà di mangiare meno.
La crusca presenta un ridotto indice glicemico e diminuisce l’assorbimento degli zuccheri, quindi indicata anche in caso di diabete o iperglicemia a digiuno. Inoltre, grazie agli importanti benefici dovuti alla riduzione di colesterolo, la crusca ci aiuta a prevenire eventuali placche aterosclerotiche.
Questi non sono gli unici vantaggi che è in grado di apportare, poiché favorendo il transito intestinale e grazie alla presenza dei beta glucani, sembra essere possibile ridurre anche l’insorgenza del tumore al colon.
Tuttavia, nonostante tutte queste qualità decisamente importanti e accattivanti, la crusca può generare non pochi effetti collaterali. Ci sono infatti numerose controindicazioni da tenere in considerazione, come il fatto che chi soffra di allergia nei confronti di nichel dovrebbe assolutamente evitare questo alimento, poiché ne sarebbe abbastanza ricco.
Inoltre, chi soffre di meteorismo o gonfiore addominale, dovrebbe limitarne l’assunzione, poiché a causa della fermentazione delle fibre questi disturbi potrebbero peggiorare. È sempre meglio evitare l’eccesso, poiché nonostante le proprietà dimagranti è piuttosto calorica.
Inoltre, è assolutamente sconsigliata in caso di celiachia, poiché i pareri in merito da parte dei medici è piuttosto contrastante. La vostra dieta dovrà quindi rimanere sana ed equilibrata, consumando circa 2-3 cucchiai al giorno di crusca nelle fasi iniziali, soprattutto nel caso in cui il vostro intestino sia delicato.
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