Dieta Atkins: vantaggi e controindicazioni
Si può perdere peso drasticamente tagliando i carboidrati come il pane, le patate e i dolci mangiando lo stesso la pancetta, la maionese e il burro? Questo può essere il desiderio di molte persone che, deprivate dei cibi preferiti, potrebbero almeno appellarsi ad altre cose gustose per saziare il corpo e la mente. Questa è l’idea che sta dietro alla rivoluzione del dottor Atkins per quanto riguarda la dieta. Robert Atkins ha scritto il libro più di 40 anni fa, ma ci sono versioni più recenti della dieta, tra cui la New Atkins. Vecchia o nuova, la dieta Atkins trasforma la tipica dieta americana di carboidrati pesante in qualcos’altro.
La teoria è che quando si tagliano drasticamente i carboidrati, il vostro corpo utilizza i depositi di grassi per ottenere l’energia. Il risultato è la combustione del grasso corporeo, che rilascia i chetoni che vengono usati per l’energia. Il piano non è raccomandato per le persone con gravi malattie renali. Ma vediamo precisamente come funziona la dieta Atkins.
Come nasce la dieta Atkins
La Dieta Atkins, anche molto nota come Atkins Nutritional Approach, che sta per Approccio Nutrizionale Atkins, altro non è che un regime alimentare che si categorizza tra quelli Low Carbs. In poche parole, si tratta di una dieta a basso tenore di carboidrati, che è nata dall’intuizione del dottor Robert Atkins, che aveva letto una dieta sul Journal of the American Medical Association che aveva deciso di seguire in modo tale da dimagrire e andare risolvere il suo sovrappeso.
Dopo aver conseguito i risultati che si aspettava, Atkins decise di personalizzare la dieta e di divulgarla come propria. Nacquero così diversi libri, tra cui quello a sua firma dal titolo Dr. Atkins’ Diet Revolution, che venne presentato nel lontano 1972. Da quel momento, naturalmente, diverse cose sono cambiate e alcuni nuovi concetti sono stati introdotti, anche se la dieta era e rimane un regime a basso apporto di carboidrati e quindi l’idea di fondo è rimasta la stessa. In un primo momento, la dieta riscosse notevole successo, tanto che venne aperta una struttura commerciale nella quale si vendevano i prodotti per mettere in pratica la dieta stessa. Dopo la morte del fondatore e ideatore della dieta, la compagnia è fallita per poi riapparire nel 2006.
Cosa mangiare e cosa no
La prima parte del piano, chiamata la fase di induzione, ha queste regole:
- Non più di 20 grammi di carboidrati al giorno, al limite prendendoli da alcuni ortaggi
- Proteine e grassi di pollame, pesce, uova, carne rossa, burro e oli vegetali
- No pasta, pane, cereali, frutta, verdure ricche di amido o latticini diversi da burro, formaggio, panna
- Nessuna noce, semi, né legumi come i fagioli
- Niente caffeina
- Niente alcool
Poi viene la fase “perdita di peso”, quando si aggiungono lentamente più verdure, ed è possibile includere semi, noci, legumi, frutti di bosco e altra frutta, vino e altri alcolici low-carb e cereali integrali.
Dopo, per contribuire a mantenere il peso raggiunto, si può essere in grado di mangiare più carboidrati e di aggiungere altri alimenti alla vostra dieta, a seconda delle esigenze del vostro corpo.
Le versioni più recenti della dieta, tra cui New Atkins enfatizzano le buone scelte alimentari, come i grassi sani che si trovano ad esempio nell’olio d’oliva o nel pesce.
Questa dieta funziona sempre, ma alcune motivazioni ci sono ancora sconosciute. Inoltre, l’eccessivo consumo di proteine animali non sempre porta a mantenere il corpo in salute.
Recenti ricerche suggeriscono che le persone che utilizzano la dieta Atkins che hanno scelto i cibi ricchi di grassi vegetali e di proteine hanno fatto la scelta migliore per la propria salute rispetto a quelli che hanno scelto una dieta ricca di grassi animali e proteine.
Questo ha senso infatti e le versioni più recenti della dieta Atkins riflettono questa idea. Esse si concentrano di più su come ottenere grassi e proteine che siano sani, come l’olio d’oliva, la soia e le lenticchie.
Un esempio di menu
Più che di un menu delle dieta Atkins è utile entrare nel merito di quelle che sono le 4 fasi della dieta.
La prima parte deve durare due settimane e le successive dovranno essere modulate in funzione dei chili persi e del proprio metabolismo.
Prima parte:
In questa fase l’apporto di carboidrati viene ridotto a 20 grammi al giorno e si devono assumere soprattutto grassi e proteine di origine animale, mentre sono banditi zuccheri, dolci e lieviti.
Colazione: in queste due settimane iniziali, la colazione consiste in tè o caffè senza zucchero o dolcificanti, due fettine di formaggio e un finocchio. Naturalmente, gli alimenti sopra indicati possono essere sostituiti con degli altri, in base a una tabella ben precisa. Per fare qualche esempio, si possono consumare due uova strapazzate con contorno di pancetta; provolone e prosciutto cotto; uova sode con pomodori; salumi di vario tipo accompagnati da formaggi freschi.
Pranzo: si deve optare per un piatto unico che comprenda carne o formaggio da accompagnare con un ricco contorno di verdura. Si possono mangiare petto di pollo o tacchino arrosto con insalata; bistecca di vitello ai ferri con spinaci; formaggio e broccoli; manzo ai ferri con melanzane; calamari con carciofi e pomodori. Questi sono solo alcuni esempi che vengono riportati nella dieta ma, come detto prima, si possono fare vari abbinamenti anche per cambiare in base ai giorni.
Cena: si devono preferire pesce o formaggi, anche in questo caso accompagnati da un contorno di verdura. Si può scegliere di mangiare, ad esempio, filetto di salmone al forno con verdure; orata con zucchine; ricotta con melanzane; mozzarella di bufala e carciofi.
Seconda fase
In questa fase è obbligatorio ricominciare con l’assunzione di carboidrati, anche se si dovranno consumare in maniera moderata e continuativa. Si parte da 25 grammi al giorno di carboidrati per poi aumentare la dose di 5 grammi al giorno. Tutto questo si andrà a bilanciare inserendo altre verdure e frutta secca nella propria. Quando si raggiunge la soglia zero, si dovrà di nuovo diminuire l’apporto di carboidrati di 5 grammi al giorno: in questo modo si perderanno tra i 400 e 1400 gr alla settimana.
Terza fase
La terza fase è quella che precede il mantenimento del peso e si incomincia il percorso di autoregolazione durante il quale si perdono 500 grammi settimanali. In questa fase si può mangiare frutta zuccherina, pere, ciliegie e arance, e anche lo yogurt.
Quarta fase
Questa è la fase del mantenimento vero e proprio: si introducono nuovamente tutti i nutrienti, ma con estrema moderazione e si fa di tutto per mantenere quello che è il proprio peso forma.
Controindicazioni dieta Atkins
Ci sono dei casi in cui questa dieta è fortemente sconsigliata. Se si ha la pressione alta, il diabete, se si soffre di malattie cardiache, o si ha il colesterolo alto, questa dieta non è adatta a causa della focalizzazione sui grassi animali e sulle proteine. Parlate con il vostro medico per trovare una dieta sana per il vostro organismo. La dieta infatti deve essere valutata in base alle esigenze fisiche del proprio organismo. Prima di intraprendere la dieta è preferibile chiedere consulto al proprio medico o a un esperto nutrizionista in grado di consigliare solo il meglio per il proprio quadro clinico.
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