Disartria, cos’è, quali sono le cause e sintomi
La disartria è un disturbo che denota una difficoltà nell’emettere parole in modo corretto. È un sintomo che può avere moltissime cause, anche piuttosto gravi.
Disartria, definizione e sintomi
La disartria è un disturbo caratterizzato da una difficoltà nell’articolazione per l’emissione della parola, non connesso però ad una compromissione delle funzioni simboliche, problema che invece è presente nell’afasia, problema dipendente da lesioni delle aree cerebrali responsabili della comprensione dei simboli del linguaggi e della loro stessa espressione.
La disartria può essere anche piuttosto grave, ed arrivare ad un deficit completo conosciuto come anrtria.
Il paziente colpito da disartria presenta i seguenti sintomi relativi al linguaggio. Biascica in maniera costante, rendendo quasi impossibile interpretare un discorso; parla in modo estremamente lento oppure in modo troppo veloce ma con parole biascicate, oppure ancora può avere ritmi anomali.
L’intero apparato di lingua, labbra e mascella possono fare solo movimenti limitati. Il soggetto inoltre può presentare cambiamenti continui nel tono di voce, come voce rauca o ansimante, oppure può produrre suoni nasali.
Cause della disartria
Esistono molte cause che possono condurre alla disartria, e può essere causata da anomalie anatomiche o da lesioni cerebrali. Nel primo caso i sintomi possono presentarsi alla nascita, con anomalie congenite, oppure a causa di malattie metaboliche come infezioni e tumori, ma anche per lesioni.
Può dipendere da problemi alle corde vocali causate ad esempio da normali infiammazioni, ma anche polipi, cisti e tumori. La disartria in questi casi può essere anche accompagnata da una difficoltà a deglutire.
Anche in caso di disartria causata da lesione al cervello è possibile che tale problema sia presente sin dalla nascita, come in casi di paralisi cerebrale o della distrofia muscolare. Può però capitare anche nel corso della vita per patologie che colpiscono il sistema nervoso, a partire da lesioni di varia natural al cervello, fino ad ictus, tumori e malattie degenerative, quali morbo di Parkinso, Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), Morbo di Huntington e sclerosi multipla.
Diagnosi della disartria
La diagnosi della disartria viene svolta da un terapista del linguaggio che ha il compito di rilevarne la presenza, e il livello di gravità. Questo specialista dovrà studiare i movimenti di labbra, lingue e dell’intera faccia, assieme alla respirazione e alla qualità della voce.
Anche il medico neurologo può diagnosticare la disartria attraverso l’uso dello strumento della TAC encefalo e all’esame obiettivo neurologico. In questo caso possono essere anche riscontrate le cause e le caratteristiche peculiari.
Il livello di difficoltà e di compromissione della capacità verbale può essere invece rilevata dal logopedista. Dopo la diagnosi della tipologia di disartria, si crea un piano di terapia individuale, in modo da migliorare le abilità di linguaggio del paziente con disartria.
Compito del logopedista è quello di valutare nell’insieme il movimento della lingua, delle labbra e del volto, prendendo sempre in considerazione anche il tono di voce e il respiro.
Tipologie di disartria
Le diverse tipologie di disartria sono classificate a seconda del punto in cui è avvenuta la lesione: esiste la disartria atassica, flaccida, ipercinetica, ipocinetica, spastica, oppure può essere mista.
Rimedi per la disartria
Non esiste un solo modo per curare la disartria, ma dipende a seconda delle cause. Sarà sempre il logopedista a capire il tipo di lavoro che sarà necessario fare sul paziente per avere un miglioramento della capacità comunicativa.
Il trattamento logopedico avrà lo scopo di ridurre la velocità del discorso, migliorare la respirazione in modo da migliorare il tono di voce; rinforzare i muscoli, aumentando così la capacità di movimento di lingua e labbra.
Si cerca così d migliorare la produzione dei suoni. In questo un ruolo importante lo svolgono i familiari e chi sta attorno al paziente: scopo del logopedista sarà anche quello di insegnare il modo più efficace per comunicare con la persona colpita da disartria, anche, in casi gravi, con l’utilizzo di metodi alternativi.
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