L’onicofagia, un’abitudine scorretta con conseguenze gravi per la salute
Una delle abitudini più sbagliate di bambini, adolescenti ed adulti è costituita dal vizio di mangiarsi le unghie, che dal punto di vista del linguaggio medico prende il nome di onicofagia. Solitamente i motivi che spingono a mangiarsi le unghie sono psicologici, e, appaiono nei momenti di ansia e stress.
In questo articolo ci occuperemo perciò di scoprire le cause e i principali rimedi contro questa abitudine scorretta e dalle conseguenze anche gravi per la salute.
In che cosa consiste l’onicofagia?
L’onicofagia è la manifestazione somatica di un disturbo ansiogeno ossessivo compulsivo, che si colloca nella fase infantile o adolescenziale. Nonostante in fase adulta il problema psicologico venga affrontato e magari superato, rimane però la manifestazione fisica, con la conseguente abitudine a rosicchiare, nei casi più gravi, le cuticole e la pelle circostante alle unghie.
Rosicchiarsi le unghie è inoltre sintomo di una persona generalmente insicura a livello sociale, che denota comportamenti timidi e impacciati, la cui causa è da indagare con un’adeguata terapia psicologica atta a far emergere conflitti pregressi, nevrosi e altre manifestazioni psicologiche che possono eventualmente affliggere il paziente onicofago.
Parlando in termini di statistiche, sono circa il 20% gli adulti che non riescono a guarire da questa abitudine scorretta, e in questa sede ci occuperemo dei principali rimedi per la cura dell’onicofagia.
Principali cause dell’onicofagia
Il vizio di mangiarsi le unghie è spesso la risposta del nostro corpo a una tensione interna che poi diventa problema vero e proprio.
Le cause principali sono lo stress e l’ansia: infatti coloro che soffrono di onicofagia hanno la tendenza a scaricare ansie e preoccupazioni mordendosi le unghie. L’onicofagia è quindi una sorta di antistress poco ortodosso, con conseguenza per la salute anche gravi.
In alcuni casi l’onicofagia può essere una manifestazione di rabbia determinata da tendenze autolesionistiche, che si manifestano sulle unghie andando a devastare la corretta cura delle mani.
Ma uno dei principali motivi dell’onicofagia risiede nel senso di noia: infatti mentre guardano la tv, aspettano il proprio turno in uffici e negozi, oppure viaggiano in treno e sui mezzi pubblici, gli onicofagi tendono a “impegnare” i tempi morti rodendosi le unghie.
Conseguenze a livello fisico dell’onicofagia
Come detto in precedenza, mangiarsi le unghie non solo antiestetico e scorretto, ma ah conseguenze sulla salute del corpo. Tra le principali implicazioni patologiche rientrano le infezioni batteriche, come quella da staphlococcus aureus, che può causare irritazioni della pelle, infezioni e afte in bocca.
Le infezioni causate dall’onicofagia possono anche manifestarsi a livello gastrointestinale, con la comparsa di sintomi quali vomito e diarrea.
Infine, sempre rimanendo nell’ambito delle infezioni, l’onicofagia può essere foriera del virus dell’Herpes, il quale, una volta contratto, rimane latente nel corpo che lo ospita, con manifestazioni gravi come il Fuoco di Sant’Antonio.
Nonostante le unghie siano costituite da materiale facilmente rodibile possono causare danni come la perdita dei denti, e relative fratture, oltre che problemi alla mascella.
Sempre rimanendo nell’ambito del cavo orale e della sua igiene, rosicchiarsi le unghie può causare traumi accidentali alle gengive, con stomatiti aftose, lesioni del tessuto gengivale e vere e proprie gengiviti batteriche.
Un effetto sconveniente dell’onicofagia riguarda infine la comparsa di alito cattivo nel cavo orale delle persone che soffrono di questo disturbo: infatti i batteri che proliferano in bocca si mescolano alla saliva, causando i sintomi dell’alitosi.
Rimedi principali per l’onicofagia
Parlando di rimedi contro l’onicofagia, in farmacia è possibile comprare uno smalto amaro che, una volta steso sulle unghie, aiuta a combattere questo vizio grazie al suo sapore cattivo. A livello di posologia, si può applicare più volte al giorno, e cambiare spesso tipologia di smalto aiuta a non abituare il gusto al cattivo sapore.
Un rimedio efficace, specie per le donne, è la ricostruzione delle unghie in acrilico, che unisce i vantaggi estetici a quelli della salute di tutto il corpo. Unito alla ricostruzione, anche l’applicare smalti colorati aiuta molte donne a smettere di mangiarsi le unghie
Se il problema è insito nell’accumulo di stress, ci si può concentrare su un’altra attività per scaricare la tensione, quale ad esempio l’impiego di una pallina antistress, oppure di qualunque oggetto tascabile da maneggiare nei momenti di estremo nervosismo durante il corso della giornata.
Un altro metodo abbastanza efficace per ovviare all’onicofagia è costituto dal masticare un chewing-gum, o in alternativa succhiare caramelle durante la giornata. Chiaramente gli zuccheri nelle caramelle e nelle gomme sono un lato negativo di questa terapia casalinga; tuttavia in commercio sono disponibili gomme se caramelle senza zucchero per unire il piacere della freschezza in bocca all’effetto terapeutico.
Fino ad ora abbiamo illustrato metodi per un’onicofagia normale e moderata; tuttavia, nei casi in cui i semplici rimedi sopra citati non servano ad eliminare il problema, vi sono terapie specifiche a base di farmaci.
E’ infatti provato come alcuni pazienti portino l’onicofagia a conseguenze estreme come la deformazione delle dita. Per questi soggetti, può essere quindi utile l’impiego di una terapia basata su farmaci antidepressivi.
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