Gamma GT alta e bassa, cosa significa
I valori di Gamma GT nel sangue sono legati alle funzioni del fegato, un valore alto evidenzia una possibile disfunzione del fegato che essendo ammalato tende a produrre più gamma Gt del normale, valori che possono essere legati anche allo stress o al consumo di bevande alcoliche.
Gamma GT: cos’è e cosa significa?
La gammaglutamil transferasi meglio conosciuta come gamma Gt (GGT) si trova su reni, fegato e cellule pancreatiche ma altri tessuti ne contengono una quantità inferiore. La gamma Gt è un enzima che viene coinvolto nel trasferimento del gruppo gamma glutamilico, un elemento particolarmente importante per il trasferimento degli amminoacidi attraverso la membrana plasmatica, nel metabolismo e in quello dei glutatione.
Tramite un esame di screening è possibile misurare i valori della gamma Gt soprattutto in caso di trattamento delle patologie del fegato e delle vie biliari, come per le ipotesi di cirrosi e tumori epatici primari e secondari.
Un valore della gamma Gt elevato può essere facilmente ricollegato alle malattie del fegato e delle vie biliari, ecco perché è realmente importante controllare tali valori per prevenire eventuali complicazioni in corso.
Ma tuttavia un alto valore gamma Gt non è necessariamente collegato a problemi particolarmente gravi ma potrebbero anche indicare un probabile o potenziale danno epatico, senza fornire indicazioni sulla sua origine.
Proprio per questo motivo è sempre bene associare all’esame della Gamma Gt, l’esame della fosfatasi alcalina (ALP) in quanto un eventuale aumento in concomitanza dell’aumento del valore ALP potrebbe indicare un problema di natura ossea.
Gamma GT: quali sono i valori normali di riferimento?
I valori normali di riferimento da laboratorio variano a seconda di ogni centro analisi ma soprattutto a seconda di fattori non patologici, come ad esempio la razza. Per quanto riguarda l’Italia i valori standard per la razza caucasica, vengono misurati in unità enzimatica per ogni litro di sangue. Possiamo indicare come valore di riferimento “ideale” che sia 55U/L per l’uomo e 38U/L per la donna, mentre il prelievo del sangue deve venire effettuato dopo un digiuno di almeno 8/12 ore.
Diverse possono essere le cause associate all’aumento del valore della Gamma GT, come ad esempio l’alcolismo. Negli alcolisti la GGT sierica aumenta tramite un meccanismo di induzione epatica, indipendentemente dalla presenza di un danno epatico ma tipicamente associato al consumo di alcolici, soprattutto se oltre alla Gamma Gt risultano sproporzionati anche i valori di ALP e ALT.
Escludendo quindi le patologie che necessariamente causano l’aumento dei valori della Gamma Gt, come tumori del pancreas, malattie dei dotti biliari, colestasi extraepatica, pancreatiti, anche le cattive abitudini possono contribuire ad innalzare il valore GGT, come il fumo che potrebbe incrementarne il valore del 10%.
L’esame della gamma GT viene prescritto al paziente qualora ci sia il sospetto di una patologia del fegato, o per monitorarne l’andamento dei valori. È possibile che insorga un dubbio di una patologia epatica nel momento in cui iniziano a presentarsi i primi sintomi causati dall’innalzamento del valore del GGT. Tra i sintomi più frequenti troviamo: affaticamento; vomito; ittero; gonfiore e dolore addominale; sensazione di prurito; nausea, tutti sintomi che dovrebbero metterci in allarme nel caso in cui siano associati all’innalzamento della GGT.
Cosa vuol dire avere i valori della GGT bassi?
Nel caso in cui dalle analisi emergessero dei bassi valori GGT non ci sarà assolutamente da preoccuparsi, in quanto i bassi livelli di tale enzima indicano solamente il buon funzionamento del fegato.
È bene ricordare che un soggetto sano non presenta dei valori di Gamma Gt assolutamente superiori alla norma e che i valori bassi sono un segnale positivo del corpo ma soprattutto di un fegato in salute.
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