Insufflazioni, cosa sono e cosa curano
Tra i vari trattamenti che servono a curare le fasi iniziali dell’insufficienza tubarica dell’orecchio medio, troviamo le insufflazioni. Se non curata adeguatamente con trattamenti di tipo inalatorio, questo tipo di insufficienza, difatti , può portare a forme di otite cronica e provocare addirittura la sordità. In questo articolo vediamo cosa sono le insufflazioni, come si esegue la tecnica e quali vantaggi comporta. Le insufflazioni vengono eseguite esclusivamente da medici specialisti in otorinolaringoiatria.
Cosa sono le insufflazioni
Si tratta dunque di un trattamento necessario per quei soggetti che soffrono di sordità rinogena ovvero una patologia caratterizzata da una diminuzione dell’udito che deriva da processi infiammatori delle prime vie respiratorie (naso e gola) e che nei bambini invece è associata di frequentemente ad ingrossamento delle tonsille e delle adenoidi.
La terapia specifica per curare questo tipo di malattie è appunto l’insufflazione; dobbiamo tenere però in considerazione che questo tipo trattamento da solo non porta ai risultati sperati. Infatti è indispensabile abbinare altri tipi di terapie, come per esempio le irrigazioni e le docce nasali, l’aerosol e le inalazioni per arrivare alla guarigione completa del nostro orecchio medio; inoltre dobbiamo considerare che un semplice ciclo di insufflazioni può, comunque, non essere conclusivo ed il paziente ha di solito bisogno di due cicli all’anno; i medici specialisti in otorinolaringoiatria consigliano per esempio due cicli l’anno (es. un primo in primavera, un secondo ciclo in autunno) ma molte volte è fondamentale ripetere il trattamento non solo nello stesso anno, ma per più anni consecutivi, soprattutto nei casi di patologie croniche. I medici specialisti consigliano insufflazioni endotubariche a cicli di 10 – 12 sedute, con cadenza quotidiana e durata variabile da 1 a 3 minuti ognuna a orecchio, anche nei bambini partendo però dai 3 anni di età.
Il trattamento
Ora vediamo come avviene l’insufflazione. Questo trattamento consiste nell’introduzione nel naso del paziente di una piccola sonda (catetere di Itard), di cm 15 di lunghezza con estremità distale in curva, composta in materiale plastico monouso, questa sonda viene introdotta nel naso fino alla rinofaringe; si tratta di una tecnica semplice e indolore. A questo punto il medico avvia l’insufflazione, l’introduzione, cioè, a debole pressione, del gas sulfureo liberato per gorgogliamento delle acque sulfuree, attraverso il catetere, direttamente nella nostra tuba di Eustachio ovvero il condotto che collega l’orecchio medio alla faringe. Questo tipo di trattamento permette da una parte di liberare la nostra tuba uditiva, aiutando da un lato la nostra tuba stessa a riprendere la sua normale funzione e dall’altro la cassa timpanica a liberarsi da eventuali secrezioni patologiche. Questo tipo di processo permette al medico specialista di riaprire una tuba chiusa o fortemente stenotica. Dobbiamo però tenere presente che nei casi di l’elevato grado di stenosi, per facilitare l’apertura della tuba, il medico specialista deve realizzare una “insufflazione pulsata o discontinua” che facilita meccanicamente l’apertura dell’ostio tubarico che prima era chiuso. L’insufflazione restituisce una normale risposta elastica alla membrana timpanica e un conseguente “riassestamento” della catena ossiculare eventualmente dislocata.
Il tutto si nota, ovviamente nella maggioranza dei casi coronati da successo, nel recupero uditivo da parte del paziente. In questo modo, il paziente può risolvere il suo problema e tornare alla sua vita normale in un lasso di tempo abbastanza breve sempre se non si tratta di patologie croniche ovviamente. Prima di prendere qualsiasi iniziativa e prima di praticare le insufflazioni, dobbiamo rivolgerci al nostro medico di fiducia o ad uno specialista del settore che valuterà il nostro caso e saprà darci le opportune indicazioni in merito. Un ultimo consiglio, cerchiamo sempre di non farci mai prendere dell’ansia e di seguire ,con estrema cura, le indicazioni del nostro medico e buona guarigione.
Lascia un commento