Inseminazione artificiale: cos’è e quali sono i rischi
La fecondazione assistita è un argomento particolarmente delicato perché coinvolge sfere differenti come la morale, l’etica e la religione. Questo perché l’introduzione del progresso tecnologico in una sfera così intima dell’uomo è vista spesso con disagio o in alcuni casi con rifiuto, anche in Italia, dove le reticenze soprattutto di tipo religioso sono molto presenti.
La fecondazione assistita può comunque rappresentare una soluzione per le coppie che, pur desiderandolo, non riescono ad avere un figlio.
Per fecondazione assistita si intende l’insieme delle tecniche di tipo medico che si possono attuare per procreare senza che ci sia un rapporto sessuale tra i genitori del bambino.
L’incontro tra il gamete maschile e quello femminile può avvenire o nel corpo della donna oppure all’esterno. Se l’incontro si verifica all’interno della donna, si parla di inseminazione artificiale, altrimenti si parla di fecondazione in vitro.
Tra le tecniche di fecondazione assistita, una delle più diffuse è l’inseminazione artificiale.
Cos’è l’inseminazione artificiale?
L’inseminazione artificiale è una tecnica di fecondazione assistita attraverso la quale alcuni spermatozoi sono inseriti nell’utero di una donna. Questi spermatozoi possono appartenere all’uomo della coppia oppure provenire da una banca dello sperma. Lo sperma viene preparato in laboratorio, così che le sue componenti mobili siano separate dal resto. Le ovaie invece, nel periodo che precede l’inseminazione, sono stimolate con degli ormoni e ne viene controllata l’ovulazione per verificare quale sia il momento più fertile nel ciclo riproduttivo della donna.
L’inseminazione artificiale è una tecnica semplice e abbastanza efficace. Se tuttavia alla terza o quarta inseminazione, non si verifica una gravidanza, si procede di solito al passaggio a tecniche di fecondazione più complesse, come quella in vitro.
Perché si esegue la procreazione assistita?
Il motivo principale per cui ci si rivolge alla procreazione assistita è il desiderio di avere un figlio nonostante una sterilità o una difficoltà a procreare presente in uno dei due genitori.
In Italia la fecondazione assistita è regolata dalla legge 40/2004 che stabilisce come non si possa ricorrere alla fecondazione assistita per modificare i tratti genetici del feto e quindi per operare una sorta di selezione artificiale della specie.
La legge inoltre ammette che per la fecondazione assistita siano utilizzati solo i gameti propri della coppia, che dovrà essere sposata o convivere. In Italia non è ammessa nessuna donazione di gameti estranei alla coppia.
Che rischi ci sono con la fecondazione assistita?
La tecnica medica negli ultimi anni si è evoluta molto per trattare con attenzione questa pratica, che riguarda la sfera più intima e personale dell’uomo.
Alcuni studi hanno sollevato dei dubbi sul fatto che i bambini nati tramite fecondazione assistita avrebbero un rischio più alto di nascere con malformazioni congenite. Secondo altri studi, eventuali malformazioni dipenderebbero dal tipo di fecondazione che si sceglie. Il primo passo da compiere, se si sceglie di avvicinarsi a questo tipo di procreazione, è sicuramente confrontarsi in modo aperto e diretto con il proprio medico.
In ogni caso, la fecondazione assistita, soprattutto se eseguita in vitro, è sicura per la madre e non comporterebbe una maggiore attitudine a sviluppare patologie tumorali all’utero, anche se il consiglio del proprio medico avrà sempre un valore maggiore di qualsiasi stima generica.
Una possibilità di uno su 100 è invece quella che si verifichi un parto gemellare se la procreazione è di tipo assistito. La percentuale aumenta ad 1 su 5 se la fecondazione è realizzata in vitro.
Quali sono le possibilità di successo della procreazione assistita?
La percentuale di successo di questa tecnica dipende da vari fattori.
Sicuramente la qualità dello sperma ha un ruolo decisivo rispetto al risultato. Altri fattori sono le eventuali patologie dei genitori e la loro età. La percentuale di successo della fecondazione in vitro è di solito più elevata dell’inseminazione artificiale.
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