Il lavaggio intestinale per la prevenzioni di malattie gravi
Il lavaggio intestinale, o idrocolonterapia, è una pratica di pulizia dell’intestino crasso che sta prendendo sempre più piede, per la prevenzione di taluni disturbi.
Perché sottoporsi al lavaggio intestinale
Il lavaggio intestinale ha origini molto antiche, più o meno dei tempi dell’agopuntura. Veniva utilizzata, con strumenti rudimentali, già dagli antichi egizi.
Questo perché già da allora si era intuito come una corretta funzionalità dell’intestino crasso, l’ultima parte del nostro apparato digerente, fosse indispensabile per la prevenzione di taluni disturbi, come la stipsi o il meteorismo.
Nelle sue pareti passano i residui alimentari di ogni pasto, e talora può accadere che essi non vengano espulsi correttamente con le feci, ristagnando tra le pareti. Questo può causare nel tempo delle occlusioni parziali che influiscono negativamente sulla peristalsi intestinale, cioè le fisiologiche contrazioni muscolari del colon, che non risulta più efficace per la rimozione degli scarti. Possono quindi accumularsi tossine e proliferare batteri, che provocano danni come la stipsi o l’irritabilità intestinale, o danni più gravi a carico degli altri organi, quando la loro concentrazione sia tale da venir assimilati attraverso la circolazione sanguigna. L’equilibrio della flora intestinale può essere alterato in maniera tale da favorire l’insorgenza di infezioni anche gravi, a causa della proliferazione batterica o dell’insorgenza di micosi intestinali.
Questa disbiosi, cioè l’alterazione dell’equilibrio della flora batterica intestinale, può incidere sulla qualità della vita del soggetto interessato, portando ad una perdita di vitalità, stanchezza, depressione, mancanza di concentrazione, alterazione dell’umore, e diverse infezioni anche a carico di altri organi, che cercano di espellere anch’essi le tossine in eccesso, come disturbi mestruali, allergie, cellulite, edema agli arti inferiori etc.
Con il lavaggio intestinale lo scopo che si vuole perseguire è quello di contrastare l’effetto di una incompleta espulsione di materiali di scarto da parte dell’intestino.
Come si effettua il lavaggio intestinale
In pratica l’intestino crasso viene pulito mediante una cannula rettale molto piccola, e quindi indolore, che spruzzi in maniera regolata dell’acqua all’interno dell’intestino crasso del soggetto che deve rimanere in posizione supina. Il terapeuta che esegue il lavaggio intestinale, contemporaneamente provvede ad eseguire un leggero massaggio che facilita il rilassamento del paziente e l’eliminazione delle scorie.
Il trattamento dura di 45 ai 60 minuti, e non è doloroso. Il sondino di plastica è morbido e flessibile, e la temperatura dell’acqua resta sotto controllo.
La cannula rettale è collegata ad un apparecchio che lo rende un sistema a circuito chiuso: questo previene l’insorgere di cattivi odori o di fuoriuscite di materiale fecali. Inoltre l’acqua viene in tal modo fatta circolare per tutto l’intestino, anche la parte prossimale, normalmente non raggiungibile con i normali clisteri, e fuoriesce portando con se le scorie senza incorrere in un eventuale ristagno all’interno dell’organismo.
L’afflusso di acqua all’interno dell’intestino genera un aumento della pressione lungo tutto l’apparato, e lo svuotamento rapido porta ad un rilassamento delle pareti tale da far fuoriuscire tutta l’acqua e le scorie. Questo movimento, oltre a ripulire il colon, costituisce un’ottimo esercizio per stimolare la peristalsi intestinale.
Per uno scopo prettamente preventivo, sono solitamente sufficienti due sedute l’anno, mentre in caso di presenza di patologie specifiche, potrebbe essere necessario condurre cicli più lunghi. Il lavaggio intestinale può essere indicato anche prima o dopo particolari interventi chirurgici o nella preparazione ad indagini diagnostiche specifiche, come la colonscopia.
Controindicazioni del lavaggio intestinale
Qualora siano presenti patologie specifiche, come la colite ulcerosa in fase attiva, il morbo di Crohn in fase acuta, il carcinoma evoluto di colon o retto, in stato di gravidanza, il lavaggio intestinale non è indicato.
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