
Massaggio defaticante, come si fa e benefici
Se siete stati soggetti a sforzi intensivi che vi hanno procurato forte dolore e difficoltà di movimento, questo massaggio potrà veramente essere un vostro fedele alleato. Il massaggio defaticante, anche detto sportivo, si applica solitamente sulle gambe e sulle cose in centri specifici: oggi, però, andremo insieme a vedere una sua versione fai da te.
Che cos’è il massaggio defaticante
Il massaggio defaticante, chiamato anche massaggio sportivo, viene effettuato in diverse aree del corpo al fine di migliorare le prestazioni dal punto di vista atletico. Questa tipologia di massaggio è molto utilizza dagli atleti, come il nome stesso suggerisce, per scaricare tutta la fatica dai muscoli oppure per tenerli in salute e in vigore o ancora per intervenire in caso di dolore in un punto preciso del corpo. Solitamente è quel massaggio che vediamo effettuare negli spogliatoi di calcio prima delle partite, in modo che la stanchezza non pregiudichi la prestazione; viene anche effettuato all’intervallo o durante le pause di una competizione come ad esempio sono quelle olimpiche. È consigliabile effettuare questo massaggio in contemporanea allo stretching in modo da debellare possibili rischi dovuti a contratture e stiramenti, oltre che all’acido lattico.
I benefici del massaggio defaticante
Il massaggio, come detto, è molto utilizzato in ambito sportivo e praticamente è utilizzato da qualsiasi sportivo. Ma vediamo nello specifico il perché di questo suo così largo utilizzo, mettendo in evidenza tutti i suoi benefici: è noto per ridurre le tensioni muscolari; è noto per migliorare l’umore del ricevente, poiché questa pratica fa in modo che l’organismo rilasci sostanze utili a ridurre stati d’animo “negativi” come l’ansia; le medesime sostanze sarebbero implicate nella riduzione della sensazione di dolore; riduce notevolmente la pressione e tensione arteriosa; stimola la circolazione nelle aree in cui viene effettuato; effetto di scarico delle scorie e dell’acido lattico risultante da uno sforzo fisico prolungato; rilassa i tessuti e i muscoli, fungendo anche da prevenzione per infortuni.
Non esistono particolari controindicazioni ma vi raccomandiamo di affidarvi ad uno specialista che conosca bene il corpo umano per la sua esecuzione.
Come si esegue il massaggio defaticante
Questa speciale tipologia di massaggio si esegue solitamente in determinate zone partendo sempre dall’esterno verso l’interno. Se viene eseguito pre-gara il massaggio viene accompagnato da creme che riscaldano i muscoli, nel post-gara invece viene associato a oli e creme defaticanti e antinfiammatori. Sono varie le zone che un massaggiatore esperto evita di toccare, come ad esempio la tibia, rotula, tendine d’Achille e anche la colonna vertebrale. Esistono ovviamente infinite varianti del massaggio, ognuna che si specializza per una zona diversa del corpo in modo da eliminarne scorie e fatica in modo efficace. Ovviamente le sedute non hanno una durata specifica, ma essa cambia a seconda dello sport e dello sforzo effettuato.
La variante fai da te
Vediamo adesso come fare questo massaggio se non ci si vuole affidare ad uno specialista. Prima di tutto partiamo dai polpacci: metti le mani sull’esterno del muscolo e, con una pressione leggera ma abbastanza energica, parti dal basso fino ad arrivare alla fine del muscolo. Effettua il movimento 3 volte verso l’alto e 3 verso l’alto senza fare pause. Prima di passare alla rotula, effettua nuovamente questo passaggio dal basso verso l’alto, in modo da portare i liquidi “cattivi” via dalla zona delle gambe. A questo punto, dalla rotula sali fino alla fine della coscia con la medesima tecnica: alterna la pressione in base al dolore che senti, effettuando i movimenti in base alle tue necessità.
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