Microalbuminiria: cos’è, valori e cause
La presenza anche minima di albumina nelle urine viene chiamata albuminuria e potrebbe essere un campanello d’allarme per una diagnosi di nefropatia diabetica, ecco perché è indispensabile controllare i valori dell’albuminuria nelle urine in quanto compare negli stadi molto precoci della patologia.
Il termine microalbuminuria è composto da tre parole che indicano tre differenti significati, ovvero “micro” che indica le piccole quantità presenti nelle urine “albumin” che significa albumina e “uria” che indica appunto le urine.
Ma che cos’è la microalbuminuria e come riconoscerla?
La presenza della microalbuminuria dipende necessariamente dall’albumina che sarebbe una proteina presente in grandi quantità nel circolo sanguigno, il suo nome deriva appunto dall’albume dell’uovo, che contiene una proteina simile chiamata ovoalbumina.
L’albumina ha la funzione di trasportare nel sangue i diversi ormoni o farmaci, in modo tale da facilitare il raggiungimento dei tessuti dell’organismo e dei vari organi. L’albumina ha un ruolo osmotico, ovvero è capace di attrarre i liquidi come il plasma, trattenendoli poi all’interno dei vasi sanguigni.
La microalbuminuria è considerata infatti un indicatore precoce della nefropatia diabetica, in caso di diabete infatti l’iperglicemia causa il danneggiamento dei capillari che costituiscono il glomerulo renale aumentando di conseguenza la permeabilità. Essendo compresso il sistema vascolare del rene le sostanze che venivano trattenute dal sangue passano invece nelle urine, ecco perché è possibile la presenza di microalbuminuria nelle urine.
La comparsa della microalbuminuria però compare nelle fasi precoci della patologia, ecco perché l’appellativo micro indica la presenza di una minima quantità di albumina nelle urine, che non è riferito però alle dimensioni molecolari delle abumine perdute ma alla quantità minima riscontrata.
Microalbuminuria cronica
La presenza di microalbuminuria cronica nelle urine indica che l’iperglicemia sta danneggiando i piccoli gomitoli di vasi sanguigni che filtrano il sangue renale peggiorando così la loro azione di filtrazione. Compressa tale funzione l’albumina così come molte altre proteine riesce tranquillamente a passare nelle urine. Una maggiore concentrazione di albumina nelle urine potrebbe alterare la naturale funzione dei reni quindi è fondamentale misurare l’eventuale presenza.
La microalbuminuria è un dato clinico che non va assolutamente mai trascurato in quanto indica una possibile alterazione della tipica funzione da filtro del glomerulo renale, oltre che il possibile inizio della nefropatia diabetica, se trascurato tale dato il rischio di incorrere in un’insufficienza renale è particolarmente elevato.
La microalbuminuria può essere riscontrata dalle analisi del sangue, solitamente dopo una diagnosi di diabete o pressione arteriosa tale dato dovrà essere rilevato a intervalli regolari con una frequenza che dovrà essere stabilita dal proprio medico curante.
Valori normali, alti, bassi della microalbuminuria
In condizioni normali i valori dell’albumina presenti nelle urine dovrebbe essere del tutto assenti, ma è possibile parlare di microalbuminuria quanto il livello di escrezione urinaria di albumina varia da 20 a 200µg al minuto, ma se viene superata tale soglia allora si potrà cominciare a parlare di albuminuria, trovandoci di fronte però ad una condizione medica decisamente più grave, con un segnale di nefropatia già sviluppato.
Le cause di un possibile valore alto della microalbuminuria potrebbero essere svariate ma sempre ricondotte a patologie renali, soprattutto quelle che colpiscono principalmente i glomeruli come varie patologie di glomerulonefrite, ma anche patologie secondarie che si accompagnano a malattie sistemiche come il lupus eritematoso ereditario, diabete mellito, ipertensione arteriosa o amiloidosi.
Come si misura la microalbuminuria?
La misurazione della microalbuminuria avviene su un campione di urine che dovrà essere raccolto in un momento causale, in un particolare momento della giornata o della notte e nel corso delle 24 ore. A seconda delle situazioni il campione d’urina dovrà essere raccolto all’interno di un contenitore che dovrà essere fornito dal proprio medico curante o dal laboratorio analisi che si occuperà della misurazione della microalbuminuria.
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