Olio di soia, proprietà: fa bene o male?
L’olio di soia è uno degli alimenti commestibili più presenti sulle tavole italiane, nonostante i numerosi avvertimenti rilasciati in merito per via della sua incidenza nei confronti dell’obesità. Tuttavia, ci sembra opportuno rivelare tutte le sue proprietà e i suoi benefici più importanti, considerato il fatto che il suo consumo è piuttosto apprezzato nell’ambito culinario.
La pianta di soia, da cui deriva l’olio, è tipica delle località asiatiche ed è colma di sostanze nutritive molto importanti per il nostro organismo. Vitamine, minerali e proteine sono gli elementi che la caratterizzano, ma nonostante questo è importante precisare che 100 grammi di olio di soia contengono fino a 884 calorie. Per poterlo realizzare, è necessario raccogliere i frutti dopo 120-130 giorni; i chicchi di soia sono secchi e, prima di essere pressati, dovranno passare attraverso un’accuratissima fase di selezione.
Le proprietà benefiche dell’olio di soia
Secondo alcune ricerche, è stato possibile dimostrare come questo prodotto abbia un ottimo profilo dal punto di vista lipidico, poiché contiene grassi saturi, polinsaturi e monoinsaturi salutari.
Inoltre, l’olio di soia non contiene colesterolo ed è ricco di acido linoleico. Considerato il fatto che ci troviamo di fronte a un ingrediente vegetale, non possiamo non parlare della presenza di steroli vegetali. Questi elementi sarebbero in grado di diminuire i rischi di patologie cardiache, riducendo anche i livelli di colesterolo cattivo presenti nel sangue.
Inoltre, l’olio di soia è ricco di vitamina E, vitamina molto importante dal potere antiossidante, ma non solo: anche la vitamina K è presente in elevate quantità. Questa vitamina aiuta il nostro organismo durante il processo di coagulazione, prevendendo emorragie.
Inoltre, tutela le nostre ossa da possibili fratture, impedisce alle arterie di calcificarsi e protegge fegato e prostata dalla comparsa di possibili tumori.
Fatte queste considerazioni, possiamo affermare che l’olio di soia fa bene, ma non tutti sono d’accordo, poiché oltre a queste proprietà vantaggiose, ci sono alcuni vincoli che potrebbero influire sulla scelta del prodotto nella nostra cucina. Sono sempre più numerose le persone che sostengono che tali benefici siano presunti ed enfatizzati da chi produce l’olio di soia, prediligendo un’altra tipologia di prodotto.
Il condimento sotto processo, nel 99% dei casi, proviene da colture di chicchi di soia OGM, ovvero modificati dal punto di vista genetico. Secondo le statistiche, la maggior parte della soia è stata prodotta sia in Europa che negli Stati Uniti geneticamente modificata.
Di conseguenza, potrebbe essere utile tenere in considerazione questo fattore, soprattutto per coloro che vanno alla ricerca di prodotti biologici. Nel nostro mercato è spesso difficile conoscere la reale provenienza di ciò che consumiamo, a meno che sia stato coltivato in un orto privato e personale. Per essere sicuri che tutti questi benefici siano effettivamente reali, bisognerebbe analizzare con attenzione tutte le fasi di produzione della soia.
Secondo uno studio condotto dall’Università della California, a Riverside, l’olio di soia non solo provocherebbe obesità, ma anche diabete. Inoltre, potrebbe influenzare in maniera importante l’espressione di numerosi geni in grado di metabolizzare i farmaci ed altre sostanze che potremmo assimilare nel corso della nostra vita. Possiamo quindi dire che l’olio di soia non fa né bene né male, poiché tutto dipende dai punti di vista da cui viene analizzato.
Lascia un commento