Ombrina, calorie e valori nutrizionali
L’ombrina è un pesce che è particolarmente diffuso in tutto il litorale italiano e che nonostante le proprietà organolettiche del pesce non è particolarmente amato, rientrando negli alimenti a basso consumo.
L’ombrina cos’è e dove si trova
L’ombrina si trova facilmente nel Mar Mediterraneo, Mar Nero, Mare di Azov e Atlantico Orientale, vive su fondali sabbiosi , rocciosi e in parte argillosi. Trascorre la maggior parte del suo tempo sul fondale cibandosi di molluschi e vermi.
Il corpo dell’ombrina è allungato e profondo con una bocca piccola rivolta verso il basso e denti villiformi. Il suo colore è grigio-argento tendente al bruno, con tonalità metallica e linee scure, mentre presenta una pinna caudale tronca e due pinne dorsali unite tra loro di colore più scuro. L’ombrina viene pescata soprattutto durante la stagione invernale tramite reti o pesca a strascico.
L’ombrina appartiene alla famiglia degli sciaenidae e gode di ottime proprietà nutritive, contiene infatti poche calorie ma è ricco di proteine e grassi saturi, inoltre nelle sue carni c’è molta vitamina D e alcune del gruppo B, ecco perché particolarmente indicato soprattutto se si sta seguendo un regime ipocalorico.
L’ombrina risulta essere uno dei pesci particolarmente diffuso in Italia che vanta proprietà nutritive complete e ipocaloriche. La sua funzione dietetica è di apportare amminoacidi e lipidi essenziali, ma anche sali minerali e vitamine, contiene infatti pochi acidi grassi e carboidrati semplici. L’ombrina ha un’ottima percentuale di omega 3 ma non contiene fibra alimentare, acido folico e alcol etilico.
L’introduzione dell’ombrina nel proprio regime alimentare consente di fare il carico di proteine di elevata qualità ma anche di vitamine e minerali alleati del proprio metabolismo e dalle proprietà antiossidanti.
Dal punto di vista nutrizionale l’ombrina risulta essere un alimento che si presta a qualsiasi tipologia di regime alimentare, non rientra tra i cibi responsabili di allergie alimentari e non presenta controindicazioni per soggetti affetti da celiachia o per intolleranze al lattosio.
È un pesce assolutamente indicato per chi sta seguendo regimi alimentari ipocalorici, ideale per l’alimentazione di persone affette da obesità, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, diabete mellito tipo 2, ipertensione arteriosa e sindrome metabolica.
Proprio grazia all’alta digeribilità il pesce ombrina è particolarmente indicato per regime nutrizionale di tipo clinico e terapia alimentare contro patologie del tubo digerente, in particolar modo per chi soffre di gastrite o duodenali, ma anche reflusso gastroesofageo, pancreatite.
L’ombrina non contiene alti livelli di mercurio, per tale motivazione può essere mangiata anche due o tre volte alla settimana, se mangiata cruda sarebbe bene per evitare il rischio di infestazione da anisakis di sottoporla ad abbattimento di temperatura. Mentre nelle donne in stato di gravidanza è consigliato il consumo dell’ombrina solo da cotta.
Se accuratamente ripulita delle sue lische il pesce ombrina può rientrare tranquillamente nell’alimentazione dell’infante che insieme al nasello, al merluzzo e alla platessa risulta essere una tipologia di pesce particolarmente indicato per la sua qualità e per le innumerevoli proprietà nutritive. Almeno fino al secondo anno d’età è consigliabile la preparazione lessa condita con solo un filo d’olio extravergine d’oliva.
Proprietà dell’ombrina
L’ombrina è una tipologia di pesce con le carni particolarmente apprezzate, preferita sia cruda data la sua consistenza e il sapore delicato ma anche cotta che presenta un sapore più intenso rispetto all’orata e al branzino.
La sua carne essendo particolarmente magra è più suscettibile alla disidratazione nonostante si presta bene a qualsiasi tipologia di ricetta è bene tenere in considerazione la magrezza della carne. Chi ha maggiore esperienza preferisce cucinarla arrosto ma anche al forno o al cartoccio.
Mentre la sua preparazione a crudo subito dopo il suo abbattimento, prevede il carpaccio o la tartare al naturale o con diverse marinature come l’associazione a spezie tra cui pepe rosa, lime, maggiorana o timo.
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