
Panca Scott, a cosa serve ed esercizi
La panca Scott è uno degli attrezzi preferiti per gli amanti dei pesi. Un supporto indispensabile per un allenamento completo. È possibile utilizzarla anche a casa: è disponibile infatti in tutti i negozi di articoli sportivi.
Panca Scott, a cosa serve
La panca Scott viene utilizzata da tutti gli sportivi che si allenano con i pesi, sia nella disciplina del body building sia in quella del fitness. Si tratta di un piano inclinato dove vengono poggiate le braccia. In questo modo, la parte sottoposta all’allenamento viene isolata e private dell’eventuale supporto aggiuntivo di slanci o movimenti di compenso.
Come facilmente immaginabile, sono soprattutto i bicipiti a trarre grande beneficio dall’allenamento con questo attrezzo. L’esercizio principe che si effettua con l’ausilio di questa panca è il curl, ma con la panca Scott, possono essere praticate – più in generale – tutte quelle attività che prevedono la flessione dell’avambraccio sul braccio. Tra gli esercizi che possono essere messi in pratica: il curl su panca Scott con bilanciere, quello al cavo basso, quello bilaterale con manubri, quello a martello, quello a manubri alternati.
Panca Scott: un po’ di storia, ecco da dove nasce
La panca Scott prende il nome dal suo inventore Larry Scott, uno sportivo statunitense che per primo ha vinto il titolo di Mr Olympia. La principale caratteristica di Scott erano proprio i suoi bicipiti, molto sviluppati. L’atleta era noto come The Legend ed è considerato tra i pionieri del culturismo nel mondo. Portò al successo la disciplina dello Scott Curl inventato, anni prima, da Vince Gironda, bodybuilder dell’epoca d’oro della disciplina. Tra i titoli conquistati ci sono: Mr America nel 1962, Mr Universo nel 1964 e due Mr Olympia (1965 e 1966). È morto nel 2014, a 75 anni, a causa di alcune complicazioni dovute a una malattia che lo affliggeva da tempo: l’Alzheimer. Questo atleta ha inciso il suo nome nella storia dello sport e del culturismo, offuscando anche il brillare di stelle che stavano cercando di affermarsi nello stesso periodo.
Curiosità e caratteristiche della panca Scott
Il piano d’appoggio di questo attrezzo ha un’inclinazione di 60 gradi. Questa sua caratteristica rende necessario effettuare una parziale flessione della spalla proprio nella fase iniziale dell’esercizio. In questo modo si verifica un preaccorciamento del capo lungo del bicipite branchiale. A lavorare è una sola articolazione, questo proprio perché la stessa posizione della panca non permette soluzioni diverse. Non possono, quindi, intervenire altri gruppi muscolari ma non è possibile isolare meglio il bicipite branchiale. Anzi, la fase iniziale che vede il preaccorciamento proprio del bicipite branchiale comporta che la stimolazione insista su altri flessori del gomito.
Panca Scott, come allenarsi
I curl effettuati sulla panca consentono il coinvolgimento di tutti i flessori del gomito. In particolare: bicipite brachiale, brachiale e brachioradiale. Il movimento è ridotto e si conclude con il gomito, che disegna un angolo di 90 gradi prima di essere completamente disteso. L’impugnatura del manubrio può essere regolata a seconda dello sforzo che si desidera mettere in atto. È bene fare attenzione alla posizione della schiena che non va troppo sforzata per evitare problematiche successive che vanno a incidere sulla curva naturale, con implicazioni legate a lordosi e cifosi. I manubri possono essere impugnati anche in supinazioni o a martello. L’impugnatura prona e quella inversa, invece, non sono consigliabili perché tendono a caricare troppo sia il polso che il gomito.
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