
Lat machine, cosa serve e benefici
Per l’allenamento dei dorsali non c’è nulla di meglio della lat machine. Un vero toccasana anche per prevenire i dolori del mal di schiena e mantenere i muscoli allenati e quindi forti.
Lat machine, l’amica della schiena
Molto più di antidolorifici e antinfiammatori, può l’allenamento. Una schiena sana è tonica e in forma. La lat machine aiuta a raggiungere questi obiettivi avendo come riferimento la fascia muscolare che interessa i dorsali. Si tratta di un attrezzo, che è possibile trovare in tutte le palestre, che permette la trazione dei muscoli attraverso il sollevamento di una sbarra. Sollevamento che può avvenire sia dietro la schiena che avanti al petto. La sbarra è collegata a una macchina che sostiene il movimento, permettendo alle braccia dell’atleta di muoversi in totale libertà. L’allenamento può essere più o meno sostenuto a seconda che si decida o meno di aggiungere dei pesi alla sbarra da sollevare.
Come allenarsi
Come tutti gli allenamenti, anche questo con la lat machine necessità di una fase precedente caratterizzata dal riscaldamento. Il rischio è quello di incappare in spiacevoli strappi muscolari che costringeranno l’atleta a sospendere l’allenamento per un bel po’. Ecco che si rende possibile passare alle trazioni vere e proprie, calibrando i pesi in funzioni del proprio livello di preparazione.
Gli esercizi che possono essere messi in atto avvalendosi del contributo di questa macchina sono tanti, tutti richiedono una corretta respirazione: in trazione si inspira, con l’asta al massimo della trazione si espira. Per la salute della schiena, uno degli esercizi più fruttosi prevede la trazione con gomiti paralleli e palmi delle mani verso l’interno. Da qui si torna, poi, alla posizione eretta.
L’allenamento è una questione di presa
A incidere molto sui risultati dell’allenamento è senza dubbio anche la tipologia di presa. Che si tratti di una presa neutra, supina, larga o di media distanza, l’effetto sul risultato sarà diretto.
Ognuna di queste diverse tipologie di approccio alla sbarra, infatti, chiama in causa muscoli diversi che saranno quindi sottoposti all’allenamento. Sono soprattutto i bicipiti a essere chiamati in causa solo dalla presa larga, mentre tutte le prese previste per la lat machine chiamano ad allenarsi i dorsali. Per fare qualche esempio: secondo uno studio, un po’ datato ma sempre efficace, pubblicato nel 2002 sul Journal of Strength, c’è maggiore livello di attività muscolare con una presa più stretta con una presa supina. Un altro studio, invece, ha evidenziato che una presa di media distanza può avere vantaggi secondari rispetto a prese larghe o a una presa stretta.
Lat machine e tricipiti
La lat machine offre risultati molto positivi anche per i tricipiti. In questo caso si fa ricorso a una piccola sbarra angolata che, una volta impugnata, viene spinta verso il basso fino alla totale distensione delle braccia. Il rientro nella posizione di partenza, con le braccia piegate a 90 gradi, deve essere molto lento. La respirazione va effettuata seguendo queste indicazioni: si inspira prima della spinta e si espira stendendo le braccia del tutto. È possibile avvalersi, per i dorsali, anche di una lat machine con impugnatura a triangolo, molto simile a quella supina. In questo caso il gomito resta attaccato al busto e il movimento viene effettuato solo dall’avambraccio. Le trazioni alla lat machine possono essere effettuate anche avvalendosi di una presa inversa. In questo modo si sollecitano i gran pettorali e i bicipiti branchiali, con una minore fatica dei dorsali.
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