
Patereccio o giradito: cos’è e come si cura
Il patereccio, detto anche giradito, è un’infiammazione che colpisce le falangi di dita e piedi. Il nome giradito deriva dal fatto che l’infiammazione tende ad assumere una forma circolare che circonda il dito.
In genere è provocato dai batteri Stafilococchi o Streptococchi ma alcune volte è causato da Candida albicans. Questi microorganismi penetrano attraverso piccole lesioni sulla punta delle dita e sono trasportati di solito dalla saliva: mangiarsi le unghie o succhiarsi le dita potrebbe favorire la nascita di questa infezione. Anche la presenza di un’unghia incarnita oppure di un’irritazione dovuta a saponi e detergenti potrebbe portare allo sviluppo del patereccio.
Il disturbo del patereccio non va sottovalutato, perché c’è il rischio che si cronicizzi, portando gravi conseguenze.
Come si manifesta il patereccio: tipologie di infiammazione
La patologia del patereccio si classifica in base allo strato cutaneo interessato:
- il patereccio cutaneo si limita alla superficie della pelle. Può essere di tipo infiammatorio o sotto forma di eritema. Si sviluppa di solito su un solo dito, pollice o alluce, può essere intorno al dito, appunto giradito, oppure vicino all’unghia;
- il patereccio sottocutaneo è un’infiammazione più estesa, che riguarda tessuti sotto l’unghia o intorno ad essa. A causa di questa infiammazione, il tessuto corneo che costituisce l’unghia viene distrutto;
- il patereccio profondo si espande fino alle ossa e alle articolazioni e, se non curato adeguatamente, può comportare danni all’articolazione e all’utilizzo dell’arto interessato;
- il patereccio erpetico è causato non da un batterio ma dal virus dell’herpes simplex. Si manifesta attraverso vescicole che provocano prurito ed è localizzato ad un unico dito. Non bisogna incidere le vescicole, anche se il patereccio erpetico non guarisce prima di tre settimane.
Sintomi del patereccio
Di solito il patereccio si manifesta con dolore, bruciore e gonbfiore alla base o intorno all’unghia. In caso di infezione acuta, si possono creare anche vesciche o pus oppure alterazioni delle unghie, che possono sembrare staccate dal dito o assumere colori insoliti. Il patereccio può provocare anche prurito intenso. Come abbiamo visto, nei casi più critici, l’infiammazione può estendersi alle ossa e provocare problemi a tendini, ossa e articolazioni.
Complicazioni del patereccio
Raramente il patereccio può degenerare, creando ascessi, cioè formazioni di pus, provocate da un accumulo di batteri, globuli bianchi o plasma, oppure causando un danno permanente all’unghia. Se l’infiammazione è intensa, il rischio è che si possa diffondere in profondità nei tessuti o che coinvolga altre zone del corpo o la circolazione sanguigna, provocando setticemia. In casi estremi, può verificarsi una deformazione delle dita delle mani e dei piedi molto dolorosa.
È utile rivolgersi al medico se:
- i sintomi del patereccio non passano, nonostante il trattamento applicato;
- compaiono sintomi strani, come striature della pelle, che si estendono ad altre parti del corpo, ad esempio passando dalle dita della mano al polso;
- si avverte una sensazione di malessere generale con comparsa di sintomi come febbre, brividi, dolori articolari o muscolari.
Trattamento del patereccio
La diagnosi del patereccio viene fatta dal dermatologo che, dopo aver analizzato bene l’area, prescriverà gli antibiotici più adatti, se il patereccio è causato da batteri, antimicotici, se il patereccio è provocato da un fungo. Il patereccio da fungo è più difficile da sconfiggere, quindi, in questo caso, è opportuno attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal medico. Se fosse necessario drenare il pus, il medico potrà preparare la zona infetta intorpidendola, separando la pelle dai lati dell’unghia, e drenando il materiale infetto.
Per ridurre il dolore e il gonfiore provocato dal patereccio, si potrebbe lasciare il dito in ammollo in una miscela di acqua calda e sapone liquido antibatterico, 3-4 volte al girono per una durata di circa 15 minuti.
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