Pectina, cos’è, a cosa serve e come si usa
La Pectina è un eteropolisaccaride composto dall’unione di molteplici monosaccaridi . E’ un componente dell’estratto della frutta . Le pectine creano dei colloidi gelatinosi sulle pareti della frutta (mela e pera). Essa cementifica le cellule donando più concretezza a frutta e verdura , ma con la maturazione del frutto il legame si scioglie e perde concretezza.
Il componente infatti trova impiego come gelificante nella realizzazione di marmellate e confetture con la denominazione di E440. Viene chiamato carboidrato indigeribile , è una fibra solubile e spesso viene introdotto all’interno di diete. Essendo una fibra solubile si trova in natura, oltre che nelle mele e nelle pere anche negli agrumi, prugne ed uva spina. Infatti vengono preferiti di più i frutti interi che le spremute appunto perché sono più ricchi di zuccheri e contengono meno fibre .
Inoltre, può essere utilizzata come un ingrediente funzionale che integra i benefici salutistici della categoria delle fibre solubili cui appartiene infatti ha un’azione nel prevenire patologie cardiovascolari, riduce l’assorbimento di colesterolo a livello intestinale. Pulisce l’intestino e si associa all’apporto di nutrimento utile alla flora batterica benefica.
La pectina svolge un ruolo prebiotico (adatto per chi soffre di coliti e gonfiori intestinali) e regolarizza l’alvo (sia in caso di diarrea, sia in caso di stitichezza se assunta insieme a generose quantità di acqua).
L’ingestione della fibra, velocizzando il transito intestinale, fa sì che le sostanze tossiche e mutagene non permangano a contatto con la mucosa del tubo digerente per lungo tempo, e questo impedisce alle suddette sostanze di esercitare azioni cancerogene sul colon-retto. La diversa quantità di Pectina nella frutta rende la consistenza della gelatina meno o più fluida a seconda della tipologia di frutta acerba.
Per cosa si usa
La Pectina si usa nel campo dell’industria alimentare e nel campo dell’industria farmaceutica. Infatti a contatto con l’acqua si trasforma in gel contenente acido e zucchero. A livello microscopico si viene a formare un reticolo tridimensionale dove rimangono intrappolate le molecole dell’acqua e altre sostanze alimentari.
La pectina come farmaco
Le proprietà di questo componente estratto dalla frutta, vengono utilizzate per molteplici cure, le funzioni intestinali e i problemi legati ad essi come stitichezza e diarrea donando il giusto insediamento della flora intestinale con particolare cura delle pareti delle coliche (peristalsi e all’evacuazione).
Con il colesterolo la pectina reagisce in modo diverso ricoprendo in primo luogo la digestione ed assorbimento dei lipidi. La Pectina non è in grado di sostituire un farmaco per aiutare a ridurre il colesterolo, ma ha proprietà in grado di migliorare le concentrazioni di colesterolo LDL. In più ricopre un ruolo importantissimo quello di prevenire aterosclerosi e malattie associate (cardiopatia, ischemia, ictus, infarto miocardio).
Prebiotico e diabete
Tramite la metabolizzazione intestinale della pectina e la flora batterica residente favorisce la proliferazione dei germi , ostacolando indirettamente alcuni agenti patogeni , dando origini così ad acidi grassi che nutrono le mucose intestinali e diminuiscono il colesterolo LDL nel sangue prevenendo inoltre il cancro al colon.
La pectina riduce il rischio cardiovascolare e compensato con una dieta ricca visto che è in grado di intrappolare gli zuccheri a livello intestinale e regola stabilmente i livelli glicemici della prevenzione del diabete e dell ‘ipertrigliceridemia.
Dosi e somministrazioni
Le dosi consigliate di pectina si attestano intorno ai 15 grammi al giorno. Non è obbligatorio somministrare una integrazione specifica, a meno che, uno specialista richieda un adeguato consumo specifico. Infatti basta aumentare la quantità di frutta e verdura (2 mele , 1 arancia al giorno sono pari a 10 grammi di pectina).
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