Pevaryl, un rimedio contro le micosi: cos’è e a cosa serve
Le micosi sono un problema davvero molto fastidioso. Per curarlo esistono farmaci come il Pevaryl, ma cos’è e come si usa? Ecco qualche informazione utile.
Cosa sono le micosi
Le micosi sono delle infezioni della pelle, dei peli, delle unghie o delle mucose, provocate da microrganismi detti miceti che sono presenti nella flora cutanea e che in condizioni normali convivono con il nostro organismo senza causare problemi.
Le micosi si dicono “superficiali” quando colpiscono le parti più esterne del nostro corpo come unghie, capelli o pelle; “sottocutanee” quando interessano anche gli strati sottostanti la pelle; “sistemiche”, che riguardano gli organi interni ed infine “opportunistiche” relative solo a soggetti che hanno subito un abbassamento delle difese immunitarie conseguentemente ad altre patologie.
Pevaryl, cos’è e come si usa
Pevaryl è un antimicotico da utilizzare solo per uso esterno. Esiste sotto diverse forme: Pevaryl crema 1%, Pevaryl spry cutaneo soluzione alcolica 1%, Pevaryl polvere cutanea 1%, Pevaryl emulsione cutanea 1%, Pevaryl soluzione cutanea non alcolica 1%, Pevaryl crema vaginale 1%, Pevaryl ovuli 50 mg e 150 mg infine Pevaryl soluzione cutanea per genitali esterni 1%.
Ogni tipo di Pevaryl è indicato per un uso specifico. La soluzione cutanea non alcolica ad esempio è particolarmente adatta alla cura della Pityriasis Versicolor, una infezione della pelle che si sviluppa soprattutto d’estate a causa dell’abbondante sudorazione. Si presenta sottoforma di chiazze ricoperte di squame, di differente colorazione rispetto alla pelle circostante. Il farmaco deve essere applicato sulla pelle umida la sera e rimosso la mattina per almeno tre volte di seguito e, dopo quindici giorni, la Pityriasis dovrebbe essere scomparsa. In caso contrario il trattamento va ripetuto.
Nella cura delle infezioni del condotto uditivo va usato il Pevaryl soluzione cutanea non alcolica una o due gocce per una o due volte al giorno.
In senso più generale il farmaco deve essere applicato mattina e sera nelle zone cutanee infette con un leggero massaggio fino a completa guarigione.
Pevaryl: precauzioni nell’uso
Nel Pevaryl ( relativamente ai vari composti ) sono contenuti: propilene glicole ed acido benzoico ed entrambi possono risultare irritanti per la cute, gli occhi o le mucose, pertanto ai soggetti che hanno sviluppato una particolare sensibilità verso queste sostanze ne è sconsigliato l’uso.
Nel Pevaryl polvere è presente l’econazolo nitrato che contiene talco, ne è quindi sconsigliata l’inalazione per via aerea in particolar modo nei neoneti e nei bambini.
Interazioni sono state rilevate riguardo farmaci anticoagulanti orali che, se assunti in contemporanea a Pevaryl richiedono un monitoraggio dell’effetto anticoagulante ed un eventuale aggiustamento della dose.
Durante la gravidanza è sconsigliato l’uso di Pevaryl soprattutto nel primo trimestre. Sta al medico infatti valutare se vale la pena correre il rischio di eventuali malformazioni del feto rispetto al beneficio che ne potrebbe trarre la paziente; tali considerazioni valgono altresì per il periodo dell’allattamento.
Effetti indesiderati
Come ogni altro medicinale, Pevaryl può causare effetti indesiderati. I più comuni sono: prurito, bruciore e dolore.
Talvolta, se pure meno frequentemente, Pevaryl può provocare eritemi, gonfiori, reazioni infiammatorie, dermatiti, orticarie, eruzioni cutanee e vesciche.
Nel caso in cui tali reazioni si verificassero sarà necessario interrompere il trattamento e chiedere consiglio al medico curante
L’uso prolungato del medicinale inoltre può dar luogo ad una sensibilizzazione che renderà necessaria la sospensione della cura e il consulto medico.
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