Radicchio, cosa contiene e perché fa bene
Il radicchio è un ortaggio della famiglia delle composite, una varietà della cicoria, infatti il suo nome scientifico è cichorium intybus, può essere rosso, bianco, verde, e di forma allungata o tondeggiante.
Le varietà più conosciute sono: il radicchio rosso trevigiano, il rosso di Chioggia, il rosso di Verona ed il radicchio di Castelfranco; può essere inoltre precoce, se le raccolta avviene in ottobre e novembre, in pieno autunno, oppure tardivo, quando viene raccolto a dicembre, gennaio e febbraio, e in questo caso il suo gusto è decisamente più amaro.
Le sue origini si perdono nel tempo, da quando veniva utilizzato dagli antichi egizi per curare il fegato e la cistifellea, e per purificare il sangue; in seguito ne ritroviamo notizie nel trattato di Storia Naturale di Plinio il vecchio, vissuto nel primo secolo dopo Cristo, nella Roma dei Cesari, come valido alleato contro l’insonnia ed ancora per la cura del fegato.
Dal settimo al diciassettesimo secolo, a Venezia e nei territori circostanti, a contrasto del lusso ostentato nella cucina del Doge, in campagna venivano utilizzate le erbe amare, e dalle descrizioni recuperate nelle antiche ricette delle contadine dell’epoca, si riconosce proprio il radicchio veneto coltivato ancora oggi; per quanto era forte la sua reputazione di cibo da poveri, veniva addirittura usato come mangime per gli animali.
Oggi è un alimento di tutto rispetto, servito crudo in ottime insalate, ma anche cucinato come ingrediente in gustose ricette, fino a rappresentare un toccasana per diversi disturbi, nelle tisane.
Valori nutrizionali del radicchio
100 grammi di radicchio contengono soltanto 13 calorie, ma una gran varietà di nutrienti benefici: intanto acqua per il 94%, poi fibre, carboidrati, zuccheri, proteine e pochissimi grassi; contiene sali minerali quali sodio, potassio, ferro, calcio, fosforo, magnesio, manganese, rame, selenio e zinco, vitamine del gruppo B, ma anche A, C, E, K, betacarotene, luteina e zeaxantina, nonché molti tipi di aminoacidi, tra cui arginina e fenilalanina.
Le mille proprietà del radicchio
Partiamo proprio dal componente principale: l’acqua. Vi chiederete come mai la mettiamo al primo posto, ebbene sì, l’acqua è presente al 94%, e questo significa che il radicchio ha sicuramente proprietà depurative, ma può essere anche d’aiuto anche per chi soffre di stitichezza, ed inoltre possiede una qualità di zuccheri che non viene metabolizzata nello stomaco, ma nel colon, contrastando la formazione di tumori in questa ultima parte dell’intestino, grazie anche all’inulina, che combatte i batteri nocivi, ed aiuta a regolare i livelli di zucchero nel sangue. Le sostanze amare contenute nel radicchio, stimolano la produzione di bile e favoriscono una buona digestione; il lactucopicrin, una di queste, è stata isolata e studiata, rivelando doti sedative e regolatrici del sistema nervoso centrale, nonché analgesiche ed antimalariche.
Nella sua varietà precoce, in autunno, il radicchio costituisce un alleato prezioso per prevenire influenza e febbre, è tonico e rimineralizzante, antianemico e diuretico; è un potente antiossidante, protegge il cuore e i vasi sanguigni, rallenta l’invecchiamento delle cellule e contrasta i radicali liberi; gli antociani, polifenoli tipici delle verdure rosse come il radicchio, sono antinfiammatori, antiallergici ed antivirali, e se tutto questo non bastasse, aggiungiamo anche le ossa: il calcio ed il ferro aiutano proprio il rinnovamento dei tessuti ossei e la vitamina K ne favorisce la densità.
Qualche consiglio utile
Se proprio non sopportate il sapore amaro del radicchio, basta tenerlo in acqua due-tre ore prima di servirlo, ma in questo modo purtroppo, si rinuncia ad alcune delle sue proprietà.
Per conservarlo in frigo per diversi giorni, abbiate l’accortezza di avvolgerlo in un canovaccio pulito, e poi in un sacchetto leggero di plastica.
Per i problemi di voce, afonia o abbassamento, si può preparare un ottimo sciroppo a base di radicchio, frullato e filtrato, insieme con una tisana di miele ed erisimo, detto anche erba cornacchia.
Contro la stitichezza, basta lasciare in infusione per 15 minuti, il radicchio tritato nell’acqua minerale bollita, poi si filtra e si può aggiungere miele d’acacia.
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